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absolute
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24 minuti fa, Juris dice:

 

il premio strega lo ha vinto con La solitudine dei numeri primi, che in effetti non è male, di questo mi frena un po' l'ambientazione guerra in Afganistan

lo so, ma era sempre lui :D

Non so a me è sembrato un romanzo introspettivo: la guerra è solo un fattore scatenante, ma se non fosse la guerra in afghanistan ma qualunque altra situazione sociale e di tensione il libro sarebbe esattamente lo stesso

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42 minuti fa, JackShepard dice:

Oddio quanto non mi era piaciuto.

Mi era sembrato superficiale, paraculo e prevedibile

 

Secondo me era semplicemente un po' troppo italiano.

 

(oggi sono in modalità Boris)

 

A parte gli scherzi, è un genere che va tantissimo in Italia in questi anni, sia film che libri. Sembra l'evoluzione (o involuzione se vogliamo) del neorealismo di sessant'anni fa. Devono essere tutti drammi infiniti, possibilmente che iniziano da giovani e che in genere comprendono una storia d'amore finita male (di solito orfani e simili che si ritrovano alle prese con divorzi, tradimenti e/o abbandoni di diverso tipo). Considerazioni che si adattano a quasi tutti i film italiani che mi sono azzardato a guardare e a tutti i romanzi italiani contemporanei che mi è capitato di leggere (forse due o tre, in realtà), tra cui appunto La Solitudine dei Numeri Primi. Io ammetto di essere molto prevenuto verso gli autori italiani contemporanei, in tutti gli ambiti, ma non ho ancora trovato un titolo che mi abbia fatto cambiare idea. Se avete suggerimenti sono sempre pronto a ricredermi.

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5 ore fa, absolute dice:

 

Secondo me era semplicemente un po' troppo italiano.

 

(oggi sono in modalità Boris)

 

A parte gli scherzi, è un genere che va tantissimo in Italia in questi anni, sia film che libri. Sembra l'evoluzione (o involuzione se vogliamo) del neorealismo di sessant'anni fa. Devono essere tutti drammi infiniti, possibilmente che iniziano da giovani e che in genere comprendono una storia d'amore finita male (di solito orfani e simili che si ritrovano alle prese con divorzi, tradimenti e/o abbandoni di diverso tipo). Considerazioni che si adattano a quasi tutti i film italiani che mi sono azzardato a guardare e a tutti i romanzi italiani contemporanei che mi è capitato di leggere (forse due o tre, in realtà), tra cui appunto La Solitudine dei Numeri Primi. Io ammetto di essere molto prevenuto verso gli autori italiani contemporanei, in tutti gli ambiti, ma non ho ancora trovato un titolo che mi abbia fatto cambiare idea. Se avete suggerimenti sono sempre pronto a ricredermi.

tendenzialmente sono d'accordo (pur non avendo letto il libro in questione)

però dai a volte anche se il tema è sempre più o meno lo stesso viene trattato bene: la quadrilogia de L'amica geniale l'hai letta? A me è piaciuta parecchio

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21 minuti fa, Lucky dice:

tendenzialmente sono d'accordo (pur non avendo letto il libro in questione)

però dai a volte anche se il tema è sempre più o meno lo stesso viene trattato bene: la quadrilogia de L'amica geniale l'hai letta? A me è piaciuta parecchio

 

No, ma ho comprato L'Amica Geniale la scorsa estate per conto di mio padre, quindi potrei prenderlo in prestito in futuro. Ma dai commenti letti in rete anche quello è diverso dal solito polpettone italiano che va di moda.

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"La solitudine dei numeri primi" è un gran sopravvalutato. Lo spacciano come un romanzo che va chissà quanto nel profondo, ma in realtà le sfaccettature psicologiche sono mediocri. Lo stile, mah, scrive in italiano corretto. Punto.

L'amica geniale l'ho letto. Altra caratura, a partire dallo stile. Prima o poi leggo anche gli altri, ma avevo bisogno di staccare (di solito dopo un libro così mi leggo un libro da spiaggia, tipo Tony e Susan :D)

Per quanto riguarda i saggi sul come si legge, secondo me non hanno senso. Come un Romanzo di Pennac è l'unico che tratti il tema in maniera intelligente e pure appassionata. 

Consiglio, per temi tangenti, anche Diario di Scuola (soprattutto la prima parte)

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15 ore fa, absolute dice:

 

Secondo me era semplicemente un po' troppo italiano.

 

(oggi sono in modalità Boris)

 

A parte gli scherzi, è un genere che va tantissimo in Italia in questi anni, sia film che libri. Sembra l'evoluzione (o involuzione se vogliamo) del neorealismo di sessant'anni fa. Devono essere tutti drammi infiniti, possibilmente che iniziano da giovani e che in genere comprendono una storia d'amore finita male (di solito orfani e simili che si ritrovano alle prese con divorzi, tradimenti e/o abbandoni di diverso tipo). Considerazioni che si adattano a quasi tutti i film italiani che mi sono azzardato a guardare e a tutti i romanzi italiani contemporanei che mi è capitato di leggere (forse due o tre, in realtà), tra cui appunto La Solitudine dei Numeri Primi. Io ammetto di essere molto prevenuto verso gli autori italiani contemporanei, in tutti gli ambiti, ma non ho ancora trovato un titolo che mi abbia fatto cambiare idea. Se avete suggerimenti sono sempre pronto a ricredermi.

 

Quali autori italiani "recenti" hai letto? Perché potrebbe essere lì il problema.

 

 

 

16 ore fa, Juris dice:

 

il premio strega lo ha vinto con La solitudine dei numeri primi, che in effetti non è male, di questo mi frena un po' l'ambientazione guerra in Afganistan

 

Non era malaccio, ma una grandissima operazione mediatica della Mondadori. In quel periodo han cercato di lanciare una serie di "nuove leve" della letteratura italiana, casualmente poco dopo hanno cercato di cavalcare l'onda con l'Avallone (Acciaio)  e D'Avenia (Bianca come il latte, rossa come il sangue). 

 

 

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1 ora fa, Bless dice:

Consiglio, per temi tangenti, anche Diario di Scuola (soprattutto la prima parte)

 

Ho finito l'audiolibro proprio la settimana scorsa e ne sono rimasto piacevolmente sorpreso, non pensavo che l'avrei apprezzato. Davvero interessante.

 

1 ora fa, darkshout dice:

Quali autori italiani "recenti" hai letto? Perché potrebbe essere lì il problema.

 

Non lo so, roba minore credo, Giordano è l'unico autore famoso forse. Poi ho letto anche Baricco, ma credo di essere tra i pochi a cui piace.

 

1 ora fa, darkshout dice:

Non era malaccio, ma una grandissima operazione mediatica della Mondadori. In quel periodo han cercato di lanciare una serie di "nuove leve" della letteratura italiana, casualmente poco dopo hanno cercato di cavalcare l'onda con l'Avallone (Acciaio)  e D'Avenia (Bianca come il latte, rossa come il sangue). 

 

Ecco, questo mi sembra plausibile. Il problema è che poi alla gente è effettivamente piaciuto, mi pare ne abbiano fatto anche un film. Ci sta anche a voler lanciare nuovi autori, un altro problema però è che oramai tutti scrivono e tutti si sentono grandi scrittori. Poi il senso critico delle case editrici non sempre è all'altezza. Non ricordo se fu segnalato proprio qui su foruml, ma questo articolo mi fa un po' sospettare delle "operazioni commerciali".

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Nell'audiolibro mancherà di sicuro la pagina più bella del libro. Cioè quella in cui, accanto al testo, sono disegnati gli omini che nascondono dalle lettere e scappano fuori dalla pagina :D Quelli che lui disegnava a scuola, insomma. 

Mi capitò un fatto curioso una volta, a questo proposito

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per curiosità sono andato a vedere gli ultimi autori italiani che ho letto (grazie anobii) e ai quali ho dato una valutazione sufficiente: Faletti, Saviano, Cotroneo, Verga; questo nell'ultimo anno.

Di solito se devo scegliere un libro da comprare guardo prima gli autori italiani ma mi rendo conto anche io che poi non li leggo, oppure li reputo sotto la sufficienza; addirittura per trovare un libro da quattro stelle devo andare indietro al dicembre 2014 con un libro di Camilleri!

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20 minuti fa, Bless dice:

Nell'audiolibro mancherà di sicuro la pagina più bella del libro. Cioè quella in cui, accanto al testo, sono disegnati gli omini che nascondono dalle lettere e scappano fuori dalla pagina :D Quelli che lui disegnava a scuola, insomma. 

Mi capitò un fatto curioso una volta, a questo proposito

 

Già, non c'era alcun riferimento, se lo trovo in biblioteca lo sfoglierò sicuramente. Ma l'aneddoto lo racconti o era solo per creare false aspettative?

 

9 minuti fa, Juris dice:

per curiosità sono andato a vedere gli ultimi autori italiani che ho letto (grazie anobii) e ai quali ho dato una valutazione sufficiente: Faletti, Saviano, Cotroneo, Verga; questo nell'ultimo anno.

Di solito se devo scegliere un libro da comprare guardo prima gli autori italiani ma mi rendo conto anche io che poi non li leggo, oppure li reputo sotto la sufficienza; addirittura per trovare un libro da quattro stelle devo andare indietro al dicembre 2014 con un libro di Camilleri!

 

Ecco, Faletti, Saviano e Camilleri li ho letti anche io. I thriller di Faletti sono ai livelli di quelli stranieri a cui siamo abituati, segno che quindi anche gli italiani possono farlo, figuriamoci Faletti che era noto come comico e non come scrittore. Poi mi è venuto in mente Gardumi che ha pubblicato un paio di pseudo thriller. Al di sotto del livello internazionale, ma io mi sono divertito a leggerli, pur trovandoli mediocri nel complesso (e l'ho dovuto difendere con degli amici che lo ritengono un pessimo scrittore). 

 

In tutto ciò rientro in topic dicendo che devo riconsegnare in biblioteca l'ultimo romanzo di Baricco, La Sposa Giovane e sono ancora a pagina trenta (e ho già prolungato il prestito, quindi o lo finisco o lo lascio a metà fino a quando lo riuscirò a riprendere in prestito per finirlo, cosa che odio).

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A livello di thriller italiani, mi era piaciuto Donato Carrisi. Ho trovato Il suggeritore una lettura gradevole. Poi ne ho letto un altro non altrettanto accattivante e poi ho smesso, come sempre per gli autori che scrivono libri con la frequenza con cui io faccio la cacca.

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Anch'io come voi su Carrisi. Il Suggeritore penso sia veramente un gran thriller.

Se il vostro percorso è stato uguale al mio, il libro che avete letto dopo è Il Tribunale delle Anime. Non me lo ricordo molto. Poi non ho più avuto a che fare con Carrisi.

 

Bless di Guccini cosa hai letto? 

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4 minuti fa, Masahashi dice:

Anch'io come voi su Carrisi. Il Suggeritore penso sia veramente un gran thriller.

Se il vostro percorso è stato uguale al mio, il libro che avete letto dopo è Il Tribunale delle Anime. Non me lo ricordo molto. Poi non ho più avuto a che fare con Carrisi.

 

Bless di Guccini cosa hai letto? 

 

Confermo, Il tribunale delle anime. Un gradino sotto Il suggeritore, a mio parere.

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Di Guccini: Appennino di Sangue. Tra l'altro avendo casa in un paese lì vicino (stava proprio sulla linea gotica) mi è piaciuto particolarmente perché ci ritrovavo l'ambientazione e le storie di migranti. 

Carrisi: era proprio il Tribunale delle Anime! Ricordo che mi era anche piaciuto, però non ricordo la trama.

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14 ore fa, Helder dice:

Beh leggo quasi solo quella.

vedi?? Allora qualcosa in comune l'abbiamo, nonostante i tuoi discutibili gusti in tema di eroi :D

quali sono quelli italiani interessanti che dicevi?

 

4 ore fa, Bless dice:

Per quanto riguarda i saggi sul come si legge, secondo me non hanno senso.

Beh vabbè alla fine quello che sto leggendo è semplicemente una panoramica sui capisaldi della letteratura mondiale.

Devo dire che non spicca per ricchezza di contenuti, ma la parte sui romanzi è molto più riuscita delle due precedenti. Ora devo leggere la parte sul teatro

 

comunque abs hai detto che non avevi ancora trovato un autore italiano che ti facesse cambiare idea ma ne hai citati mille che ti sono piaciuti. Lupo.

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Io non ho letto molto di Guccini, però mi piace l'ambientazione nostalgica; mi piace quando racconta la sua infanzia e la vita di paese di quegli anni. Non sono vicino di casa, ma poco ci manca. Ovviamente apprezzo anche come scrive e come descrive le cose (tranne quando esagera con il dialetto, come in Vacca d'un Cane).

 

Per fare un confronto sul genere mi viene in mente Bar Sport di Benni, che non mi è piaciuto per niente e l'ho trovato poco scorrevole.

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3 ore fa, absolute dice:

Ecco, questo mi sembra plausibile. Il problema è che poi alla gente è effettivamente piaciuto, mi pare ne abbiano fatto anche un film. Ci sta anche a voler lanciare nuovi autori, un altro problema però è che oramai tutti scrivono e tutti si sentono grandi scrittori. Poi il senso critico delle case editrici non sempre è all'altezza. Non ricordo se fu segnalato proprio qui su foruml, ma questo articolo mi fa un po' sospettare delle "operazioni commerciali".

 

ho letto l'articolo, un esperimento divertente dal risultato sconcertante

 

vittorio mi diceva che di recente ha letto una graphic novel bellissima di un signore di 60 anni, che intervistato da loro per lo "spazio bianco" (che recensisce fumetti) ha rivelato che non avrebbe continuato la sua carriera perché non trovava un editore per le sue nuove proposte, e quindi ci rinuncia. ci sono rimasti malissimo.

quindi ho deciso di fondare una casa editrice per fumetti. il progetto si sta allargando perché sono megalomane...

poi per combattere lo snobismo ho anche intenzione di lanciare i libri "bipolari", due libri in uno, se apri un lato ti trovi un romanzo "è una vita che ti aspetto" di fabio volo, se capovolgi "le notti bianche" di dostoevskij

 

per tornare in topic, l'amica geniale sono stata più volte tentata di prenderlo ma alla fine non ero mai convinta. anche perché il fatto che fosse un romanzo di 4 mi lasciava perplessa. ma è autoconclusivo? (da come ne parla bless sembrerebbe di sì, ma voglio la conferma prima di imbarcarmi in una impresa simile)

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Non proprio, è la storia della vita di queste due ragazze (poi donne), i libri vanno in ordine cronologico. Per cui il primo è infanzia/adolescenza. Non rimani col cliffhanger alla fine del libro, però è chiaro che la storia si conclude se li hai letti tutti. Anche perché comincia accennando ad una situazione del presente (quando le protagoniste hanno una sessantina d'anni, mi pare) e da lì una delle due comincia a narrare.. 

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2 minuti fa, Bless dice:

Non proprio, è la storia della vita di queste due ragazze (poi donne), i libri vanno in ordine cronologico. Per cui il primo è infanzia/adolescenza. Non rimani col cliffhanger alla fine del libro, però è chiaro che la storia si conclude se li hai letti tutti. Anche perché comincia accennando ad una situazione del presente (quando le protagoniste hanno una sessantina d'anni, mi pare) e da lì una delle due comincia a narrare.. 

 

ah ok, grazie. allora mi sa che rimando

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15 minuti fa, Lucky dice:

comunque abs hai detto che non avevi ancora trovato un autore italiano che ti facesse cambiare idea ma ne hai citati mille che ti sono piaciuti. Lupo.

 

Ho citato quelli che ho letto che comunque provenivano, per lo più, da un'attenta e ponderata cernita, a parte i regali, come Giordano appunto. Comunque non ho detto che sono tutti autori che adoro. A parte Baricco che invece mi piace abbastanza. Ecco, mi è tornato in mente Emmaus. Emmaus è un romanzo di Baricco scritto esattamente rispettando le stesse regole della letteratura drammatica contemporanea italiana. Se prima di leggerlo mi avessero descritto trama e tutto chiedendomi di dire se era un libro di Baricco o di Giordano, probabilmente lo avrei attribuito a quest'ultimo. Lo trovo un esempio eclatante perché sembra davvero un tentativo di Baricco di adeguarsi alla moda del momento. Poi per fortuna ha rinunciato, sembrerebbe. 

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