Era notizia di pochi giorni fa. A Barletta (per chi non lo sapesse una cittadina da quasi 100 mila abitanti nei pressi di Bari, da qualche anno provincia) 800 persone fecero un concorso per fare gli spazzini, 13 posti disponibili. Tra i vincitori, diversi laureati, tra cui un ingegnere di 35 anni uscito con 110 e lode dal Politecnico di Bari (il cui valore come università, leggevo oggi, è stato valutato come la Bocconi).
L'ingegnere da 110 era raggiante. Perché fino a quel momento i lavori specializzati erano stati pochi, e sottopagati, e aveva campato raccogliendo olive, facendo il cameriere, e altri lavori sostanziali senza arrivare neanche ad 800 euro al mese.
Ora, prende per spazzare le strade, 1200.
1200 euro al Sud, anche se Sud, non sono un cazzo. A Barletta l'affitto di una casa è mediamente sui 500 euro, ma anche di più. Il prezzo per comprarla varia, per le case nuove, da 2000 euro al metro quadro a 3500.
Lui dice che adesso può farsi una famiglia.
Non è vero.
Non saprà come sbattere la testa uguale, ma se è raggiante, si vede che prima era proprio disperato.
Non è vivere questo.
Ho alcune amiche laureate in lingua, chimica e psicologia, che fanno le cameriere per meno di 600 euro al mese.
Con questo voglio dire che non è vero che si può cambiare strada quando si vuole. Non è detto che si avrà una possibilità reale di potersi guadagnare da vivere. Certo, se uno non ci prova neanche. Ma se non si ha un paracadute alle spalle, e bello grande, si deve cercare un compromesso tra un lavoro che non ci piace, e la sicurezza che altri non raggiungeranno mai, e non per loro demerito, ma perché viviamo in un periodo nefasto.