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  1. materia

    in questo mondo di ladri

    Grosso casino al TAR Anche Plutone ha presentato ricorso contro la sua retrocessione... a pianeta nano : :rolleyes:
  2. Mentre si ricandida, Johansson bacchetta Galliani: "E' squalificato ma vedo che agisce da dirigente del Milan: non mi meraviglio..." "Carraro è una persona speciale, per me resterà nell'Uefa fino alla fine del mandato". Ieri Lennart Johansson ha annunciato ufficialmente che si ricandiderà alla presidenza dell'Uefa dove siede ormai da 16 anni, ma l'occasione in quel di Montecarlo, dove hanno avuto luogo galà e sorteggio di Champions League, è stata buona anche per rivolgere uno sguardo inquieto alle melmose vicende italiane. L'Uefa è ovviamente preoccupata: "Se La Juventus andrà contro gli Statuti, la Fifa reagirà e il club sarà punito. Sono le regole. Il ruolo di Carraro nell'Uefa (è membro dell'Esecutivo fino al 2009, ndr)? E' una persona speciale, ha lavorato benissimo con noi, è stato leale. Deve decidere lui, ma per me resterà fino alla fine del mandato. Galliani è squalificato ma vedo che agisce da dirigente del Milan: non mi meraviglio. Comunque è una questione per la federcalcio italiana".
  3. E' un torneo minore, tanto e' vero che lo giocano addirittura di martedi' e mercoledi'
  4. materia

    in questo mondo di ladri

    I guardalinee di fiducia non sono mai stati trattati come tentativo di illecito, il Milan non é mai stato messo in B. Hanno perso del tempo per sentenziare sul rapporto Meani-Galliani ma ad ogni modo non é mai stato preso in considerazione l'articolo 6 per il Milan. Ne deduco che la tua affermazione non corrisponde a verità .
  5. materia

    in questo mondo di ladri

    Questo non é illecito. E' slealtà . Allorquando quegli arbitri graditi é dimostrato che hanno poi taroccato intenzionalmente la partita diventa illecito. Almeno questa é stata la linea adottata. Non aggiungiamo confusione che ce n'é già parecchia.
  6. materia

    in questo mondo di ladri

    Vero, ma ci deve essere un minimo di corrispondenza. Paparesta é stato chiuso nello spogliatoio, non ha fatto rapporto ed é stato punito. Se Moggi avesse provato a truccare le partite tutti quegli arbitri assolti sarebbero stati condannati per omessa denuncia. (sempre giuridicamente parlando, poi lo immaginiamo benissimo come sono andate le cose). Ripeto da tempo: non é un problema accettare le sanzioni ma CI DEVE ESSERE un minimo di logica e di tesi. Qui si é negato l'esistenza di cadaveri ma l'imputazione di omicidio é rimasta in piedi.
  7. materia

    in questo mondo di ladri

    E' quello che stiamo scrivendo da tempo, magari anche Luna ci legge. La logica conseguenza dell'Appello che ha sancito «non ci sono partite truccate» deve essere per forza juve in A con penalizzazione per l'infrazione dell'articolo 1. Sandulli ha dato una mano a Milan Fiorentina e Lazio ma ha messo in piedi una porcata.
  8. materia

    in questo mondo di ladri

    Sconcerti scrive bene sui giornali e parla male in tv. Mi viene da chiedere chi gli scrive i pezzi...
  9. materia

    in questo mondo di ladri

    Il compromesso possibile di Mario Sconcerti Con la decisione del Consiglio di amministrazione della Juventus di ricorrere al Tar, lo scandalo del calcio passa dalla giustizia sportiva a quella ordinaria ed entra finalmente nella realtà . Non è un bene, non è un vantaggio, ma almeno è un risultato solido. Il vero problema è che abbiamo passato più di due mesi scannandoci per cose e sentenze che possono non avere nessuna importanza reale. Il Tar può fare tutto. Rimandare immediatamente a casa la Juve e le altre come annullare le sentenze, o costringere il calcio a un altro processo. Non è uno scherzo. Il Tar può anche decidere di sospendere il campionato in attesa che arrivi una nuova sentenza. È tutta la macchina del calcio che dipende dalle decisioni delle squadre punite, a sua volta adesso nei panni quasi paradossali delle giustiziere. Un ribaltamento totale di ruoli e di arroganze che non cade imprevisto dal cielo di agosto, ma che sta scritto da molto tempo nelle leggi del calcio e in quelle di questo Paese. Perché si è giocato allora a fare finta che tutto dipendesse soltanto dalla giustizia sportiva? Per una serie importante di ragioni. Prima di tutto l'evidenza dello scandalo, qualcosa che sembrava non ammettere discussioni. Questo ha fatto pensare a Guido Rossi che i tempi fossero maturi per cambiamenti radicali e punizioni esemplari. È stato vero per un po', poi è diventato un principio insostenibile. Perché non esistono tifosi di calcio, esistono tifosi di squadre. La fede calcistica non cerca giustizie ma dogmi. Anche i rigori più evidenti, rivisti tre volte, discussi fra noi della stessa parrocchia, diventano ingiusti e insopportabili. Il professor Rossi ha lavorato benissimo ma ha pensato al calcio come a un mondo moderno e normale. Non è così. Il calcio non ha principi morali veri. È una gara, su tutto vince il piacere sconsiderato di arrivare primi. È immorale per principio, straordinario proprio perché copre la parte peggiore di noi senza causare troppi danni. Non è vero che la gente è dalla parte del rinnovamento. La gente è in genere dalla parte di un rinnovamento che sia utile alla propria squadra. In sostanza non può esserci consenso, ma sempre spaccature. Mentre Rossi pensava di correre in mezzo a un totale entusiasmo popolare. Questo ha prima fiaccato e poi spezzato la grande ondata di pulizia che aveva creato. Non tutto il lavoro del Professore è perduto, molto anzi sarà difeso e ripreso. Ma non dipende più da lui. Sarà il magistrato di un tribunale dello Stato alla fine a dare alla Juve il suo vero destino calcistico. Il secondo errore è stata l'arroganza. Troppa foga liberatrice, troppa voglia di far giustizia in fretta. Dimenticando che i gattopardi non sono una particolarità italiana, sono spesso una necessità . Anche i dirigenti del calcio che erano innocenti cercavano dalla giustizia sportiva solo un modo moderatamente doloroso che permettesse a tutti di ricominciare a giocare, di tornare a una normalità che non mettesse a rischio la «produttività » dell'azienda. All'arroganza dei nuovi vertici, a quella dei pm, risponde ora l'arroganza delle società colpevoli. È stato un gioco di pazienza forse anche voluto, una lenta resistenza davanti alla giustizia sportiva per arrivare con meno danni possibili davanti alla giustizia vera. Sapevano che il cerino così facendo sarebbe rimasto in mano alla nuova Federcalcio. Cosa succederà adesso? Qualcosa sapremo già oggi quando al Tar arriveranno i ricorsi di Moggi e Giraudo. Fossero accolti, cioè ritenuti ammissibili, diventerebbe chiaro il progetto del Tar di occuparsi dello scandalo. Ma in generale l'errore sarebbe cercare di stravincere. I danni andrebbero tutti sul calcio e su un campionato che si spezzerebbe. È tempo che il calcio capisca che non può esserci giustizia seria finché esisterà un assurdo giuridico come la responsabilità oggettiva, cioè Moggi commette, la Juve e i tifosi pagano. Il principio non può che essere: paga chi sbaglia. Questo è il grande ritardo del calcio, il suo non rendersi conto di essere ormai fatto di società per azioni e per questo condannato a rispondere di fondo non al codice di giustizia sportiva ma al codice civile. Sbaglierebbe però anche la Juventus (e le altre) se insistesse nel braccio di ferro e volesse una ragione completa che non può avere. Serve quello che sembra una parolaccia, serve un compromesso. Prima del Tar, esiste ancora l'arbitrato del Coni. Tre giudici intorno a un tavolo. Uno scelto dal Coni, uno dalla Juve (e le altre), uno neutrale. È fatto apposta per generare buon senso. Forse è il caso di provarci e cominciare finalmente una rifondazione seria, cioè realistica.
  10. materia

    in questo mondo di ladri

    Te lo ribadisco: una piovra di quattro persone fa ridere anche i mafiosi veri. Mi indigno contro i giudici che vogliono farmi bere una cosa simile. Il "tifoso" non se la prende con Moggi: gli ha fatto vincere tanto senza una proprietà dietro che cacciasse un centesimo. Come ben sai al tifoso non gliene frega una sega se gli danno un rigore che non c'era, anzi gode di più. Al non tifoso cosa vuoi che importi prendersela con Moggi.
  11. L'elezione di Matarrese mi sembra la più brillante risposta a codesta domanda
  12. materia

    in questo mondo di ladri

    Passiamo al commento. Premetto che non mi interessa assolutamente difendere la dirigenza qualunque essa sia. Quella dei "padroni del pallone" mi suona come immensa cazzata. Partiamo dall'ultimo pensiero: punite la juve, fatevi rispettare. Ma la juve INIZIALMENTE ha voluto essere punita, ha voluto RISPETTARE gli organi giudicanti. Questo neanche Luna lo può negare. Ma gli organi giudicanti nelle due sentenze hanno PERSO IL RISPETTO di chiunque veniva giudicato. A mio modesto avviso la Juve vuole essere punita ma lo deve essere all'interno di un procedimento in cui siano CHIARI boia, complici, vittime, sicari. Lo sconto applicato come al supermercato ha eliminato ogni teoria plausibile. Il più grosso scandalo di tutti i tempi, l'immensa piovra che tutto controllava si é ridotta a 4 pirla condannati. Coprire questa imbarazzante verità citando l'arroganza dei dirigenti colpevoli dell'improvviso cambio di direzione da "meritiamo la B" a "vogliamo la A" é tremendamente fazioso. Il comune tifoso lo può fare, il giornalista decisamente no.
  13. materia

    in questo mondo di ladri

    Pero' saresti stato più corretto a scrivere Riccardo Luna - Il romanista (che é il giornale in cui lavora da quando Geronzi l'ha silurato dal CorSport)
  14. Bravo. E quando tutta la A va in B e tutta la B va in C cazzo facciamo?
  15. materia

    in questo mondo di ladri

    Finalmente un post un poco "moderato". Grazie River. Al di sopra di tutte queste chiacchere c'é il buonsenso. Parecchi gradini sotto ci stanno il tifo, le leggi, i piagnistei. Il buonsenso spesso ha bisogno di tempo per emergere, ma alla fine ne esce sempre vincitore. Sarebbe opportuno e sagace farsi guidare da esso quando bisogna decidere come agire e come organizzarsi, purtroppo quando si entra nelle calcistiche vicende ci si dimentica sempre di farlo. Il buonsenso ci ha sempre sussurrato che ciò che i professori del giornalismo hanno sempre battezzato con "sudditanza psicologica" altro non era che una capillare organizzazione fatta di favori, inciuci, prepotenze. E' uso comune accettare l'evidenza fino a quando non viene a toccare ciò che sta più a cuore. Quando entra il ballo il cuore la mente si offusca. Le intercettazioni telefoniche erano l'assist perfetto a patto che venissero usate come "mezzo" per incastrare i cattivi. Perché il buonsenso suggeriva di fare le cose in modo che fossero inoppugnabili ed evidenti. Invece le intercettazioni sono diventate un "fine", anche questa volta le cose sono state fatte con il culo e quando troppe persone hanno una loro parte di ragione diventa impossibile essere giusti. Il buonsenso applicato alla lettura delle intercettazioni pubblicate ci ha permesso innanzitutto di capire che due "cordate" hanno deciso i destini dei campionati almeno dall'avvento del secondo designatore: Mazzini+Pairetto+Moggi+Giraudo+Galliani da una parte e Carraro+Bergamo+dirigenze Inter-Roma-Lazio dall'altra. L'andamento dei singoli campionati ci fa capire che la prima cordata aveva un esercito più potente rispetto a quello della seconda cordata. Unico vero testamento umano delle due cordate risulta essere la segretaria della CAN che dovrebbe conoscere la tortura affinché molta verità venga a galla. Il buonsenso sempre applicato alla lettura delle intercettazioni fa intuire che é da considerarsi normale l'assenza di intercettazioni che possono essere state occultate da un gestore telefonico interessato e da un presidente del consiglio (di quegli anni) interessato. Sono tante le conversazioni che fanno riferimento ad altre conversazioni non intercettate. Per gli eventi futuri il buonsenso suggerisce che il mondo arbitrale come il mondo legato alla lotta al doping nel calcio sono troppo vicini ai centri di potere e non possono liberamente esercitare le loro funzioni di giudizio e controllo. E' tema di questi giorni il professionismo arbitrale, non é minimamente contemplato il ricorso alla WADA estremamente valido per tutti gli altri sport. Questo é il buonsenso, sta sopra ogni cosa. Tutti gli altri dibattimenti con le loro mille ragioni sono destinati ad andare avanti all'infinito. Inutile sputarci addosso tante parole inutili.
  16. materia

    in questo mondo di ladri

    Calcio Truman Show Cos’è oggi il calcio? Nel migliore dei casi è come il wrestling. Si sa prima chi vince, chi deve retrocedere. (Luigi dixit ndr) Chi partecipa alle coppe europee. Calciopoli è come se non fosse mai esistita. La vittoria dei Mondiali l’ha cancellata. Sembra ormai una storia dei tempi di Meazza, di Piola. Rimangono alcune interviste, quasi imbarazzanti per il loro candore, di Rossi che vuole riformare il calcio. Poveretto, nessuno gli ha ancora detto nulla. Lui crede veramente di fare il commissario. In questa situazione la Juve in A è un dovere, sarebbe l’unica a pagare per il ‘Calcio Truman Show' a cui abbiamo assistito. Prima però deve risarcire fino all’ultimo centesimo tutti coloro che hanno comprato le sue azioni. Abbiamo pagato soldi veri alla Rai e a Sky per vedere partite finte. Comprato biglietti per assistere a delle sceneggiate. I soldi almeno ce li devono dare indietro. Altro che abbonamenti per la prossima stagione e rinnovo di Sky. Perchè la Rai e Sky non fanno causa a nome dei loro utenti alle squadre di calcio? E la vittoria dell’Inter a tavolino? Una squadra senza intercettazioni che aveva tronchetti, presidente di Telecom, come azionista. E’ una contraddizione in termini. Garante del cambiamento è stato nominato Matarrese a capo della Lega Calcio. La sua prima affermazione e' stata: ridiamo il calcio a "chi lo conosce". Moggi gli ha telefonato subito. Le squadre quotate in Borsa, i soldi degli sponsor, i guadagni televisivi. In campo non scendono più dei ragazzi, ma delle banconote con le gambe. Banconote false. E allora W l’Italia, ma soprattutto peccato per il Ghana. beppegrillo.it
  17. materia

    Ricomonciaaaaaaaaaaaaaaaaaamo

    Ma che vadano tutti... tanto verranno trovati adeguati sostituti. Trezeguet dovrebbe capire che con gli schemi di Deschamps arriveranno per lui il triplo dei rifornimenti rispetto agli anni precedenti (ricordate Morientes a Monaco?). In più lo strapagano. Vuole andare via lo stesso? Prego...
  18. L'influenza diretta, comprovata dalle condanne di Pairetto e Mazzini, era legata alle designazioni arbitrali. Come già scritto in precedenza, fare pressioni per farsi dare arbitri amici é violazione dell'articolo 1 (lealtà ). Se questi arbitri amici viene dimostrato che falsano gli incontri diventa violazione dell'articolo 6 (illecito). Le assoluzioni generosamente distribuite sul settore arbitrale figlie della poca voglia dei giudici di addentrarsi in questioni tecniche "spinose" (la buona o la cattiva fede degli arbitri) mi sembra e dovrebbe sembrare anche a te che di illecito non si sia mai parlato. Quindi la parte meno "teorica" di questo processo dovrebbe portare alla sola penalizzazione per l'anno appena finito e per quello successivo come accaduto al Milan nella prima sentenza. Il parco macchine e le schede non intercettabili sembra quasi ti servano per avere tre indizi da cui puoi tirare fuori la prova. Non ricordo nessuna fase processuale circa questi due argomenti. Forse nordkaos li ricorda, chiediamo aiuto a lui. Come vedi , più in giù della B e anche solo in B ALLA LUCE DELLE SENTENZE DI SECONDO GRADO é difficilotto andarci.
  19. materia

    in questo mondo di ladri

    Sandulli: «Il campionato era regolare» «Non ci sono illeciti, il torneo 2004/2005 non è stato falsato. L'unico dubbio riguarda Lecce Parma. Carraro? Non ha alterato i risultati» ROMA - «Non ci sono stati illeciti. Il campionato era regolare». Sono dichiarazioni destinate a far discutere quelle rilasciate dal presidente della Corte Federale, Piero Sandulli, e pubblicate sul Romanista. Dopo le condanne inflitte a Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina (oltre che a vari dirigenti, arbitri e designatori), Sandulli spiega i motivi che hanno portato a un alleggerimento delle pene decise in primo grado (le motivazioni complete della sentenza saranno pubblicate entro il 10 agosto). UN SOLO DUBBIO - «Il campionato 2004/2005 non è stato falsato - afferma - L'unico dubbio potevamo averlo su quella strana partita tra Lecce e Parma, una sfida che abbiamo visto e rivisto. Non si può dire però che è stato falsato il campionato. Magari c’è stato un tentativo per falsarlo, ma ci sarebbero volute quattro o cinque combinazioni. Il discorso è questo: se uno si compra una partita, perché non si compra la vittoria o la sconfitta del Parma? Che senso ha il pareggio? (per la cronaca la sfida tra Lecce e Parma finì 3 a 3, un risultato che permise alla Fiorentina di salvarsi mentre gli emiliani furono costretti allo spareggio con il Bologna, ndr)». CARRARO - Sandulli nega poi che la sentenza di primo grado sia stata stravolta. «È stata semplicemente dosata in modo diverso la gradazione delle pene. Mi riferisco a Dondarini, il quale rispondeva soltanto di una telefonata in cui il millantato credito era evidentissimo». Sulla Juventus: «Mi meraviglio che si lamentino. Per la Juve ci sono ipotesi di articolo 6. I suoi dirigenti avevano messo su un certo meccanismo». Su Carraro: «Abbiamo risentito più volte la sua telefonata. Carraro non dice che bisogna favorire questo o raggirare quello. Dice che bisogna cercare di fare le cose regolarmente ed evitare errori perché c'è una piazza calda. Non è che ha alterato il risultato di una partita». 28 luglio 2006
  20. materia

    in questo mondo di ladri

    Le speranze impossibili suscitate da Calciopoli Il calcio si regge su un assurdo giuridico ormai insostenibile Le sue leggi devono diventare quelle di tutti Invidio chi ha certezze sul bene o il male delle sentenze del calcio. A me sembra che per punire gli uomini si siano punite le cose (squadre e persone), ma continuo a pensare che il problema fosse troppo complesso per avere soluzioni giuste. Complesso perché parlando di calcio si parla di religioni sparse, quindi di verità costantemente rivelate e fondamentalismi di piccola vita quotidiana, ma soprattutto perché parliamo di codici diversi che si sovrappongono. Ci troviamo adesso fra il terzo e il quarto grado della giustizia sportiva, cioè quasi sulla soglia del primo grado di giustizia amministrativa (il famoso Tar). Il calcio e il Coni chiameranno ancora le società inquisite «pregandole» di non rivolgersi alla giustizia ordinaria perché contraria alle regole del gioco, troppo lunga e in fondamentale contrapposizione con i principi sportivi. In pratica si chiede alle società di non fare qualcosa che potrebbe rendere nulle le sentenze sportive. Verrebbe da chiedersi di che cosa abbiamo parlato fino a ora, se non ci fossero problemi più evidenti. Da quando le società di calcio sono state trasformate in società per azioni, cioè in aziende normali, il loro codice di riferimento non può più essere il codice di giustizia sportiva, ma inevitabilmente il codice di procedura civile. Per dimenticare questo siamo arrivati ad alcune assurdità che non reggono più. La prima sono i sei gradi di giudizio, il doppio della vita normale. Una tortura mediatica raccolta in poche settimane, fatta apposta per riaccendere ogni volta la discussione sulle sentenze. La seconda è stata l'abolizione del Tar in quanto tribunale regionale. Siccome ogni giudice di Tar sembrava portasse acqua alla squadra della propria regione, si è messo tutto nelle mani di un solo Tar, quello del Lazio. Ora è chiaro che non può più esserci giustizia «regionale» se a giudicare è il tribunale di una regione sola. La grande paura che il calcio ha della giustizia ordinaria, del niente a cui può ridurre qualunque sua decisione attraverso semplici applicazioni di prassi, è la dimostrazione evidente della sua difficoltà a esistere. Il calcio per motivi di fretta si regge su un assurdo giuridico, la responsabilità oggettiva. Il professor Guido Rossi dice che chi si iscrive a un circolo privato deve rispettarne le regole e ha ragione. Ma dimentica di fare la distinzione di fondo. Iscriversi a un circolo significa fare un minimo investimento sul proprio tempo libero. A giocare il campionato sono imprenditori che sempre più dipendono professionalmente da quell'attività . Da un circolo ci si può alzare e andarsene senza che la nostra vita ne risenta. Nel calcio significa chiudere attività commerciali fra le più importanti d'Italia. Bisogna che le leggi del calcio facciano un passo importante verso le leggi di tutti. Non può essere viceversa visto che gli uomini del calcio non hanno più nessuna specificità . Questo è il punto che non sembra essere stato ancora capito: un mondo è finito non solo e non tanto per gli scandali, ma perché si è dimostrato che a guidarlo non possono più essere le leggi di quel mondo. Difendere la specificità del calcio temo significhi difendere possibilità infinite d'inciucio. E sentenze ingiuste come queste. Mario Sconcerti 21 agosto 2006
  21. Leggi bene cosa ha detto quel fenomeno della CAF http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronach.../sandulli.shtml Ti chiedo: il ricorso al TAR é colpa della juve stronza oppure é colpa del giudice coglione?
  22. materia

    Ricomonciaaaaaaaaaaaaaaaaaamo

    La Gazza riporta che per Camoranesi il Valencia darebbe Fiore + soldi. Fosse vero il German glielo porto in spalla fino a là .
  23. materia

    Se voi foste il giudice

    In che serie giochera' la Juve nel campionato '06-'07? [X] A [ ] B [ ] altro con quanti punti di penalizzazione? - 20 lo scudetto '04-'05 e' revocato? [X] si' [ ] no lo scudetto '05-'06 e' revocato? [ ] si' [X] no partecipa alla CL '06-'07? [ ] si' [X] no
  24. Quasi sempre, hanno salvato solo Milan Lazio e Fiorentina
  25. La decisione è carica di conseguenze: il ricorso alla giustizia ordinaria può significare per i bianconeri una nuova sanzione da parte della Figc (altre penalizzazioni) oltre alla possibile esclusione dalle Coppe europee per una o più stagioni. Ma potrebbe anche significare per la Figc, in caso di sospensiva delle sentenze, l'impossibilità di dare il via alla nuova stagione. corriere.it Dai dai, sanzione esemplare: Juve senza Champions League per 2 stagioni :
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