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Persone famose incontrate dal vivo


Episotlaffio?
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  • 3 anni later...

pensavo di averlo già scritto invece no, copio l'email che inviai agli amici nei giorni successivi al mio incontro casuale a londra con battiato, nel 2008, anno in cui ero fissatissimo proprio con lui. le foto sono su fb.

> Amiche e amici che potete capirmi, vi scrivo per condividere con voi questo
> momento bellissimo. Hanno ragione i cinesi, l'8 agosto 2008 è un giorno
> speciale.
>
> Ero arrivato in centro a Londra in anticipo per cui giravo per le strade, e
> son finito per caso di fronte alla Portrait Gallery (luogo molto distinto ed
> elitario, rispetto alla normale National), lì m'è venuto in mente che c'era
> una mostra temporanea che mi avevan consigliato di vedere (in effetti molto
> bella http://www.npg.org.uk/live/bpmenu.asp ) per cui son entrato a
> guardarla..
> Scendendo al piano terra sento parlare italiano e penso "ganzo, c'è uno con
> la voce uguale a battiato", mi giro e c'è davvero Franco Battiato che sta
> uscendo dalla mostra con un tizio. Resto senza parole, lui comunque s'è
> accorto che l'ho riconosciuto, per cui gli dò la mano e gli dico "non la
> chiamo Maestro sennò si offende" e lui sorridendo e scuotendo la testa "aaah
> ci mancherebbe altro!".
> E gli chiedo "le è piaciuta la mostra?" e lui "sì, molto interessante.
> ...arrivederla!" e fa per andarsene. Io però vado nella sua direzione e gli
> dico "sono troppo commerciale se le chiedo una foto?" E lui "commerciale ah
> ah! no si figuri, ma la facciamo fuori che c'è più luce".
> In effetti lui vedeva tutto buio perché aveva gli occhiali da sole, anche
> dentro la portrait gallery mentre guardava i ritratti. Però non sono stato a
> sindacare su come mai si mette degli occhiali da sole, visto che comunque
> lui ne indagava le ragioni già 40 anni fa. E mentre si usciva gli ho chiesto
> cosa faceva da quelle parti e mi ha raccontato che era lì per lavoro, per
> l'ultimo disco e per dei concerti a ottobre.
> Poi mi ha chiesto "ma come la facciamo, la macchinetta ha l'autoscatto?" e
> io "sì ma boh, semmai si chiede a qualcuno se ce la fa"
> E lui "Puoi farcene una te, Juri?" e io in quel momento mi accorgo che il
> tizio con lui è Juri Camisasca (grande artista misconosciuto che collabora
> spesso con lui http://www.juricamisasca.it/ )
> E io, con le lacrime agli occhi: "noooooooo juri camisasca! Poi posso farmi
> una foto anche con lei??" e lui "no guardi non è il caso" come per dire "ma
> cosa te ne fai, non mi conosce nessuno". Invece Franco Battiato sembrava
> divertito a vedere anche Juri Camisasca riconosciuto da un fan e ha detto
> "via via sù, ve ne faccio una io". E mi ha fatto una foto con Juri
> Camisasca.
>
> La prima foto in allegato, con Franco Battiato, è stata scattata da Juri
> Camisasca.
> La seconda foto in allegato, con Juri Camisasca, è stata scattata da Franco
> Battiato.

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gli unici interventi che hanno senso sono quelli di chi ha in qualche modo interagito con i vippese.

siccome l'hai scritto te mi viene in mente che il mese scorso su un volo baku istanbul ho incontrato d'alema. A dire il vero dopo il volo, quando sono salito sulla navetta che porta dall'aereo all'aeroporto e me lo sono trovato davanti. Gli ho chiesto che faceva a baku. mi dice tipo "Eravamo a un importante forum internazionale per parlare del nuovo - ordine - mondiale (non ho capito se era autoironico o convinto di quel che diceva) poi passa a parlare della sua fondazione con cui avevamo avuto dei contatti a lavoro gli anni scorsi, accanto avevo una collega antidalemiana (o populista che dir si voglia) che osa dire "bisogna vedere se si passa dalle parole ai fatti". A quel punto lui risponde, scandendo le parole con il tono di una grande citazione: "Le-parole-sono-importanti. Il mio lavoro è con le parole, diceva benigni, Contro chi dice fatti fatti fatti non parole, Che in principio era il Verbo, non il fatto. Se ascoltassimo di più le parole, porteremmo fatti migliori".

Modificato da Tersite
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Un episodio divertente.

Ho incontrato Masini qualche anno fa sull'aliscafo per Ischia. Eravamo seduti di fronte, non l'ho riconosciuto, anzi dopo averlo guardato un paio di volte gli ho chiesto se ci conoscessimo. Lui ha detto di no, poi abbiamo parlato di varie cose e, una volta arrivati, ci siamo salutati. Poi il giorno dopo ho visto dei manifesti del suo concerto e ho realizzato che era lui.

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Durante uno dei pochi allenamenti a cui prendeva parte, primo anno della gestione Capello, uno dei tifosi accalcati a bordo campo, quelli che vanno in cerca di autografi e foto ricordo, lo chiamò a gran voce. Gómez era incredulo, dato che nessuno lo riconosceva mai. Corse verso le grate e una volta lì, il tifoso gli disse crudelmente: «A Gómez, se chai na penna te faccio lautografo!».

http://www.francescocosta.net/2009/06/12/cesar-gomez/

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  • 3 anni later...
Il 23/6/2015 at 22:41, El Pelat dice:

gli unici interventi che hanno senso sono quelli di chi ha in qualche modo interagito con i vippese.

Memore di questo monito, quando recentemente ho incrociato Paolo Poggi mentre ero a spasso a Venezia e poi Stefano Bizzotto a una premiazione letteraria, ho scambiato una stretta di mano e due chiacchiere con entrambi.

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  • 1 anno later...

Come avevo già raccontato a qualcuno, un paio di mesi fa a una festa di amici c'era fra gli invitati marco materazzi. L'ho riconosciuto per i numerosi tatuaggi, perché era lì fra gli altri e nessuno lo considerava particolarmente. Per qualche motivo ero veramente emozionato.

Ho avuto un argomento di conversazione grazie al fatto che ha un cane che si chiama Olivia come mia figlia. Entrambe le olivie erano presenti.

Quel giorno ho perso tipo 4 a 0 al fantacalcio contro @MasterMatrix

Quindi materazzi mi è apparso come un presagio.

 

 

Modificato da Tersite
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Durante il mio Erasmus a Londra nel '93 mi venne a trovare la mia ragazza dell'epoca da Genova e per un'intera settimana andammo solo in locali dove Boy George faceva il DJ (Embassy, Heaven, the Edge etc.) perche' con lei era venuta una tizia che lo conosceva. Dalla terza sera in poi "Ciao George" "Hey Narko" e non c'era stato verso di farmi chiamare nel modo giusto.

Sempre a Londra nel '93 in un club per un concerto di una cover band degli U2, vado con un amico Irlandese che mi presenta Vinnie Jones (all'epoca al Wimbledon), serata passata alla storia come la piu' alcolica e delirante dei 6 mesi di Erasmus.

1999 a San Luis Obispo, dopo il concerto dei Garbage al palazzetto dell'universita', ci siamo ritrovati a bere con Shirley Manson, inviatata da una delle confraternite di cui faceva parte la ragazza di un mio collega francese. Ero cosi' strafatto (ed innamorato) che iniziai a farfugliare frasi sconnesse con accento scozzese. 

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