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Dauntless

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  1. No le commissioni le hanno tolte. A volte uso la carta crypto.com , ma ora prendo di più con la binance. Ovviamente ci passo ogni singola spesa
  2. Io sulla DeFi tengo il 20% della mia quota di stablecoin, e dirotto lì tutto il cashback che genero (con qualche aiutino) con la carta binance. Quindi al momento solo BNB. Ma comprare no, non finché non vedo una correzione del 50%
  3. La decisione di investire in DeFi deve essere slegata dalla decisione se tenere i BTC o venderli. Una volta che hai deciso di tenere i BTC, scegli dove farli fruttare. Fare trading di derivati a leva è una cosa molto, molto diversa. Se credi nel futuro di una valuta, ne ignori le fluttuazioni e la metti a rendita in modo che quando crescerà ne avrai di più, se fai trading di derivati hai tutt'altro profilo di rischio
  4. Io ho un po' su Pancake e un po' su Acryptos. Nessuno può dirti quale sia il più sicuro e affidabile, hanno tutti una storia troppo breve. Di certo Pancake è il più utilizzato della mainnet BSC, anche se il suo funzionamento è un po' contorto (non metti in staking le singole valute, ma coppie di valute). Venus è più semplice, per esempio. Acryptos è un algoritmo di investimento che lavora con Pancake e con Venus, ha buoni rendimenti ed è stato oggetto di audit tecnico. Ovviamente ci tieni ciò che sei disposto a veder volatilizzarsi dall'oggi al domani. Per ora su Acryptos ho messo dei dollari (BUSD) e mi stanno rendendo un 37% annuo, i BNB ancora di più. Niente da dire sui rendimenti. Depositando i BUSD e convertendoli nella loro stablecoin, i rendimenti arrivano a cifre considerevoli, ben oltre il 50%
  5. Nessuna contraddizione: mi sarei aspettato questa reazione da parte di chi si ritiene uno stakeholder speciale del calcio, ma vedendo che per una volta anche l'opinione pubblica era allineata (e di solito non succede, vedasi tessera del tifoso), la protesta ha preso forza. Non è con le federazioni nazionali che dovevano accordarsi, ma con le altre società. Erano troppo poche. Dovevano preparare almeno due leghe da 20 squadre, e dire chiaramente che la cosa avrebbe soppiantato i campionati nazionali: davanti alla prospettiva di perdere di importanza, le federazioni nazionali avrebbero accettato di rappresentare la serie B europea. Invece hanno proposto una CL alternativa con più soldi in cui poi chi si prendeva quel grosso bottino andava comunque a giocare nei campionati nazionali contro chi quei soldi non li vedeva, o ne vedeva pochi. La proposta e le modalità erano irricevibili, ma non significa che sia stata giustificata la reazione di non discuterne nemmeno.
  6. A me fa arrabbiare più la reazione del mondo sportivo che quella dell'UEFA. Sono dei mafiosi, e si sono comportati da mafiosi, quindi niente di inaspettato. Quello che dà fastidio è la reazione talebana e isterica del mondo sportivo (a cui ovviamente, con i fianchi coperti, sono andati dietro le tifoserie) che anzichè dire "il format è discutibile, ma è innegabile che qualcosa vada fatto" hanno difeso lo status quo acriticamente. Dalle tifoserie me l'aspetto, quelli sognano di tornare agli anni '80 quindi non fanno testo, ma anche gente che conosce bene il calcio ha fatto la verginella dei valori sportivi incarnati da Blatter e Platini. Vabbè, pace e godiamoci la prospettiva di un'appassionante UEFA Conference League
  7. Dai, sembra che si possa tutti gioire perchè lo status quo è stato salvaguardato. Si può anche smobilitare l'esercito di giornali e opinionisti a difesa del monopolio Uefa, e ancora una volta non si chiederà a nessuno lo sforzo di pensare per un attimo al futuro invece che al passato. Sperando che non ci sia stata alcuna trombosi in chi si è azzardato a farlo.
  8. Non so da quand'è che è diventato naturale che le spese le sostengono le squadre mentre i ricavi li gestisce un broker che li spartisce. E se le squadre vogliono che la mano che spende sia anche quella che incassa, improvvisamente la gente pensa che le federazioni del FFP o del mondiale in Qatar siano i custodi della passione sportiva. Ora come ora, la situazione è: - il FFP ha impedito alle società di fare programmazione (vedi l'Inter che può riscattare Rafinha e Cancelo, costruendo un'ossatura importante per gli anni successivi, e non può), facendo dipendere i bilanci dai risultati sportivi, che per loro natura sono aleatori. In passato, se una stagione andava male la proprietà ripianava. Ora se non ti qualifichi in CL devi smobilitare e cedere i giocatori migliori, non per i debiti ma per i regolamenti UEFA. - le squadre non hanno controllo sul numero di partite da giocare, nazionali comprese: più sono, più loro devono attrezzarsi con rose lunghe e spendere. - Per questo motivo, è molto più importante qualificarsi alle coppe che non giocarle: se vuuoi anche giocarle, devi investire di più e rischiare di più in caso di annata storta. - le squadre blasonate sono quelle che investono all'estero nella loro immagine. Questi investimenti ingrassano però anche i diritti tv che l'UEFA incamera. Eppure, di nuovo chi investe non ha voce in capitolo quando si tratta di incassare. Mi sembra sacrosanto il fatto di poter contare su ricavi prevedibili, che ti consentono magari di investire sul vivaio senza l'ansia del risultato ogni anno. E che questa formula si allarghi, piuttosto. Cominciano con 20, ok, magari un domani arriviamo a 40 divisi tra nord e sud o est e ovest e si fa una regular season e dei playoff, e le ultime due di ogni girone vengono sostituite da altrettante squadre dei rispettivi campionati nazionali. Insomma, non sarebbe per colpa della superlega che il merito sparirebbe. Se fosse quello il problema, l'UEFA anzichè dire "ti ammazzo la famiglia" risponderebbe "non la possiamo accettare a meno che non ci mettiate criteri di merito almeno parziali". Ma è chiaro che non è quello il punto
  9. Non sono le squadre più forti, sono le squadre con più tradizione (a parte il City). In quanto tali hanno più tifosi in giro per il mondo che le guarderebbero. Il criterio è questo, i meriti sportivi non c'entrano. Poi eventualmente ci sarebbero squadre senza tradizione europea come City e PSG (se non si chiamano fuori) che hanno comunque giocatori molto seguiti. Perchè in vari mercati, dal medio oriente all'Asia, sono spesso i giocatori a richiamare pubblico, più che le squadre
  10. Una volta che hai una valuta, la sposti nello spot wallet e premi "withdraw". Alcune valute come BNB hanno più mainnet possibili (altre sono per esempio Tezos o Tron), e la scegli al momento del transfer. Per esempio BNB la puoi spedire ad un indirizzo BEP20. ERC20 esiste perché sfrutta la valuta per smart contract più sicura e diffusa al mondo: se dovessi trasferire un milione, userei senz'altro Ethereum.
  11. Il wallet DeFi ha vari client (https://chrome.google.com/webstore/detail/binance-chain-wallet/fhbohimaelbohpjbbldcngcnapndodjp questo è quello di Binance ed è un'estensione chrome, ma puoi usare Metamask, o Trustwallet, etc etc, e usando le stesse chiavi puoi accedere allo stesso wallet), non è che se ne crei uno su Binance lo apri solo da Binance. Questo è il motivo per cui sono sicurissimi, se fallisce l'exchange o comunque il creatore del wallet, i fondi sono accessibili da altre parti. Poi dai wallet ti colleghi a dei protocolli (chiamati dApp) come Pancakeswap o Uniswap e puoi mettere a fruttare ciò che c'è dentro il wallet, senza passare per un intermediario e senza scontarne il rischio default. Per spedire da un exchange, fai "withdraw" e ci incolli l'indirizzo del wallet che hai aperto. Attenzione che quando trasferisci fondi da un exchange ad un wallet devi scegliere la mainnet di riferimento: la stessa valuta (per esempio BNB, che dio la benedica) può essere mandata ad un indirizzo ERC20 (rete Ethereum) o BEP20 (rete BSC), e a seconda della rete scelta pagherai le gas fee (cioè il costo della transazione) in una determinata moneta. Per questo devi evitare come la peste di far uscire le valute da un exchange ad un wallet ERC20, perchè poi qualsiasi operazione da lì ti costa da 50 a 200 euro, mentre su BSC se spendi 50 centesimi per operazione è tanto).
  12. Mi sembra di sì. Solo seguendo Binance da vicino si potrà sapere quali azioni verranno collateralizzate
  13. Segnalo che Binance ha appena annunciato che inizierà a distribuire i primi token collateralizzati con azioni (ovviamente la prima azione che si presta a questa cosa è Tesla). In pratica, Binance detiene l'azione ed emette un token collegato, che poi viene scambiato. Chi ha i token si prende anche i dividendi. All'inizio mi domandavo a cosa sarebbe servito, dato che il trading dei token sarà attivo solo durante le ore di mercato. Poi ho pensato che questa cosa alla lunga può intaccare la posizione delle borse, perchè un'azienda che vorrà raccogliere soldi offrendo azioni al pubblico magari vorrà passare per Binance anzichè per la borsa, e addirittura non sarà più necessario essere una S.p.A. (banalmente, una s.r.l. potrà dare una singola quota del 49% all'exchange, che la suddividerà in token frazionabili disponibili al pubblico). Questo per chi ancora non capisse cosa c'è dietro questi numeri pazzeschi.
  14. Come dice l'articolo: attualmente non ha alcun senso fare operazioni di pochi spiccioli con rete Ethereum. Movimentare una cifra, una qualsiasi cifra, ha un costo fisso dagli 80 ai 200 euro. E' uno dei motivi per cui un diretto concorrente come BNB sta facendo faville, passando da 40 euro di gennaio a 460 di adesso (con picchi di 530 ieri). E non passa giorno che non ringrazi la sorte per quella cifretta che ci ho messo quando valeva 50.
  15. Francamente, è assurdo pensare che gli allenatori ad un certo punto si siano messi in testa di farsi del male da soli. Un motivo per cui molti lo fanno esiste. Quanti gol si prendono su errore in disimpegno? X Quanti palloni si perdono lanciandola lunga? X(Y) Quanti gol si prendono sul totale delle azioni avversarie? Z Se Z>Y, allora conviene costruire dal basso. Hai attaccanti che sanno difendere palla, oppure ali più alte della media che prendono i palloni di testa? Allora Y è più basso. Hai difensori dai piedi buoni che non perdono palla in disimpegno? Allora X è più basso. E invece no, il dibattito è se costruire dal basso serva oppure no SEMPRE. Nessuna considerazione sulle peculiarità delle singole squadre. Alla Juventus conviene? Magari no, ha dei difensori che non sono bravi ad impostare, prende una barca di gol in quel modo e davanti ha giocatori capaci di tenere palla. All'Inter conviene? Contando che allungando la squadra avversaria dà più spazio ai suoi giocatori che rendono meglio in spazi larghi, contando che partendo dal basso toglie pressione ai registi e contando che tutti e tre i difensori hanno piedi buoni, allora sì. Perchè quello che non si vuole dire è che la costruzione dal basso semplicemente è per chi se la può permettere. Se hai anche solo un difensore che non ha piedi buoni,
  16. Questo è un effetto collaterale del var (che naturalmente non ne attenua gli enormi benefici), contro cui gli arbitri devono giustamente attrezzarsi. In questo caso si vede nettamente che l'attaccante non alza minimamente alcun piede per saltare l'avversario caduto, movimento che sarebbe pure istintivo e che avrebbe tutto il tempo di fare perchè l'azione è lentissima, e anzi li tiene inchiodati a terra per inciampare meglio. Bisogna iniziare ad allargare il giallo per simulazione anche ai casi in cui il contatto c'è ma non è minimamente sufficiente a causare una caduta. Anche il caso in Milan-Napoli è esemplare, perchè il lieve tocco non sarebbe mai in grado di causare la caduta di un giocatore. In entrambi i casi gli arbitri hanno visto giusto e la stampa si affretta a dire "contatto=è rigore". E poi articoli su articoli dicendo che il calcio italiano non è competitivo in Europa.
  17. Tra i motovi per cui le squadre italiane non vanno bene in Europa, c'è il fatto che vengano chiesti rigori come quello su Chiesa
  18. Tutti gli asset speculativi (comprese le criptovalute) hanno fatto un bella correzione, probabilmente perchè si vede la fine della pandemia più vicina e dunque la fine della manica larga delle banche centrali.
  19. Perisic è la differenza tra il prima e il dopo della stagione: una volta trovato il modo di sfruttare tatticamente la sua progressione, che è la sua arma migliore, ci troviamo con due fasce dove se l'avversario perde palla in attacco arriviamo in porta. E non è facile per nessuno difendersi da due terzini offensivi, persino nel 2010 spingevamo solo da una parte. Aggiungiamo poi il doppio regista che rende difficile pressarci, e insomma pare che si sia trovata una buona quadra.
  20. Non mi pare. Non è stata certo una passeggiata, ma i rapporti di forza delle due formazioni sono quelli che sono, sono altre le partite dove dovete fare punti
  21. irritante, inutile, compitino, mediocre, poca roba... ma poverini, stanno facendo una stagione ben oltre qualsiasi previsione, da qualche settimana non giocano più al 130% e pare che ora siano tutti degli scappati di casa
  22. La fregatura è che devi stare in coda per settimane/mesi (in coda hai solo il 10%) prima di averlo perchè i posti nella pool di delegation sono limitati. Ma di base, è una valuta giovanissima ed è quindi ad altissimo rischio, se qualcosa va storto perdi tutto, dunque è normale un rendimento tanto alto.
  23. Defi = ti tieni le cripto sul tuo portafogli, dove tu sei in possesso delle tue chiavi (dunque sei protetto dal fallimento dell'exchange), e ti colleghi alle cosidette dApp (AAve, Compound...): scansionando un QR, colleghi il tuo wallet con la dApp, peschi le valute che vuoi investire e le "rinchiudi" in uno smart contract che genera interessi variabili finchè non decidi di riprendertele. Tutta l'operazione viene fatta senza mai passare per un intermediario, praticamente presti i soldi a qualcuno tramite un algoritmo, senza rischio di default (i prestiti DeFi si chiedono presentando un collateral che in caso di svalutazione viene liquidato automaticamente). PRO: più sicurezza rispetto all'investimento in CeFi (binance, crypto.com, bitfinex etc etc) perchè non puoi aver problemi di account o fallimento dell'exchange. Totalmente invisibile a chiunque (fisco compreso, credo che la sua popolarità derivi anche da questo). L'unico rischio è un'eventuale falla dello smart contract, per questo meglio usare i più popolari e testati. CONTRO: usare i wallet anzichè gli exchange comporta costi importanti in quanto ogni operazione consuma degli Ethereum. Per investire in DeFi paghi attorno ai 100 euro solo per mettere la valuta nello smart contract. Questo è dovuto al boom di richieste e dall'obsolescenza di Ethereum, su cui tutto il sistema è basato. Se investi 10.000 euro pazienza, li rifai in un mese, se ne investi 100 non ha senso. L'investimento in CeFi invece è più semplice: hai l'account su un exchange dove dai i tuoi dati, metti le valute a fruttare senza pagare spese in Ethereum, e la cambi senza ulteriori spese. Su crypto.com io ho i bitcoin che fruttano il 6,5% annuo, con ricapitalizzazione degli interessi ogni 3 mesi, e ho le stablecoin (USDT, USDC, DAI) che fruttano il 12%, sempre con ricapitalizzazione. Cardano frutta il 3%. EGld mi frutta il 29% annuo, sulla sua dApp. L'alternativa è mettere alcune cripto in un pool comune che viene usato per minare altre valute, spesso emergenti: praticamente è come ricevere interessi su un'altra valuta, che magari col tempo ha rendimenti più alti di quella originale. Binance ha prodotti più completi, ma meno fruibili e meno user friendly rispetto a crypto.com . Comunque la sintesi è che oggigiorno se vuoi tenere le criptovalute a lungo termine, non ha senso lasciarle lì a non rendere niente.
  24. Lungi da me dire "sì, compra", potrei sbagliarmi clamorosamente. Magari potrebbe avere più senso aspettare il prossimo dip, non lo so. Ora dopo il record recente è tornato sui 140, ma secondo me nel lungo termine sale. Più che altro se vuoi comprarli fallo nella sua app nativa (Maiar) dove poi li puoi far fruttare (al momento mi staccano un cedolino dello 0,1% ogni 3 giorni circa, ma quando si arriva a regime ha un apy del 29%): se li compri su Binance stanno fermi e non fruttano Se vuoi, metti come referral code c00pkgdgaf e mi pare che ti diano qualche dollaro extra
  25. Io l'ho comprato su crypto.com
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