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Viviamo già in una simulazione?


Mist
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Eh?  

14 voti

  1. 1. Eh?



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1 ora fa, aleman dice:

Quale sarebbe il pericolo, scusate?

 

- chi ha creato la AI della bambina? chi le ha insegnato cosa dire e cosa fare? che potere può avere questo sulla mente di una madre sconvolta? (pensiamo anche allo scenario genitore o partner morti)

- qual è il senso di incontrare una bambina finta virtuale rispetto al mantenerne il ricordo?

- cosa accade alla mente della persona quando la "visita" finisce? non c'è rischio di creare dipendenza?

 

etc etc..

 

 

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35 minuti fa, The Duke dice:

 

- chi ha creato la AI della bambina? chi le ha insegnato cosa dire e cosa fare? che potere può avere questo sulla mente di una madre sconvolta? (pensiamo anche allo scenario genitore o partner morti)

- qual è il senso di incontrare una bambina finta virtuale rispetto al mantenerne il ricordo?

- cosa accade alla mente della persona quando la "visita" finisce? non c'è rischio di creare dipendenza?

 

etc etc..

 

 

 

20 minuti fa, MasterMatrix dice:

Quoto, un esperienza del genere può causare grossi problemi alla mente umana

 

Ok boomer.

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che roba devastante.

il rischio principale è che si interferisca con la vita quotidiana della donna e che finisca per preferire la realtà virtuale, immagino gli effetti possano essere simili alle dipendenze che creano alcuni videogiochi, qui in aggiunta c'è il legame affettivo forte.

apprezzo molto l'uso della realtà virtuale in ambito educativo, anche per esperienze traumatiche come ad es ricreare i campi di sterminio, ma qui mi sembra troppo delicato. mi chiedo anche se si sia gestita la cosa con un team di supporto psicologico.

 

qualcuno ha visto il documentario di cui parlano?

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1 ora fa, silvia_fi dice:

qualcuno ha visto il documentario di cui parlano?

 

A differenza dei cari amici che parlano di pericoli senza sapere le motivazioni, io, vecchio boomer che ama capire, sono andato a guardarmi tutto il documentario.

La madre era ossessionata dalla perdita improvvisa della figlia, e soprattutto dal fatto di non averla potuto salutare l'ultima volta. Questo l'aveva portata a riempire tutto il suo mondo di foto della figlia, e a parlare sempre della stessa cosa, in completa crisi psicologica. Il team che ha realizzato l'operazione lo ha fatto con la motivazione di permettere, in qualche modo, a questa madre di dare l'ultimo saluto alla figlia. Dopo aver dato, in questo modo virtuale, l'ultimo saluto alla figlia, la donna è uscita dalla sua ossessione compulsiva e ha ripreso una vita normale.

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23 minuti fa, aleman dice:

 

A differenza dei cari amici che parlano di pericoli senza sapere le motivazioni, io, vecchio boomer che ama capire, sono andato a guardarmi tutto il documentario.

La madre era ossessionata dalla perdita improvvisa della figlia, e soprattutto dal fatto di non averla potuto salutare l'ultima volta. Questo l'aveva portata a riempire tutto il suo mondo di foto della figlia, e a parlare sempre della stessa cosa, in completa crisi psicologica. Il team che ha realizzato l'operazione lo ha fatto con la motivazione di permettere, in qualche modo, a questa madre di dare l'ultimo saluto alla figlia. Dopo aver dato, in questo modo virtuale, l'ultimo saluto alla figlia, la donna è uscita dalla sua ossessione compulsiva e ha ripreso una vita normale.

 

è il tipico aneddoto che fa incazzare @Bless

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1 ora fa, aleman dice:

 

A differenza dei cari amici che parlano di pericoli senza sapere le motivazioni, io, vecchio boomer che ama capire, sono andato a guardarmi tutto il documentario.

La madre era ossessionata dalla perdita improvvisa della figlia, e soprattutto dal fatto di non averla potuto salutare l'ultima volta. Questo l'aveva portata a riempire tutto il suo mondo di foto della figlia, e a parlare sempre della stessa cosa, in completa crisi psicologica. Il team che ha realizzato l'operazione lo ha fatto con la motivazione di permettere, in qualche modo, a questa madre di dare l'ultimo saluto alla figlia. Dopo aver dato, in questo modo virtuale, l'ultimo saluto alla figlia, la donna è uscita dalla sua ossessione compulsiva e ha ripreso una vita normale.

visto anche io dopo aver scoperto che dura pochi minuti.

però non credo che quello che ho visto mi possa far capire i pericoli, spiega solo le motivazioni della madre, mi aspettavo qualcosa di più "scientifico" e magari un monitoraggio non so del cuore (mi sono subito chiesta " e se le fosse venuto un infarto?"), e delle aree del cervello interessate dall'esperienza.

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11 minuti fa, Bless dice:

Non ho capito (?)

 

un documentario dice che c'era una madre con un grave disturbo ossessivo in seguito al lutto per la figlia e con quell'esperienza è guarita di colpo.

mi sembra la classica americanata anche se è fatta in corea e qui te sei l'alfiera del rigore nelle cose di psicologia per cui diresti che in realtà le cose sono più complesse

 

 

 

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3 ore fa, aleman dice:

 

A differenza dei cari amici che parlano di pericoli senza sapere le motivazioni, io, vecchio boomer che ama capire, sono andato a guardarmi tutto il documentario.

La madre era ossessionata dalla perdita improvvisa della figlia, e soprattutto dal fatto di non averla potuto salutare l'ultima volta. Questo l'aveva portata a riempire tutto il suo mondo di foto della figlia, e a parlare sempre della stessa cosa, in completa crisi psicologica. Il team che ha realizzato l'operazione lo ha fatto con la motivazione di permettere, in qualche modo, a questa madre di dare l'ultimo saluto alla figlia. Dopo aver dato, in questo modo virtuale, l'ultimo saluto alla figlia, la donna è uscita dalla sua ossessione compulsiva e ha ripreso una vita normale.

 

e poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata

:marm:

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2 ore fa, Tersite dice:

 

un documentario dice che c'era una madre con un grave disturbo ossessivo in seguito al lutto per la figlia e con quell'esperienza è guarita di colpo.

mi sembra la classica americanata anche se è fatta in corea e qui te sei l'alfiera del rigore nelle cose di psicologia per cui diresti che in realtà le cose sono più complesse

 

 

 

Ah bè ma penso basti avere un minimo di buon senso per intuirlo. Comunque è un disturbo post-traumatico e non un DOC gnegnegnè

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2 ore fa, Tersite dice:

 

un documentario dice che c'era una madre con un grave disturbo ossessivo in seguito al lutto per la figlia e con quell'esperienza è guarita di colpo.

mi sembra la classica americanata anche se è fatta in corea e qui te sei l'alfiera del rigore nelle cose di psicologia per cui diresti che in realtà le cose sono più complesse

 

 

 

 

Ma è ovvio che sono più complesse. Si abbrevia per lo strumento utilizzato. La prossima volta scriverò: grazie a questa strana e nuova esperienza ha iniziato un percorso di ripresa, che sembra, al momento della realizzazione del documentario, ben avviato.

Nel dettaglio e nelle spiegazioni psicologiche non sono in grado di entrarci e lascio la parola a chi è più esperto di me. In ogni caso c'era un team di psicologi a supervisionare il tutto, quindi non mi sembra una cosa campata in aria.

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Bè, le tecniche che vengono utilizzate in questo tipo di disturbi riguardano (per semplificare) l'elaborazione del ricordo in termini meno traumatici, sono tecniche immaginative che richiedono di rivedere (nella testa o col supporto di foto ecc) il ricordo e riscriverlo, dandogli una connotazione emotiva diversa o addirittura un esito diverso (dipende dal tipo di ricordo e dal tipo di problematica, oltre che dalle capacità del pz). In questo senso un aiuto dato dalla realtà virtuale può avere senso, se intesa come aiuto visivo al ricordo, in modo tale da renderlo ancora più vivo.  A Logica mi viene da dire che per alcune tipologie di pz (disturbi di personalità che spesso e volentieri hanno un passato traumatico reiterato, tipo abusi) questo non si può fare perché si rischierebbe di scompensarli ancora di più (così come è sconsigliato utilizzare alcune di queste tecniche sopra descritte o l'ipnosi), per altri invece potrebbe essere un valido aiuto. Ovviamente qualsiasi innovazione venga introdotta all'interno di tecniche e procedure "collaudate" deve essere sperimentata in ottica di evidence based. Tutto ciò senza aver visto il documentario di cui parlate, quindi molto genericamente.

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5 ore fa, aleman dice:

Dopo aver dato, in questo modo virtuale, l'ultimo saluto alla figlia, la donna è uscita dalla sua ossessione compulsiva e ha ripreso una vita normale.

 

Allora è un equivoco, figuriamoci che avevo capito invece che dopo aver dato, in questo modo virtuale, l'ultimo saluto alla figlia, la donna è uscita dalla sua ossessione compulsiva e ha ripreso una vita normale.

 

 

Modificato da Tersite
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