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Non coprirti dietro agli "altri". Anche tu pensi che dei tagli a un braccio siano un reato più grave che uccidere un cane?

Riconoscimi quello che mi viene per favore: dopo 10 anni dovresti sapere che non ho bisogno e non è mia abitudine "nascondermi dietro gli altri".

Venendo alla tua domanda: si. Per me qualsiasi violenza fatta a una persona è più grave di qualsiasi violenza fatta a un animale.

Poi in questo caso (al di là dei significati simbolici) la violenza è doppia: fisica e psicologica. E' diverso un taglio fatto in un momento di rabbia da questo. Lì ci sono andati in 4 e premeditatamente hanno fatto quello che hanno fatto.

Poi ognuno è libero d iavere un proprio codice. Basta che ci sia una coerenza.

Io non condivido ma rispetto le idee di coloro che non mangiano carne di qualsiasi animale e non ne uccidono alcuno.

Rispetto molto meno coloro che dicono che:

- la vita degli animali è importante ma mangiano carni, pesce, insaccati, molluschi etc etc

- i cani non si possono uccidere ma i topi si;

- le formiche non si possono uccidere ma gl iscarafaggi si;

- i gatti non si possono uccidere ma i polli si, solo se li si mangia

- le zanzare si possono uccidere solo se ti pungono le mosche, invece, sempre.

Perchè, sai, è forte che il tuo amore per gli animali sia estremamente condizionato alla specie di appartenenza.

PS Ebana tieni il conto, mi raccomando

Modificato da Sveva
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Scrigno. Guarda un po' più in la del tuo naso.

Non sono i tagli. Ma cosa rappresentano. E il modo in cui è stata attuata questa violenza.

Sotto quel simbolo son morte migliaia di persone.

Persone.

Non cani.

Scusa se io cerco ancora di trovare una differenza tra un essere umano e un animale.

Vedo che fate tanti discorsi ma ci girate intorno. Potrei aprire un sondaggio ma in fondo ne stiamo parlando qui.

La domanda è ben precisa:

Pensi che sia un reato più grave incidere una svastica su un braccio di un tizio o uccidere un cane? Rispondi.

Per te anche una sottodomanda. Pensi che quei quattro pirla rappresentino il rinascere del partito Nazista e scateneranno un nuovo olocausto (ammesso che sappiano cosa significhi)?

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Venendo alla tua domanda: si. Per me qualsiasi violenza fatta a una persona è più grave di qualsiasi violenza fatta a un animale.

No, mi spiace, io non ti ho chiesto se sia più grave una violenza fatta a una persona o una violenza fatta a un cane.

E nemmeno se sia più grave fare dei tagli al braccio di un uomo o alla zampa di un cane.

E neanche se sia più grave uccidere un uomo o uccidere un cane.

Io ti ho chiesto se è più grave fare dei tagli, a un persona, o uccidere, un cane.

Confermi la risposta?

Potete rispondere tutti a questa domanda, per piacere?

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No, mi spiace, io non ti ho chiesto se sia più grave una violenza fatta a una persona o una violenza fatta a un cane.

E nemmeno se sia più grave fare dei tagli al braccio di un uomo o alla zampa di un cane.

E neanche se sia più grave uccidere un uomo o uccidere un cane.

Io ti ho chiesto se è più grave fare dei tagli, a un persona, o uccidere, un cane.

Confermi la risposta?

Potete rispondere tutti a questa domanda, per piacere?

Considero più grave ledere, in qualsiasi modo, una persona che uccidere un cane. Spero che il concetto ti sia chiaro

Ora un paio di domande per te:

a) quando mangi del prosciutto o una bistecca non ti senti corresponsabile della morte del maiale o del manzo da cui proviene?

b) zanzare, mosche, scarafaggi e ratti hai problemi ad ammazzarli?

Modificato da Sveva
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Vedo che fate tanti discorsi ma ci girate intorno. Potrei aprire un sondaggio ma in fondo ne stiamo parlando qui.

La domanda è ben precisa:

Pensi che sia un reato più grave incidere una svastica su un braccio di un tizio o uccidere un cane? Rispondi.

Ma non l'hai capito?

Penso sia più grave incidere una svastica su un braccio che uccidere un cane.

Per te anche una sottodomanda. Pensi che quei quattro pirla rappresentino il rinascere del partito Nazista e scateneranno un nuovo olocausto (ammesso che sappiano cosa significhi)?

No ,ma son proprio questi atti di fanatismo nel nome di qualcosa che si mitizza senza conoscere che fanno paura.

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Sono sconcertato. Passa per una cosa normalissima togliere la VITA a un essere vivente, senza nessuno scopo (alimentazione ecc), e solo perché questo è un cane e noi siamo uomini, consideriamo più grave qualche taglio sul braccio che sparirà in qualche settimana. Mentre a quel povero essere verrà tolto TUTTO PER SEMPRE.

Immagino che nessuno di voi abbia animali. (Lo spero anche per gli eventuali animali...)

Non posso dirvi tutto quello che penso, vi dico solo una cosa: gente come voi mi fa PAURA. :D:(

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passi per il cane, a cui certi casi do più dignità di certe persone. Del resto se il tuo cane azzanna un ladro speri che vinca il tuo cane.

Ma io normalmente le zanzare le ammazzo, i funghi mi piacciono, gli animali li mangio e le verdure pure. Quindi non esageriamo.

Quindi, certi esseri viventi li possiamo elevare nella nostra scala di valori, ma non per motivi oggettivi. In un mattatoio muoiono un numero imprecisato di animali al giorno, quindi il concetto di uccidere animale lo tolleriamo e lo supportiamo. Se nel mio caso proverei più compassione per un cane che per alcune persone, in altre parti del mondo si meraviglierebbero perchè il cane lo mangiano. Come del resto un arabo inorridisce quando gli dici che da noi mangiamo i cavalli. Quindi la scelta degli animali a cui attribuire più o meno dignità della salute di una persona è totalmente arbitrario, il che vuol dire che si può anche decidere di non scegliere alcun animale.

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Sono sconcertato. Passa per una cosa normalissima togliere la VITA a un essere vivente, senza nessuno scopo (alimentazione ecc),

hai mai raccolto un fiore? ecco, seppure non ha gli occhi, quello è togliere la vita ad un essere vivente.

e solo perché questo è un cane e noi siamo uomini, consideriamo più grave qualche taglio sul braccio che sparirà in qualche settimana. Mentre a quel povero essere verrà tolto TUTTO PER SEMPRE.

a parte il fatto che è un segno che resterà sulla pelle PER SEMPRE (hai qualche cicatrice sul corpo per un taglio fatto da più di due settimane? ecco, quella è la prassi e non un miracolo.).

e se invece di un cane fosse una zanzara, il discorso reggerebbe ancora?

Immagino che nessuno di voi abbia animali.

Io ho le formiche in cucina, vale?

Non posso dirvi tutto quello che penso

devi consultare capezzone?

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Sono sconcertato. Passa per una cosa normalissima togliere la VITA a un essere vivente, senza nessuno scopo (alimentazione ecc), e solo perché questo è un cane e noi siamo uomini, consideriamo più grave qualche taglio sul braccio che sparirà in qualche settimana. Mentre a quel povero essere verrà tolto TUTTO PER SEMPRE.

Immagino che nessuno di voi abbia animali. (Lo spero anche per gli eventuali animali...)

Non posso dirvi tutto quello che penso, vi dico solo una cosa: gente come voi mi fa PAURA. :D:(

Qui non ci stò io.

Credo che nessuno qui, almeno sicuramente non io, ritenga che sia un comportamento normale ammazzare un cane in quel modo.

Però mi sembra evidente che tu minimizzi quello che è stato fatto a quel ragazzo. Lì non è solo questione di avergli fatto qualche taglio, più o meno profondo, guaribile in un tempo più o meno breve. Prova a pensare alla sola violenza psicologica che ha subito. Essere preso da 4 persone e mentre gli altri ti tengono stretto uno si avvicina con un coltello. Tu non sai che cosa vuole farti.

E' questione di sensibilità e cultura ma a me fa paura uno che ipotizza per persone che hanno ammazzato un cane (azione sicuramente deprecabile nel modo più assoluto) trattamenti che manco a Guantanamo e Abu Grahib..........

A me fanno paura gli animalisti e gli ecologisti della domenica che mangiano bistecche o prosciutto! Le esigenze alimentari non c'entrano una mazza, si può vivere pur essendo vegetariani.

comunque non hai risposto alle mie domande.

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Anni fa parlai con un tizio che mi raccontava che da piccino aveva ucciso un paio di gatti, perché (magari è una leggenda metropolitana) se li colpisci, anche piano, ma con precisione, sul naso, poi muoiono - e lui (che comunque aveva tipo 10 anni) voleva vedere se era vero. Pensai, che merda d'uomo e mi fece effetto tanto che ancora me lo ricordo.

Però se mi avesse raccontato che aveva aggredito uno con un coltello e gli aveva inciso una svastica, probabilmente sarei andato a denunciarlo.

Modificato da Tersite
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Milano, stuprata dopo la discoteca

di Enrico Silvestri

Milano - Due volanti intervengono per calmare una giovane marocchina furibonda con il fidanzato connazionale, rientrato tardi. Scoprendo così che una giovane era stata stuprata e che il violentatore era proprio il nordafricano ritardatario. Non solo: alla scena aveva assistito un altro magrebino che aveva atteso pazientemente il «suo turno». Alla seconda aggressione, la vittima era però riuscita a divincolarsi, fuggire e fare poi arrestare anche l’altro maniaco.

Sono circa le 6 di sabato mattina, nella città ormai già illuminata, un passante segnala una violenta lite tra due stranieri in via Quinto Romano 72, quartiere Baggio, estrema periferia ovest. Partono due volanti ma poco prima dell’arrivo, in via Anselmo da Baggio, notano una ragazza seduta a terra in lacrime con gli abiti sporchi di terra. La «pantera» si ferma per verificare, scoprendo appunto la violenza. La ragazza, F. M. 30 anni, residente in provincia, era uscita dalla discoteca Zoe, in piazza Anita Garibaldi, e stava aspettando gli amici. Qui viene raggiunta da un magrebino che la trascina nel parchetto lì a due passi, la stupra, quindi le sfila un bracciale in cuoio con borchie di metallo e se ne va. A questo punto si fa sotto un secondo nordafricano, non sembra però i due si conoscessero, che cerca di approfittare della situazione. Questa volta la ragazza riesce a divincolarsi e fuggire.

Gli agenti raccolgono la descrizione del bruto e la diramano a tutte volanti. Il messaggio arriva anche ai colleghi della Volante che proprio in quel momento stanno cercando di calmare Karima L., 26 anni, infuriata con il fidanzato Mansour Taufik, 25 anni, clandestino con precedenti per ricettazione e furto. E gli agenti si rendono conto di avere davanti la copia conforme del maniaco. Dalle sue tasche spunta il bracciale appena sottratto e il giovane finisce in questura. C’è però da acchiappare anche il secondo. Così mentre un’ambulanza porta la vittima al Centro anti violenza della Mangiagalli, i poliziotti battono la zona. Poche decine di metri e in via Diotti sorprendono in una cascina abbandonata quattro nordafricani e uno in particolare corrisponde alla descrizione, ma nel dubbio vengono portati via tutti.

In clinica i medici accertano lo stupro, assistono la giovane che, appena ripresasi dallo shock, viene portata in questura. Qui riconosce senza esitazione sia Taufik sia uno dei quattro scovati nella cascina. Si tratta Said Ait Moha, 45 anni, con permesso di soggiorno rilasciato nel 2007 dalla questura di Milano, anche lui con qualche precedente per furto e ricettazione.

«Nel primo trimestre 2009 sono state 17 le violenze denunciate, 4 in più rispetto al medesimo periodo del 2008 - aggiunge ora De Corato - dato in controtendenza rispetto al calo di tutti i reati predatori. È bene ricordare però che a Milano il 90 per cento degli stupratori finisce in cella. Gli episodi salgono a 25 con gli ultimi due mesi e in 23 casi gli autori sono stranieri, mentre le vittime sono metà italiane e metà straniere».

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Razzismo a Vicenza: «Togliti il velo» e prende a pugni una marocchina

VICENZA (11 maggio) - Lesioni gravi inferte con l'aggravante di aver agito per motivi di odio razziale: è l'accusa mossa nei confronti di un uomo di 60 anni che venerdì scorso ha preso a pugni una marocchina di 46 con il volto coperto da una mascherina sanitaria.

L'uomo, originario del sud Italia, ma residente a Vicenza, aveva apostrofato l'immigrata con insulti irripetibili, dicendole tra l'altro: «Abbi il coraggio di farti vedere in faccia, marocchina che non sei altro, togli quella mascherina, oppure te la tolgo io». La donna, però, non lo poteva assecondare in quanto, ha cercato di spiegare, è costretta a portare la mascherina perchè le sue capacità di risposta immunitaria sono state abbattute da un problema medico dimostrato e certificato. L'uomo non ha sentito ragioni e, dopo averle intimato di scoprirsi, le ha sferrato due pugni al volto.

Sono stati alcuni testimoni, fra i quali un avvocato, a chiamare la volante per soccorrerla. La donna è stata portata in ospedale: ne avrà per trenta giorni, con denti rotti e altre contusioni e il giorno dopo ha firmato una querela contro il suo aggressore, già identificato dalla polizia . La contestazione è di lesioni gravi, ma con l'aggravante dell'odio razziale.

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Caccia all'immigrato armati di spranghe

Spedizione punitiva da piazza Verdi fino al Capo davanti alla casa della vittima

di Carla Incorvaia

Pomeriggio di follia domenica scorsa nella zona del Capo, con uno scontro a sfondo razzista. Un branco di ragazzi del quartiere Borgo Vecchio - una decina, armati di bastoni - si è scatenato nella caccia a un extracomunitario, che aveva cercato di difendersi da un tentativo di furto.

Il cittadino di origine bengalese, Sultan Ahamed - 45 anni, l´ultimo passato a Palermo - si guadagna da vivere vendendo monili e gioielli di bigiotteria sulle bancarelle posizionate strategicamente nei luoghi di maggior attrazione delle città. Come ogni domenica pomeriggio e nei fine settimana, Sultan Ahamed aveva preso posizione in piazza Castelnuovo. Ma il branco di ragazzi del Borgo è arrivato con cattive intenzioni. Si è avvicinato alla bancarella di Sultan cercando di rubare collanine, portachiavi e quant´altro era stato messo in mostra per la vendita.

Aiutato dai suoi connazionali, Sultan Ahamed è riuscito a difendersi, a ritirare la merce esposta e a custodirla negli scatoloni, prima di darsi alla fuga, mentre altri extracomunitari gli coprivano la fuga tenendo impegnati gli aggressori di Borgo Vecchio. Attimi di tensione e poi lo scontro: un ragazzo del branco si è fatto male e, per ritorsione, i suoi compagni hanno deciso di armarsi e punire il venditore.

L´inseguimento ha avuto culmine fra piazza San Francesco di Paola e il Capo, dove con i bastoni in pugno, fra le auto in coda di palermitani che si spostavano nella domenica, i ragazzi hanno raggiunto l´abitazione al piano terra del bengalese. Sultan, forse anche per rallentarli, è stato costretto ad abbandonare davanti all´ingresso di casa le collane, i braccialetti e i cartoni destinati alla vendita sulla bancarella e, per difendersi dai suoi aggressori, si è rifugiato dentro il proprio appartamento. La furia del branco si è scatenata contro i vetri della porta finestra, fino a romperne uno.

Per Sultan l´aggressione è un fatto del tutto nuovo. A confermare la sua versione, raccontata in un italiano stentato, c´è Dario Patricola, un vicino di casa del bengalese. «Non abbiamo mai avuto problemi di questo tipo. C´è sempre stata una certa tolleranza per chi vive nel quartiere e lavora onestamente, proprio come queste persone che vengono dall´estero. Domenica - dice Dario - c´è stata un´aggressione. Ma non sono ragazzi di qua: arrivano da Borgo Vecchio».

A raccogliere le testimonianze dei tanti che hanno assistito al raid punitivo ci ha pensato la polizia che ha aperto un´indagine per risalire ai membri del branco.

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Milano, niente colonie estive

ai figli degli immigrati irregolari

I bambini saranno separati dai compagni nelle attività estive, nonostante abbiano frequentato insieme le scuole elementari, perché una circolare di Palazzo marino non lo consente

di Zita Dazzi

Centri estivi nelle scuole a luglio e colonie al mare del Comune di Milano vietati ai figli degli immigrati irregolari. Lo stabilisce chiaro la circolare pubblicata sul sito Internet del Comune e lo ribadiscono gli uffici dell’assessore all’Educazione, Mariolina Moioli. Per partecipare al programma “Estate vacanza” servono il “ permesso di soggiorno in regola con la normativa vigente, la fotocopia del documento di identità e del codice fiscale dei genitori”. A differenza delle lezioni durante l’anno, che sono considerate scuola dell’obbligo e sono organizzate dallo Stato, le attività educative e ricreative offerte a luglio, agosto e settembre, nelle scuole e nelle altre strutture comunali, sono servizi facoltativi, integrativi, gestiti dal Comune. Quindi, paradossalmente, ci sono bimbi immigrati che vanno a scuola durante l’anno, ma che a luglio devono restare a casa.

Sull’esclusione dei bimbi figli di clandestini o irregolari, l’anno scorso, Palazzo Marino aveva suscitato molte polemiche con la circolare sulle iscrizioni alle scuole materne. In quel caso la magistratura aveva imposto che i bambini irregolari venissero ammessi purché in grado di dimostrare “l’abituale dimora in città”. Per i centri estivi negati ai figli degli irregolari arriva la prima protesta ufficiale: quella del collegio docenti dell’istituto comprensivo Thouar-Gonzaga” (elementari via Brunacci, via Gentilino, via Vigevano, via Gorizia, medie di via Tabacchi e via Gorizia). “Presa visione della normativa del Comune — scrivono in un documento — gli insegnanti esprimono la loro profonda indignazione per la mancata tutela del diritto per i minori a godere di uguale trattamento e pari opportunità; denunciano la violazione del diritto di uguaglianza sancito dalla Costituzione; chiedono che tale normativa venga immediatamente modificata al fine di ristabilire le condizioni affinché a tutti gli alunni siano garantite pari possibilità di accesso». Nessun commento da parte dell’assessore Moioli.

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