Vai al contenuto

True detective


Orfin Voidbringer
 Share

Recommended Posts

Ah ah, povero Vince Vaughn... secondo me si è pure impegnato, ma a mio avviso lui strutturalmente ha la faccia da tonno. La sua compagna nel telefilm ha poi la monoespressione "Donna Derelitta" che certo non aiuta.

A parte cio, alla luce della sesta è vero, si patisce il paragone con la prima stagione. Resta una buona serie, ma visto che il parallelismo lo ha fatto il Pizzolato medesimo piazzando un finale di sesta puntata con fuga in entrambi i casi, anche se questo può essere avvincente, ... quello della prima stagione era nella categoria "InPiediSullaPoltronaAUrlareFacendoIlTifoPerIProtagonisti". Quindi continuo a guardarlo contento, senza sbraitare al capolavoro... come invece feci lo scorso anno negli utlimi 6 minuti di unico piano sequenza folle... che metto qua perchè furono straordinari.

https://www.youtube.com/watch?v=s_HuFuKiq8U

E quella sequenza era figlia di Cary Fukunaga, che per me è il vero tassello mancante della seconda stagione.

A parte la coincidenza che ha visto McConaughey vincere un Oscar mentre la serie andava in onda, creando quindi un buzz intorno a True Detective che mai nessuna serie aveva avuto dopo 3/4 puntate, la cosa che più aveva fatto impazzire della prima stagione è che mai si era visto una regista prendere così prepotentemente le redini artistiche di un prodotto televisivo.

A quanto dicono tutti, il rapporto tra Pizzolato e Fukunaga era tesissimo, quindi il regista non è tornato per la seconda stagione. E quello vabbè, spiace ma può starci, anche perché dubito che lo stesso Fukunaga volesse perdere un altro anno della sua vita dietro ad una produzione televisiva. L'idea veramente del cazzo però è stata quella di non prendere un nuovo regista per dirigere tutta la stagione, ma di passare al classico ritmo produttivo televisivo.

Justin Lin, che ha diretto i primi due episodi di questa stagione, è molto bravo, ma, se un regista deve creare uno stile che qualcuno molto meno talentuoso di lui dovrà replicare nel corso della stagione, non avrà sicuramente modo di dare vita a qualcosa di distintivo. Motivo per cui questa stagione prende veramente le pizze da quella precedente, pur con l'aiuto di altri elementi problematici come il ritmo incostante o i dialoghi pretenziosi messi in bocca al re dei cinepanettoni americani.

Link al commento
Condividi su altri siti

E quella sequenza era figlia di Cary Fukunaga, che per me è il vero tassello mancante della seconda stagione.

A parte la coincidenza che ha visto McConaughey vincere un Oscar mentre la serie andava in onda, creando quindi un buzz intorno a True Detective che mai nessuna serie aveva avuto dopo 3/4 puntate, la cosa che più aveva fatto impazzire della prima stagione è che mai si era visto una regista prendere così prepotentemente le redini artistiche di un prodotto televisivo.

A quanto dicono tutti, il rapporto tra Pizzolato e Fukunaga era tesissimo, quindi il regista non è tornato per la seconda stagione. E quello vabbè, spiace ma può starci, anche perché dubito che lo stesso Fukunaga volesse perdere un altro anno della sua vita dietro ad una produzione televisiva. L'idea veramente del cazzo però è stata quella di non prendere un nuovo regista per dirigere tutta la stagione, ma di passare al classico ritmo produttivo televisivo.

Justin Lin, che ha diretto i primi due episodi di questa stagione, è molto bravo, ma, se un regista deve creare uno stile che qualcuno molto meno talentuoso di lui dovrà replicare nel corso della stagione, non avrà sicuramente modo di dare vita a qualcosa di distintivo. Motivo per cui questa stagione prende veramente le pizze da quella precedente, pur con l'aiuto di altri elementi problematici come il ritmo incostante o i dialoghi pretenziosi messi in bocca al re dei cinepanettoni americani.

Non conoscevo questi risvolti ma spiegano la flessione anche stilistica del serial.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...

Finita la stagione non posso che confermare, se non in peggio, le impressioni iniziali.

Ciò che impressiona maggiormente di questa inutile stagione, al di la dei dialoghi penosi e della storia noiosa, sono i personaggi privi di profondità: tolto Velcoro che è ben caratterizzato gli altri due detective sono veramente il nulla assoluto (l'insignificante poliziotto gay a cui non tira più l'uccello e la donna poliziotto che... boh, è una donna poliziotto).

A questo punto meglio il personaggio di Frank, almeno un senso nella trama ce l'aveva, peccato che monoespressione Vaughn facesse cascare le palle a terra ad ogni scena.

Onestamente, se non fosse stata la seconda stagione di TRUE DETECTIVE l'avrei bella che mollata a metà.

Bocciata senza appello. Se hanno un minimo di decenza la chiudano qui che è meglio per tutti.

Modificato da GURU baba rey
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...
  • 3 anni later...
  • 4 mesi dopo...
10 ore fa, liotru dice:
  Mostra contenuto nascosto

 @Anomander Rake

 

Non vorrei spoilerare, se sei arrivato in pari leggi sotto.

Spoiler

Le similitudini e parallelismi con la prima sono evidentissimi. Hays e' l'equivalente di Cohle, che nel primo aveva il ruolo di primo piano. E' su di lui che verte il racconto. Ma il parallelismo non sembra solo fermarsi al modo in cui viene raccontata la storia (le 3 fasi temporali) ma estendersi e farci intendere che si tratti dello stesso 'ambiente' e che vi possano essere degli intrecci con il caso della prima stagione (quando parla con la produttrice del documentario riferisce delle spirali che avevamo gia' visto con il Yellow King e Carcosa).

I problemi di memoria di Hays e le riletture del libro scritto dalla moglie possono avere un ruolo importante nello sviluppo della storia, al momento ho delle teorie ma non voglio speculare.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

9 ore fa, Anomander Rake dice:

 

Non vorrei spoilerare, se sei arrivato in pari leggi sotto.

  Nascondi Contenuto

Le similitudini e parallelismi con la prima sono evidentissimi. Hays e' l'equivalente di Cohle, che nel primo aveva il ruolo di primo piano. E' su di lui che verte il racconto. Ma il parallelismo non sembra solo fermarsi al modo in cui viene raccontata la storia (le 3 fasi temporali) ma estendersi e farci intendere che si tratti dello stesso 'ambiente' e che vi possano essere degli intrecci con il caso della prima stagione (quando parla con la produttrice del documentario riferisce delle spirali che avevamo gia' visto con il Yellow King e Carcosa).

I problemi di memoria di Hays e le riletture del libro scritto dalla moglie possono avere un ruolo importante nello sviluppo della storia, al momento ho delle teorie ma non voglio speculare.

 

Spoiler

d'accordissimo, ed anche le bamboline (se non ricordo male) si erano già viste

 

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 settimane dopo...
1 ora fa, GURU baba rey dice:

L'ho cominciata e mi sta piacendo. Cosa abbastanza rara che un serial che bollo come morto risorga.

 

Ma guarda, con True Detective (e lo stesso vale per Fargo), ogni stagione e' indipendente. Ci sta' che una sia di piu' basso livello e magari quella successiva spettacolare.

Modificato da Anomander Rake
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...

Finita di vedere la terza stagione. Boh. Si fa guardare, ma non saprei dire se mi piace. Fa ridere che in una serie che già dal titolo se la tira, True Detective, gli investigatori ci mettono 40 anni per risolvere un caso che Montalbano avrebbe risolto in un'ora, il detective Conan in 22 minuti, e Jessica Fletcher in 5 con risata finale.

 

La trama è banalotta. L'intreccio che mischia i tre piani temporali ne nasconde tutte le ingenuità e soprattutto nasconde i buchi narrativi. Non è una storia raccontata, ma mille toppe (episodi) cucite una accanto all'altra senza nessun collegamento. E già Aristotele ammoniva i drammaturghi di non essere dei sarti, e raccontare una storia unitaria. Tra l'altro, narrare una storia su tre piani temporali fa perdere di importanza quelli precedenti. Con un'analogia, potrei dire che è come vedere una partita di cui sai già il risultato, magari è bellissima, ma non ti prende come una partita mediocre il cui risultato può cambiate da un momento all'altro.

I dialoghi invece mi sono mediamente piaciuti. A parte qualche forzatura per fare una certa battuta, mi sono sembrati naturali. Ma al di là della naturalezza, assolvevano il loro compito di portare avanti la trama o caratterizzare il personaggio: e questa è cosa buona e giusta.

 

Attori bravi e regia buona, anche se non sono in grado di valutare, è un giudizio di gusto. In mancanza di altro da vedere, non mi è spiaciuta la visione.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

Puoi postare adesso e registrarti in seguito. If you have an account, sign in now to post with your account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
 Share

×
×
  • Crea Nuovo...