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Come si lavora in Italia come si lavora fuori


Tersite
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Il 3/3/2017 at 11:59, Mist dice:

Non so, alla fine forse gli serviva gente più "quadrata" per quella posizione, anche a giudicare da com'era quello che già la occupava (si sarebbe sdoppiata).

Avevano bisogno di qualcuno capace di cominciare immediatamente, mentre io avrei avuto bisogno di un po' di tempo visto che per me era una cosa completamente nuova.

Vedremo più avanti, è un arrivederci.

 

 

Mi viene da dire che, proprio perché duplicavano una funzione già esistente, era la condizione ideale per inserire una persona ritenuta valida ma con esperienze diverse. Comunque avranno avuto i loro motivi.

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14 minuti fa, Mist dice:

Mah, la dinamica è stata strana. Ci eravamo salutati con un "cominci subito eh", evidentemente nel frattempo hanno trovato un candidato migliore. 

 

 

Molto poco professionale da parte loro, come anche imputare alla poca esperienza nel settore la mancata concretizzazione dell'opportunità, un buon HR dovrebbe essere in grado di leggere il CV del candidato e farsi un'idea prima del colloquio.

Ma era un'opportunità in Italia o all'estero?

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Ma infatti io gli ho risposto che sapevano già da prima quale fosse la mia esperienza, quindi se mi hanno fatto fare il colloquio gli andava bene. Ripeto, per me era una cosa fatta ma evidentemente c'è stato qualcosa nel corso della settimana che ha cambiato lo scenario. 

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Sì sì c'è l'HR. Ah, comunque un dettaglio c'è, ovvero io da tempo gli avevo detto che non avrei accettato il lavoro se la paga fosse stata inferiore alla mia attuale (che include anche auto e telefono). Non escludo possa aver avuto importanza nella decisione. 

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3 ore fa, Mist dice:

 

Vendo :)

Cosa? :) 
 

1 ora fa, Mist dice:

Mah, la dinamica è stata strana. Ci eravamo salutati con un "cominci subito eh", evidentemente nel frattempo hanno trovato un candidato migliore. 

 

mah guarda anche a me è successa la stessa cosa. Durante il colloquio hanno fatto capire che mi avrebbero presa.. ma poi la risposta è stata negativa  e ci son rimasta malissimo.

1 ora fa, Mist dice:

Ma infatti io gli ho risposto che sapevano già da prima quale fosse la mia esperienza, quindi se mi hanno fatto fare il colloquio gli andava bene. 

Ecco questa è una cosa che odio. Quando hanno già il tuo CV sanno già tutto del tuo percorso.. ti chiamano per qualcosa che vorresti fare ma magari poco inerente ccon il tuo percorso (e loro lo sanno perchè hanno il cv). Poi vai a fare il colloquio e fai mille miglia.. e dopo mille domande sulle stesse cose scritte già nel CV ti senti dire "guarda mi sembri davvero motivata ma in realtà noi cerchiamo più un profilo informatico che un profilo economico" -.-" .. ok e il cv non lo sai leggere? non lo vedi che il profilo non è inerente? c'era bisogno di farmi venire fino a Milano?

 

Così poi come quelli che ti fanno il colloquio e va bene, qualcosa di molto tranquillo. poi ti propongono anche il caso aziendale e magari glielo risolvi anche bene .. ma poi comunque non si degnano di chiamarti. E a quel punto ti chiedi cos'ho che non  va?..

 

ma poi la risposta arriva aprendo info-jobs e vedendo che per un posto di merda in qualsiasi azienda sottopagato con stage, precario come sostituzione maternità c'è solo una posizione libera... con 768 candidati. Beh a quel punto mi ricordo e capisco perfettamente cosa non va.. 

Comunque a parte questo mio sfogo, Riccardo, vorrei dirti che mi dispiace per la risposta negativa da parte dell'azienda mi sembravi già molto gasato per questo colloquio. Oramai preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno .. Magari questo lavoro ti avrebbe precluso possibilità di vita o di lavoro più avvincenti che ancora dovranno arrivare.. tieni botta e pensa positivo :)

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54 minuti fa, Mist dice:

Sì sì c'è l'HR. Ah, comunque un dettaglio c'è, ovvero io da tempo gli avevo detto che non avrei accettato il lavoro se la paga fosse stata inferiore alla mia attuale (che include anche auto e telefono). Non escludo possa aver avuto importanza nella decisione. 

 

Può darsi. Magari nel frattempo ne hanno trovato uno che accettava di meno.

 

L'anno scorso mi è successa una cosa simile: mi contatta tramite un intermediario una grossa società che aveva bisogno con urgenza esattamente del mio profilo. Faccio un colloquio e viene anche fuori che il progetto in cui mi avrebbero inserito era con un cliente che conosco benissimo, con cui sono in buoni rapporti poiché ci ho già lavoraro in passato con ottimi risultati. Ero il candidato ideale insomma. Mi fanno fare un secondo e un terzo colloquio, con HR e col responsabile di progetto, entrambi andati benissimo. Mi dicono che mi avrebbero convocato a giorni per la firma. 

A quel punto misteriosamente non si fanno più sentire.

Dopo due settimane mi chiama l'intermediario iniziale dicendo che è andato tutto benissimo ma chiedendomi se eventualmente potevo scendere un po' con le mie richieste economiche. Gli rispondo di no (la mia richiesta l'avevo messa in chiaro sin dall'inizio ed era assolutamente congrua con le competenze e le responsabilità richieste dal ruolo).

Da li in poi spariscono letteralmente e non rispondono più alle mie email. 

Dopo due mesi l'intermediario mi scrive che la posizione è stata chiusa, scusandosi per il ritardo della risposta, ma vantandosi della propria grande professionalità poiché comunque mi ha dato una risposta, anche se negativa (LoL).

 

Considerando che ero davvero il candidato perfetto l'unica cosa che mi viene in mente è che hanno trovato qualcuno che accettava una paga inferiore. In genere il problema è quasi sempre quello.

 

La cosa che infastidisce è che se io metto in chiaro sin dall'inizio le mie condizioni non puoi farmi fare tre colloqui (e quindi farmi prendere tre pomeriggi di permesso al lavoro) per poi scoprire che quelle condizioni non ti andavano bene. E invece va così.

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17 ore fa, GURU baba rey dice:

 

 

 

La cosa che infastidisce è che se io metto in chiaro sin dall'inizio le mie condizioni non puoi farmi fare tre colloqui (e quindi farmi prendere tre pomeriggi di permesso al lavoro) per poi scoprire che quelle condizioni non ti andavano bene. E invece va così.

Anni fa entrai in contatto con un'azienda con cui feci ben 4 colloqui (incluso un pomeriggio passato in pratica a lavorare con colui che sarebbe stato il mio collega più diretto). Nel secondo di questi colloqui dissi al titolare quanto guadagnavo e che mi aspettavo un piccolo miglioramento. Il lavoro mi sarebbe piaciuto moltissimo. Mi chiamarono per la quinta volta per farmi la proposta e mi offrirono meno di quanto prendevo. Rifiutai e il titolare fece anche l'offeso.

 

 

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Inviato (modificato)

io forse parlo da uomo ferito, ma non ho aspettative sul fatto che sia possibile trovare lavoro attraverso cv e colloqui

può succedere in imprese grosse che assumono figure standard o iperspecializzate (le imprese di selezione del personale esistono, e funzionano in questo modo)

ma per lavori più yeah tipo quello per cui si è candidato mist penso che conti solo il networking, e il cv e i colloqui sono solo formalità

 

il networking peraltro penso sia il punto forte di mist, che fa spontaneamente e quotidianamente un personal branding di livello per cui tanta gente faticherebbe invano 

quindi penso che volendolo applicare alla creazione di un lavoro nel settore (quale che sia) le potenzialità siano enormi

 

 

Modificato da Tersite
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L'idea che uno cambi lavoro per andare a guadagnare di meno è quantomeno anomala (per non dire assurda) e credo (spero) solo limitata all'Italia dove purtroppo le società cercano di guadagnare sulla difficile situazione del mercato del lavoro.

Per quello che conosco del mercato Americano/Inglese (ed ancora di più per quello asiatico) è implicito che chi cambia si aspetti minimo un 20-30% in più rispetto al salario attuale. Per figure manageriali ovviamente ancora di più.

Ho da poco aiutato un ex collega di Genova ad accettare un lavoro in Cina. Contattato tramite headhunter (in UK), nel suo caso la prima offerta era già stata da loro valutata con un incremento del 50%, alla quale dopo varie contrattazioni siamo riusciti a far aumentare sensibilmente con bonus vari, oltre ai soliti perks (rientri in Italia, bonus famiglia, scuola etc.).

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3 minuti fa, Anomander Rake dice:

L'idea che uno cambi lavoro per andare a guadagnare di meno è quantomeno anomala (per non dire assurda) e credo (spero) solo limitata all'Italia dove purtroppo le società cercano di guadagnare sulla difficile situazione del mercato del lavoro.

Per quello che conosco del mercato Americano/Inglese (ed ancora di più per quello asiatico) è implicito che chi cambia si aspetti minimo un 20-30% in più rispetto al salario attuale. 

Certamente , anche se in Italia , per lavori "normali", non di punta, come il mio, la percentuale è minore. Poi possono esistere delle ragionevoli eccezioni (tra colleghi e amici qualcuno ha accettato di prendere meno cambiando, ma erano all'estero e volevano comunque tornare in Italia per ragioni personali).

Il problema sono appunto i modi. Visto che lo stipendio è tra le prime informazioni che di chiedono, fa pure una proposta al ribasso, ma dillo subito, così nessuno perde tempo.

In ogni caso a me è successo solo quella volta.

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Una cosa che ho sempre trovato curiosa è che la questione retribuzione in Italia è un tabù avvolto nella nebbia, mentre all'estero no.

Se cerco lavoro in Inghilterra, vado sui portali dedicati e trovo varie proposte di lavoro, ognuna delle quali espone nelle informazioni di base la retribuzione offerta (in genere è un range di RAL).

Se lo cerco in Italia invece leggo l'immancabile frasettina "la retribuzione sarà commisurata alle reali competenze/capacità del candidato" che non vuol dire niente. Poi li contatti o ti contattano loro, e la prima cosa che ti chiedono è se stai lavorando, inquadramento contrattuale, retribuzione, benefits e quanto ti aspetteresti per cambiare società. Insomma tu devi dirgli subito tutto, vita, morte e miracoli attuali, passati e futuri, da parte loro invece non ti dicono quanto intendono offrirti, non si va mai oltre un "vedremo" o "retribuzione compatibile con i nostri budget di progetto".

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Tra l'altro capita anche di ricevere telefonate in cui ti chiedono RAL e inquadramento per offerte di lavoro e poi non si fanno più sentire e li ti viene il dubbio che possano essere stati dei fake che volevano solo carpire quelle informazioni, per analisi di mercato o chessoìo.

Infatti telefonicamente non do più informazioni "sensibili".

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