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Paura o noia di viivere e che differenza c'è?


Milurdein
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http://archiviostorico.corriere.it/2009/febbraio/11/Chiusi_una_stanza_gli_hikikomori_co_8_090211034.shtml

Non so se mi sto indirizzando in questo ambito, certo che le sere che esco di casa sono sempre meno e le ore che passo al pc sempre di più. Non riesco più ad emozionarmi. Nemmeno ad arraparmi.

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Secondo me è legato al diffuso narcisismo di cui si parlava anche qui: mi sembra ci sia uno scollamento sempre più profondo fra il reale e l'immaginato. Fra quello che è e quello che, arbitrariamente, si pensa che debba essere.

Da qui l'incapacità (o la noia) di far fronte alle normali incombenze giornaliere come uno svilirsi. Ecco che chiudersi in casa, non uscire e restare nell'illusione dell'essere individui speciali è una scelta più "sensata" che confrontarsi e vivere un'eventuale svalutazione. Non è facile, ma se ne esce.

(parlo a grandi linee, poi ogni caso ha proprie caratteristiche peculiari)

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Io nonostante le mie origini politiche sto frequentando un ambito chiamato LOTTA COMUNISTA, nel quale c'è un'intera fenomenologia chiamata LA DIFFICILE QUESTIONE DEI TEMPI. Ovvero ci devono essere i presupposti per uscire dal guscio, così come ci vogliono i tempi giusti per mettrere in atto una rivoluzione.

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http://archiviostorico.corriere.it/2009/febbraio/11/Chiusi_una_stanza_gli_hikikomori_co_8_090211034.shtml

Non so se mi sto indirizzando in questo ambito, certo che le sere che esco di casa sono sempre meno e le ore che passo al pc sempre di più. Non riesco più ad emozionarmi. Nemmeno ad arraparmi.

vabbene che uno può rimanere giovane dentro(ed è il mio caso , di eterno peter pan che si diverte con i browser game di guerra con i 13enni)

ma anche te luca sei quasi a 50 se non erro, molto, se non tutto è stato scoperto, vissuto , provato....

a 15 anni stavo tutto il giorno fuori casa

a 25 stavo fuori anche la notte

a 35 qualche uscita nell'arco della settimana

a 45 1 volta a settimana o anche di meno....

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Quali potrebbero essere?

ogni caso ha la sua soluzione, si deve presentare l'occasione. Le cose forzate sono sempre le peggiori.

comunque ti faccio un esempio oggi a pranzo si parlava della situazione economica internazionale, mi sono trovato praticamente a parlare da solo, perchè circondato da gente completamente disinformata quando non lo è per niente. Uscire per discutere di gente a questo livello mi fa venire il latte alle ginocchia, mi domando quale sia lo scopo nel discutere di qualcosa di cui a nessuno frega un cazzo. Questo potrebbe essere anche lo spirito di u n giovane che non vede nessuna attrattiva in quello che la vita REALE (si fa per dire) gli può offrire, a tal punto da trovare più emozionante starsene chiuso in casa. Io a quell'età non stavo in casa un solo secondo, perchè ero proprio schizzato ero assolutamente desideroso di vedere cosa mi offriva il mondo attorno a me, rimanendoen il più delle volte deluso. Oggi hanno l'alternativa, e ci si buttano a pesce. Non ho mai capito perchè la cosiddetta VITA come la cosiddetta SCUOLA debbano essere necessariamwente delle rotture di coglioni nella loro parte principale, e la spiegazione è il solito ricatto morale che le classi dominanti esercitano su quelle più disagiate: lo spauracchio di una vita dura e di sacrifici induce la maggior parte della gente a non fare molto più di quello che il guardarsi poco attorno gli concede, Altrimenti se tutti sapessero come funziona esattamente il meccanismo del successo, la classe dominante non potrebbe rimanere a cavallo praticamente indisturbata.

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vabbene che uno può rimanere giovane dentro(ed è il mio caso , di eterno peter pan che si diverte con i browser game di guerra con i 13enni)

ma anche te luca sei quasi a 50 se non erro, molto, se non tutto è stato scoperto, vissuto , provato....

a 15 anni stavo tutto il giorno fuori casa

a 25 stavo fuori anche la notte

a 35 qualche uscita nell'arco della settimana

a 45 1 volta a settimana o anche di meno....

ho un anno più di te ma non c'entra ti assicuro. Io invece sono convinto che il meglio debba o possa ancora venire.

Sabato scorso ho visto il film hereafter l'ultimo di clint eastwood che parla dei sensitivi con l'aldilà. Ebbene non solo io credo profondamente a questa possibilità, ma a differenza di quello che dice il film, ovvero che queste sensazioni avvengono solo dopo fatti traumatici o profondamente emozionanti, credo che ogni essere umano abbia in sè il cosiddetto PARANORMALE, ovvero delle capacità sensoriali che ti portano a fare delle cose considerate dai più "paranormali". Io ho vissuto uno stato di grazia dai 30 ai 36/37 anni (più o meno quando ci siamo conosciuti), ed è indubbiamente avvenuto dopo una serie di infortuni abbastanza gravi. Dopo un periodo di lacerazione interiore, seguito da un altro di calma apparente, sono letteralmente esploso facendo delle cose che mai mi sarei immaginato prima, oltre a ritrovare un'energia insospettata. Da allora mi sono abituato a vivere solo per provare determinate sensazioni, e quando provi uno stato di grazia simile, non ti accontenti più di nulla di diverso. Se non lo si prova non lo si può raccontare.

Modificato da milordino
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comunque ti faccio un esempio oggi a pranzo si parlava della situazione economica internazionale, mi sono trovato praticamente a parlare da solo, perchè circondato da gente completamente disinformata quando non lo è per niente.

capita anche a me questo, ma questo succede per la pigrizia principalemte, uno si sorbisce le notizie dei tg mentre cena, come può essere informato con 10 minuti di notizie ( il resto è fuffa) lasciando stare che magari di calcio o peggio ancora del grande fratello e superinformato

Io a quell'età non stavo in casa un solo secondo, perchè ero proprio schizzato ero assolutamente desideroso di vedere cosa mi offriva il mondo attorno a me, rimanendoen il più delle volte deluso.

non avevi certo quello che hanno oggi a portata di mano, anzi di mouse

Non ho mai capito perchè la cosiddetta VITA come la cosiddetta SCUOLA debbano essere necessariamwente delle rotture di coglioni nella loro parte principale, e la spiegazione è il solito ricatto morale che le classi dominanti esercitano su quelle più disagiate: lo spauracchio di una vita dura e di sacrifici induce la maggior parte della gente a non fare molto più di quello che il guardarsi poco attorno gli concede, Altrimenti se tutti sapessero come funziona esattamente il meccanismo del successo, la classe dominante non potrebbe rimanere a cavallo praticamente indisturbata.

ma anche per te e per me lo era, a 14/16 anni la scuola è una rottura di coglioni per il 90%

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capita anche a me questo, ma questo succede per la pigrizia principalemte, uno si sorbisce le notizie dei tg mentre cena, come pu� essere informato con 10 minuti di notizie ( il resto � fuffa) lasciando stare che magari di calcio o peggio ancora del grande fratello e superinformato

non avevi certo quello che hanno oggi a portata di mano, anzi di mouse

ma anche per te e per me lo era, a 14/16 anni la scuola � una rottura di coglioni per il 90%

e come lo è la scuola prima, lo è il lavoro dopo. mediamente la gente aspetta solo di finire le sue 8 ore e di andarsene per i cazzi propri, ma non lo è per caso, lo è di proposito per tenere sotto scacco la moltitudine.In realtà sia la scuola che il lavoro potrebbero essere delle esperienze perloppiù piacevoli ed appaganti, ma non permetterebbero lo status quo attuale.

Modificato da milordino
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Tipo?

ti faccio solo 2 esempi

venivo da un intervento di ernia al disco, sono riuscito a fare sia la spaccata frontale che laterale, oltre ad altre posizioni da autentico contorsionista (piede dietto la testa, avvitamenti pazzeschi)

5 minuti di apnea statica, questo è un dato in assoluto di valore, per andare oltre questo limite ci vogliono degli anni di allenamento specifico che solo gente come Pelizzari riesce ad ottenere.

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