hai scritto giustamente OT e provocazione, perché non c'entra niente e non è nemmeno l'insulto detto a Verona.
Per la gazzetta, invece la notizia non è il neonazismo imperante negli stadi, ma una questione lessicale.
Si può dire negro? Si apra il dibattito, intanto nel dubbio lo spariamo nel titolo
Nel merito, è necessariamente offensivo chiamare i negri negri, i mongoloidi mongoloidi, i finocchi finocchi, i ritardati ritardati, i terroni terroni, i vecchi vecchi, i barboni barboni, gli handicappati handicappati, i ciccioni ciccioni?
È una questione di civiltà o di ipocrisia?
Il politicamente corretto, che oggi è percepito come insopportabile, consiste banalmente nel chiamare le persone (come i negri e gli handicappati) come vogliono loro invece che come vogliamo noi (che non siamo negri né handicappati). A me sembra una questione di decenza.
Posto che il neonazismo negli stadi riguarda benaltro.