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...Potrebbe piovere!


absolute
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Senza considerare che per quanto mediocre non è tra le cose peggiori mai prodotte. Per dire, L'Uomo con i Pugni di Ferro è di gran lunga peggio e immagino pure che sia costato di più a giudicare dai nomi coinvolti. Almeno Snowpiercer ha l'attenuante di essere basato su un fumetto.

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il film italiano

tra tutti, si situa sotto avatar e titanic

(sono corso a guardare con le mani nei capelli, quantomeno gli altri due film li ho sentiti nominare)

Rimettiti le mani ai capelli allora: ha superato Titanic ed è dietro ad Avatar solo perchè il biglietto di Avatar (essendo in 3D) costava di più. Come affluenza è il primo di tutti i tempi.

http://it.wikipedia.org/wiki/Film_di_maggiore_incasso_in_Italia

Tra l'altro guardando la classifica al quarto porto c'è "Che bella giornata", sempre di Zalone.

Il cinema italiano ha trovato il suo alfiere.

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Mi sostituisco ad absolute per dire che questo non è il topic adatto.

Snowpiercer non è certo un film famoso universalmente riconosciuto come bello, è un film appena uscito quindi il commento andava apposto nel topic "cinema".

;)

Forse hai seguito poco le recensioni...sono qualcosa di scandaloso, critiche entusiastiche e accostamenti urticanti ad altri capolavori del cinema come i già citati Matrix e Blade runner!

Su mymovies per fortuna ho trovato alcune recensioni che mi hanno risollevato, per fortuna che non l'ho visto al cinema!

Ve ne riporto un paio...

Ma prima un esempio di come critica spocchiosa e ridondante elogi questa vaccata...

Paolo Bertolin stella.gifstella.gifstella.gifstella.gifmezza_stella.gif
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In un futuro non lontano, la Terra conosce una nuova Era Glaciale. Gli ultimi sopravvissuti del genere umano vivono confinati in un treno rompighiaccio in grado di correre perpetuamente attraverso il globo. L'inventore di questa macchina perfetta, il misterioso Wilford, ha anche determinato un sistema sociale su cui si regge l'equilibrio della comunità che abita i vagoni del treno. In coda stanno i miserabili sfruttati che salirono a bordo gratis, verso la testa del treno vivono invece nei privilegi i passeggeri di prima classe. Ma la rivolta degli oppressi dalla coda del treno è oramai imminente e il suo leader, Curtis, attende solo il momento giusto per tentare l'ardimentosa presa della testa del convoglio.

Uno dei film più attesi degli ultimi anni dagli amanti del cinema di genere e dai curiosi o appassionati di cinema dell'Asia, Snowpiercer, il più costoso film mai prodotto in Corea, è il raro caso di un'opera d'autore di grandi ambizioni commerciali che non immola la visione del suo regista sull'altare del successo di botteghino. In tal senso, per Bong Joon-ho, regista d'immenso talento, funambolo capace di tenersi in equilibrio tra cinema popolare e rilettura critica, caustica o giocosa del genere, si tratta di una riuscita epocale. Quali che siano gli esiti del box office sul mercato internazionale, Bong ha portato sullo schermo il suo classico di fantascienza, che non è solo un'efficace opera di intrattenimento (seppure saldamente collocata all'estremo oscuro dello spettro dell'intrattenimento), ma anche una profonda riflessione filosofica sulla natura dell'uomo e le sorti dell'umanità, cupa e inquietante, disperata e appropriatamente raggelante, ma al contempo venata - come sempre in Bong - di sapida ironia e aperta, nel finale ad un abbacinante raggio di speranza.

Siamo insomma di fronte ad un cinema profetico che nell'immediato molti probabilmente rifiuteranno, ma che lascerà il segno, come negli ultimi decenni Blade Runner, Brazil, Strange Days o The Matrix. Nel treno-mondo di Bong, costruito in scenografie geniali (di Ondrei Nekvasil) e intriso di oscurità e luci cangianti (magistrale fotografia di Hong Kyung-pyo), s'incontra oltretutto un vero melting pot che riflette inevitabilmente (e sanamente) la prospettiva non-occidentale dell'autore.

E quindi, a fianco di un intensissimo Chris Evans, di un irrequieto Jamie Bell e un ineccepibile John Hurt, troviamo l'ineffabile Song Kang-ho e l'inattesa Go Ah-sung, nonché un'inarrestabile Octavia Spencer. Su tutti troneggia però Tilda Swinton, crudele, robotica e ironica; c'è da scommettere che il personaggio di Mason le rimarrà cucito nella memoria collettiva ad vitam. E c'è pure da sperare che Snowpiercer di Bong attraversi imperterrito gli esiti critici e commerciali presenti, lasciando la traccia imperitura dell'autentico capolavoro.

°°°

jep gambardella venerdì 14 marzo 2014 il treno che all’incontrario va. 1h.gif
75%
No
25%

Ero seduto al cinema, guardavo il film. Ad un certo punto mi sono accorto con sincero stupore che il cartello luminoso che indica le toilette e le uscite di sicurezza situate ai lati della sala attirava la mia attenzione più dello schermo di proiezione.

Probabilmente questo deficit di concentrazione non sarà stato tutta colpa del film: si trattava infatti di un segnale luminoso attraente, molto ben realizzato, che si imponeva perentorio all’attenzione dello spettatore. Il messaggio era chiaro e intelligibile: se avessi avuto un attacco di dissenteria fulminante o avessi avvertito odore di fumo mi sarei diretto senza indugio verso la salvezza. Sarebbe quindi forse più corretto che io recensissi la luminescente infografica dell’omino (allarmato o incontinente) che s’affretta verso la porta; pure ho gettato qualche occhiata distratta verso la magia del grande schermo e, per sventura del produttore esecutivo, oggi mi trovo in surplus di tempo libero.

Chi andasse a vedere questo film per sentirsi raccontare una storia interessante si ritroverebbe nella stessa condizione di Diogene che cerca un uomo con una lanterna accesa in pieno giorno. E’ lì davanti, eppure non si trova.

Ma il deficit non è solo nella fabula. E’ anche nell’intreccio.

Forse qualcuno dovrebbe ricordare agli sceneggiatori che i preliminari sono importanti nel cinema almeno quanto lo sono nel sesso. E invece no. Qui ci ritroviamo subito proiettati nel mezzo dell’azione. Il che equivale a presentarsi a una signora dicendole “Ciao, il nome nel nostro secondogenito sarà Jonathan”. E’ evidente che ci siamo persi qualcosa. Magari una decina di pagine di copione.

Per i puristi della sci-fi, non mi dilungo su incongruenze e solecismi scientifici che popolano l’intero film. In un crescendo rossiniano di sfondoni, che sarebbe l’incubo di ogni docente delle superiori, questo film è in realtà uno spietato olocausto di tutte le leggi della fisica note dai tempi di Isacco Newton: dalla termodinamica alla meccanica, dalla chimica alla balistica, senza risparmiare il buon senso comune le cui lezioni mi impartiva pazientemente mia nonna quando accendeva il fuoco del caminetto.

I personaggi sono sviluppati, con un rigore euclideo e bacchettone, in una desolante prospettiva monodimensionale. Una separazione binaria tra personaggi buoni e cattivi che rasenta l’apartheid: i buoni di qua, i cattivi di là; in mezzo non c’è più posto. Per allungare il brodo e giustificare il sacrificio del prezzo del biglietto, siamo costretti a sciropparci qualche digressione a sfondo sociologico sull’uguaglianza e la diversità fra gli uomini. Per carità, buona l’intenzione, ma la declinazione del concetto appare pelosa, ammiccante e mercificata tanto che a tratti non si capisce più se ci troviamo ancora nel film o in tweet di Renzi.

Uniche note positive (che salvano in stile E.R. una pellicola altrimenti esanime): la fotografia didascalica ma sicura e un apprezzabile lavoro di computer grafica sugli esterni. Fantasioso e onirico il design degli interni del terno, per quanto non esente da una tendenza all’inflazione ereditata da classici del genere. Tuttavia, data la debolezza narrativa che percorre il film, è difficile scrollarsi di dosso la sensazione che siamo davanti ad un go-kart assemblato con i pezzi di una Rolls-Royce.

Un ultimo guizzo di vita si percepisce nelle fasi finali grazie all’apparizione di un sempre valido Ed Harris, maschera algida e efficace. Ma l’apparizione ha il solo effetto di suscitare la domanda spontanea: perché il suo personaggio non è stato introdotto prima nella narrazione, almeno per defibrillare lo spettatore? Ipotizzo un contratto a metraggio di pellicola, una sorta di cottimo in versione Hollywood.

Chiudo con un aneddoto, che ha tutta l’evidenza della vita vissuta. Sono andato a vedere il film con un amico che, stanco per una giornata di lavoro, si è addormentato dai titoli di testa a quelli di coda. Quando si è svegliato mi ha chiesto: che è successo? Tranquillo, non è successo proprio niente.

In conclusione, non andate a vederlo a meno che non vi garbi l’idea di ritrovarvi su treno in corsa lungo un binario morto.

°°°°°

barracuda argento martedì 11 marzo 2014 deludente ... 1h.gif
53%
No
47%

Snowpiercer al cinema; "...dal trailer sembra bello, andiamo a vederlo domani sera..."; è questa la frase che ho detto ad alcuni miei amici qualche giorno fa.

Il pentimento è stato drastico...

Purtroppo devo dire che il cinema ha ancora una volta dimostrato il suo calo di fascino, di aspettative e soprattutto di credibilità...

Prima di tutto analizziamo la trama: la parte iniziale sembra discreta, con presupposti abbastanza realistici, seppur come è lecito, trattandosi di fantascienza, un tantino esagerati dal punto di vista chimico. Tuttavia già in questa prima parte del romanzo si può notare una grande pecca: l'irruenza con la quale subentrano i sottotitoli (che hanno lo scopo di spiegare frettolosamente ciò che è accaduto prima) sembra davvero voglia nascondere, coprire e sovrastare l'epoca passata per lasciare spazio al vero e proprio film.

In questo modo lo spettatore si ritrova spiazzato e catapultato in un'epoca che non è la sua e con una reltà così diversa da non riuscire ad ambientarsi pienamente, cosa che invece è essenziale nei film fantascientifici. Sarebbe invece stato opportuno far iniziare la storia già sul treno, e poi, tramite l'utilizzo dei flashback, spiegare ciò che è avvenuto nei precedenti 30 anni.

A parte questo, i personaggi che si presentano sono della categoria "tipo", ossia quelli che hanno caratteristiche che si mantengono uguali in tutte le situazioni ed in tutti i film. In primis spiccano il capo rivoluzionario disposto a scarificare tutto pur di riuscire nel suo scopo, il giovane che è ipnotizzato dalle capacità del capo ed è il suo leccapiedi, il vecchio saggio che è l'unico che mantiene un confronto o una conversazione con il capo, e soprattutto il tecnico elettricista drogato.

Per non parlare degli errori di sceneggiatura: caro Bong Joon-ho, se vuoi costruire un film di fantascienza d'accordo, ma non puoi spiattellare al pubblico cose simili:

- I corpi ibernati di coloro che avevano provato a scappare (tra l'altro come sempre accade in posizioni inverosimili) non vengono sepolti dalla neve (quindi non visibili) dopo

7 anni di nevicate e bufere incessanti ?

- Se all'inizio del film viene congelato il braccio di un vagabondo di terza classe con la sola esposizione all'aria esterna, come mai qualche giorno dopo questo avvenimento

la cinese ed il bambino riescono a stare completamente fuori dal treno senza morire in pochi secondi ? E' forse possibile che un cambiamento climatico radicale avvenga da un giorno all'altro ?

- Non mi sembra di aver visto in alcuna inquadratura un allevamento di scarafaggi così grande da essere in grado di sostentare un migliaio di persone per 15 anni.

- Cosa si da da mangiare ai polli e agli altri animali se c'è cibo appena sufficiente a sostentare i ricchi ?

- All'inizio del film si dice che l'era glaciale ha distrutto ogni forma di vita, sia animale che vegetale: come è possibile allora la comparsa di un orso bianco in età adulta alla fine del film (se così si può definire) ?

La mancanza ed il "maltrattamento" di temi importanti (alcuni esattamente l'opposto di quelli che ci si sarebbero aspettati) è poi imperdonabile (esempio fulcro è il tradimento di un amico).

Colpi di scena assolutamente non riusciti e scene che spiegano alcuni piccoli misteri sono così prevedibili da far passare la voglia di proseguire la visione del film.

Infine colonna sonora insufficiente, attori di medie capacità ma con dialoghi scadenti e scontati, il tutto accompagnato da un finale insensato, incomprensibile e incoerente.

L'unico merito di questo film è forse stata la fotografia, in particolare per quanto riguarda gli effetti speciali, a mio parere davvero buoni.

Tuttavia un film, mio caro Bong, non può basarsi sugli effetti speciali, ma principalmente su una trama ben costruita ed inevitabilmente priva di errori, poi eventualmente accompagnata da decori vari.

Sicuramente uno dei film più deludenti degli ultimi anni.

Sinceramente non capisco come si sia pronunciata la parola capolavoro per quest' opera; spero di aver letto male alcuni commenti precedenti al mio.

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Rimettiti le mani ai capelli allora: ha superato Titanic ed è dietro ad Avatar solo perchè il biglietto di Avatar (essendo in 3D) costava di più. Come affluenza è il primo di tutti i tempi.

http://it.wikipedia.org/wiki/Film_di_maggiore_incasso_in_Italia

Tra l'altro guardando la classifica al quarto porto c'è "Che bella giornata", sempre di Zalone.

Il cinema italiano ha trovato il suo alfiere.

e' bellissimo l'alternarsi, nei primi posti in classifica, tra James Cameron e Gennaro Nunziante.

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Guarda, non ho visto i suoi film precedenti ma questo si e mi ha fatto ridere.

Come dice Tore, una bella serata in compagnia e in allegria.

Quindi per me c'è un abisso tra Zalone e i vari cinepanettoni, che a me non strappano neanche mezzo sorriso con l'aggravante della volgarità. Tutta la vita più preoccupanti i 30 milioni dei cinepanettoni, rispetto ai 50 di Zalone.

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Comunque ovviamente la classifica degli incassi non vale una mazza, visto che è proporzionale al costo del biglietto.

Bisogna fare le classifiche sul numero degli spettatori al cinema (numero di biglietti staccati), e le cose vanno un po' meglio, eccola:

13.707.000 - TITANIC 1997
10.298.000 - E.T. : L'EXTRA-TERRESTRE 1982
10.244.000 - LA VITA E' BELLA 1997
9.819.000 - IL BISBETICO DOMATO 1980
9.068.000 - INNAMORATO PAZZO 1981
8.640.000 - IL RE LEONE 1994
8.110.000 - IL CICLONE 1996
7.826.000 - IL MOSTRO 1994

7.733.000 - SOLE A CATINELLE 2013
7.518.000 - AVATAR 2010
7.510.000 - FUOCHI D'ARTIFICIO 1997
7.338.000 - JURASSIC PARK 1993
7.194.000 - ALADDIN 1993
6.855.000 - CHIEDIMI SE SONO FELICE 2000
6.847.000 - RAMBO 2 - LA VENDETTA 1985
6.830.000 - CHE BELLA GIORNATA 2011
6.779.000 - RICOMINCIO DA TRE 1980
6.772.000 - CHI HA INCASTRATO ROGER RABBIT 1988
6.565.000 - FLASHDANCE 1983
6.404.000 - RAMBO 1982
6.145.000 - COSI' E' LA VITA 1998
6.088.000 - PINOCCHIO (Benigni) 2002
6.009.000 - RAIN MAN 1988
6.004.000 - JOHNNY STECCHINO 1991
5.957.000 - LA BELLA E LA BESTIA 1992
5.844.000 - IL TEMPO DELLE MELE 1981
5.843.000 - ROCKY IV 1985
5.825.000 - HARRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE 2001
5.741.000 - NATALE SUL NILO 2002
5.497.000 - BASIC INSTINCT 1992
5.397.000 - GRAND HOTEL EXCELSIOR 1982
5.335.000 - IL PICCOLO DIAVOLO 1988
5.305.000 - GHOSTBUSTERS 1984
5.267.000 - I PREDATORI DELLL'ARCA PERDUTA 1981
5.117.000 - IL MARCHESE DEL GRILLO 1981
5.110.000 - IL CODICE DA VINCI 2006
5.056.000 - BENVENUTI AL SUD 2010
4.970.000 - FANTOZZI CONTRO TUTTI 1980
4.893.000 - IL GOBBO DI NOTRE DAME 1996
4.873.000 - GUARDIA DEL CORPO 1992
4.850.000 - BINGO BONGO 1982
4.815.000 - INDIANA JONES E L'ULTIMA CROCIATA 1989
4.812.000 - IL PARADISO ALL'IMPROVVISO 2003
4.797.000 - CULO E CAMICIA 1981
4.782.000 - BALLA COI LUPI 1990
4.775.000 - AMICI MIEI - ATTO II° 1982
4.739.000 - L'ATTIMO FUGGENTE 1989
4.700.000 - BENVENUTI AL NORD 2012
4.683.000 - PRETTY WOMAN 1990
4.645.000 - L'IMPERO COLPISCE ANCORA 1980
4.644.000 - TRE UOMINI E UNA GAMBA 1997
4.591.000 - IL SIGNORE DEGLI ANELLI - LA COMPAGNIA DELL'ANELLO 2002
4.565.000 - NESSUNO E' PERFETTO 1981
4.563.000 - LA LEGGENDA DI AL, JOHN E JACK 2002
4.560.000 - NOVE SETTIMANE E MEZZO 1986
4.541.000 - TOOTSIE 1982
4.508.000 - MADAGASCAR 2 2008
4.464.000 - LA CHIAVE 1983
4.428.000 - ROBIN HOOD - PRINCIPE DEI LADRI 1991
4.392.000 - ALLA RICERCA DI NEMO 2003
4.386.000 - IL NOME DELLA ROSA 1986
4.368.000 - HARRY POTTER E LA CAMERA DEI SEGRETI 2002
4.341.000 - SEGNI PARTICOLARI BELLISSIMO 1983
4.330.000 - NATALE A RIO 2008
4.277.000 - IL SIGNORE DEGLI ANELLI - IL RITORNO DEL RE 2004
4.266.000 - L'ERA GLACIALE 3 2009
4.255.000 - NATALE A NEW YORK 2006
4.209.000 - IL PAP'OCCHIO 1980
4.182.000 - MIA MOGLIE E' UNA STREGA 1980
4.169.000 - FORREST GUMP 1994
4.111.000 - NATALE IN CROCIERA 2007
4.101.000 - SE SCAPPI TI SPOSO 1999
4.094.000 - INDEPENDENCE DAY 1996
4.076.000 - MADAGASCAR 2005
4.069.000 - SHREK 2 2004
4.026.000 - INDIANA JONES E IL TEMPIO MALEDETTO 1984
4.024.000 - TARZAN (Disney) 1999
4.017.000 - RITORNO AL FUTURO 1985
3.987.000 - SPIDERMAN 2002
3.984.000 - IL SIGNORE DEGLLI ANELLI - LE DUE TORRI 2003
3.932.000 - NATALE A MIAMI 2005
3.931.000 - LA PASSIONE DI CRISTO 2004
3.914.000 - IN VIAGGIO CON PAPA' 1982
3.908.000 - SCUSATE IL RITARDO 1982
3.907.000 - NATALE IN INDIA 2003
3.903.000 - LAGUNA BLU 1980
3.892.000 - STAYING ALIVE 1983
3.885.000 - LA MIA AFRICA 1985
3.883.000 - ASSO 1980
3.851.000 - HARRY POTTER E IL CALICE DI FUOCO 2005
3.817.000 - THE DAY AFTER 1983
3.813.000 - SHREK TERZO 2007
3.805.000 - LA STORIA INFINITA 1984
3.776.000 - NON CI RESTA CHE PIANGERE 1984
3.725.000 - L'ULTIMO IMPERATORE 1987
3.724.000 - TOP GUN 1986
3.723.000 - EXCALIBUR 1981
3.715.000 - VIAGGI DI NOZZE 1995
3.713.000 - A SPASSO NEL TEMPO 1996
3.691.000 - TI AMO IN TUTTE LE LINGUE DEL MONDO 2005

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Zalone è un cabarettista. Bravo. Diluito nella lunghezza di un film regala più di un sorriso. Risate forse è un po' eccessivo, ma sì. qualcuna c'è. :) I cinepanettoni invece IRRITANO, e non fanno ridere. A meno che un "VAFFANCULO" (senza "maleducato") non sia più comico al cinema che sui forum! :p

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E il lavoro di merchandising alle spalle è notevole.

Bellissima la riproduzione dello yacht e la statuina a grandezza naturale di Zalone.

Intendevo la promozione su media varie e le comparsate dello stesso un po' ovunque, il tam-tam mediatico per via degli incassi dei film precedenti e così via :D

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  • 5 anni later...
Il 14/3/2014 at 22:49, pachu dice:

il problema del film la storia infinita ( che ho recentemente rivisto, e anche con piacere, in compagnia delle mie figlie) è che dopo uno legge il libro.

 

Io ho letto il libro alle mie figlie e poi riguardato il film dopo 40 anni. L'autore del libro fece causa al regista perché non aveva rispettato il libro cambiando la sinossi. 

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