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L'incidente di Limone Piemonte [modifica]
Nel pomeriggio del 7 dicembre 1981 Beppe Grillo perse il controllo di un fuoristrada Chevrolet K5 Blazer mentre percorreva la strada militare che da Limone Piemonte porta sopra il Colle di Tenda. Il veicolo, sei chilometri dopo Quota 1400, scivolò su un lastrone di ghiaccio e cadde in un burrone profondo ottanta metri. A bordo con Grillo c'erano quattro suoi amici genovesi con i quali stava trascorrendo il fine settimana dell'Immacolata. Grillo si salvò gettandosi fuori dall'abitacolo prima che l'auto cadesse nel vuoto e, contuso e in stato di choc, riuscì a chiamare i soccorsi. Tre dei suoi amici rimasti nell'auto persero la vita: i coniugi Renzo Giberti e Rossana Guastapelle, rispettivamente di 45 e 33 anni, e il loro figlio Francesco di 9 anni. Il quarto, Alberto Mambretti, 40 anni, fu ricoverato con prognosi riservata a Cuneo[103][104][105].
Tre settimane dopo l'incidente, per Grillo scattò l'incriminazione per omicidio plurimo colposo[106]. Nell'ottobre 1982 la perizia ordinata dal giudice istruttore suggerì che Grillo era colpevole di non aver fatto scendere i suoi passeggeri prima di affrontare il tratto di strada più pericoloso[107]. Per questo il 28 settembre1983 il comico genovese fu rinviato a giudizio[108]. Il processo di primo grado si celebrò a Cuneo il 21 marzo 1984[109] e si concluse con l'assoluzione di Grillo per insufficienza di prove[110]. Pubblico ministero e avvocato della difesa fecero, però, ricorso in appello. Il primo perché aveva chiesto una condanna a sedici mesi di reclusione, il secondo per avere un'assoluzione più ampia[111].
La condanna [modifica]
In appello il 14 marzo 1985 Grillo fu condannato per omicidio colposo a quattordici mesi di reclusione con il beneficio della condizionale e della non iscrizione[112]. La condanna fu resa definitiva dalla IV sezione penale della Corte Suprema di Cassazione l'8 aprile 1988[113].
Questo episodio è stato ricordato nel 2005 per sottolineare che Grillo, condannato con una sentenza definitiva, non era legittimato a chiedere un "parlamento pulito". A questa critica Grillo ha subito replicato spiegando che non si sarebbe mai candidato al Parlamento[93].
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Ora, obbiettivamente, con sta storia dell'omicidio colposo c'è da chiedersi una cosa: chi è che, in montagna, fa scendere la gente dalla propria macchina prima di affrontare un tratto di strada pericoloso? O si va in auto solo in pianura?
Vuoi suggerire che sarebbe stato eticamente incolpevole se fosse morto con gli altri anzichè salvarsi per un pelo?
Io non mi metto qua a difendere Grillo, per carità, sinceramente della sua vita privata (come quella degli altri politici) non me ne frega un cazzo. Ma a volte mi stupisce come la gente, solo perchè legge "omicidio colposo" si metta a dare dell'assassino senza informarsi su quello che, forse, è una fatalità, come ne succedono a migliaia ogni anno, purtroppo.