Mist Inviato Maggio 26, 2017 Segnala Share Inviato Maggio 26, 2017 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
GURU baba rey Inviato Maggio 26, 2017 Segnala Share Inviato Maggio 26, 2017 Ci vorrebbe in vaccino contro i post virali dei novax. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
pachu Inviato Maggio 29, 2017 Segnala Share Inviato Maggio 29, 2017 (modificato) Dopo essersi guadagnata un posto nella storia con i 12 vaccini obbligatori, la ministra Lorenzin rilascia dolcissime interviste di questo genere a proposito dell'omeopatia: http://www.repubblica.it/cronaca/2017/05/28/news/lorenzin_non_si_gioca_con_la_scienza_quella_cura_e_stata_uno_sbaglio_-166602781/ La scienza ha avuto la sua settimana di gloria, ora torni al suo posto. Modificato Maggio 29, 2017 da pachu Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tersite Inviato Maggio 29, 2017 Autore Segnala Share Inviato Maggio 29, 2017 Usato come complemento ai farmaci, l'omeopatia è un placebo di massa che fa un gran bene alla salute pubblica, malata del problema opposto dell'abuso di farmaci. Fa bene in primis alle multinazionali omeopatiche, che davvero guadagnano i miliardi sul niente ma al contrario di wanna marchi lo fanno rispettando la legge. Chiamali scemi. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
SCRIGNO MAGICO Inviato Giugno 7, 2017 Segnala Share Inviato Giugno 7, 2017 da wired.it Sentenza sui danni da vaccini, perché non ci dobbiamo preoccupare La Corte d’Appello di Milano risarcisce una donna colpita epilessia dopo un vaccino quadrivalente nel 1975. È la dimostrazione che i vaccini fanno male? Foto: ©John Zich/ReflexNews/Lapresse “Non è la giustizia che fa la scienza”. Giorgio Palù, presidente della Società italiana di virologia, non gira intorno al dibattito sollevato da una sentenza della Corte d’appello di Milano. Pronunciamento che ha riconosciuto un indennizzo a una donna colpita da encefalite e quindi affetta da epilessia di Lennox Gustaut. Patologie per le quali, si legge nel dispositivo, “la vaccinazione resta l’ipotesi eziopatogenetica altamente più probabile”. La vicenda riguarda una donna nata nel 1975 in provincia di Pavia. A sei mesi le era stata somministrata la seconda dose di un vaccino quadrivalente. Pochi giorni dopo l’allora bimba ha manifestato “disturbi del comportamento e della motilità […] seguiti da episodi convulsivi”. Ulteriori episodi simili hanno portato alla diagnosi di epilessia infantile. Nel 2013 la sentenza del Tribunale di Pavia che ha riconosciuto il diritto ad un indennizzo, confermata in appello. Non più impugnata dal ministero della Salute e così passata in giudicato. “Una recentissima sentenza della Corte d’Appello di Milano smentisce l’Aifa e conferma in via definitiva il nesso di causalità tra vaccini e una grave patologia di una neonata”, scriveva lunedì sul proprio sito il Codacons. Questo nonostante la sentenza parli di“ipotesi”. Definendola oltretutto come quella “altamente più probabile”. Eppure questa è la presa di posizione dell’associazione di consumatori. La stessa protagonista di una recente polemica con l’Agenzia per il farmaco proprio in merito alla sicurezza dei vaccini. Vaccini, a Milano riconosciuto indennizzo per danni da vaccino “Che siano sicuri lo dimostrano milioni di vaccinazioni”, ribatte Palù. “Di effetti collaterali ce ne saranno in un caso su 10mila, ma sono lievi. Parliamo di arrossamento o prurito. I casi gravi sono rarissimi, dell’ordine di uno su milioni. In ogni modo, si è dimostrato che è un rischio di gran lunga inferiore di quelli che derivano dal contrarre l’infezione”. “Ogni atto terapeutico ha una quota di eventi avversi. Non per questo non ci si avvicina”, conferma Fabrizio Pregliasco, professore di Igiene generale e applicata all’Università degli studi di Milano. Non bisogna poi dimenticare che si tratta di un vaccino somministrato più di quarant’anni fa. “In quattro decenni i vaccini sono migliorati ulteriormente, i controlli sono stati affinati”. Non solo. Ogni vaccino “subisce tre fasi registrative di approfondimento, valutazione del dosaggio e degli eventi avversi. Quindi c’è la farmacovigilanza”. Ovvero il controllo di come i pazienti reagiscono all’iniezione. E quindi, “per quanto triste, il caso di questa donna resta isolato rispetto a tutte le persone che sono state vaccinate”. Quando però giustizia e scienza si incontrano, in gioco entrano due modi diversi di considerare la verità. “C’è una difficoltà, nell’opinione pubblica, di comprendere la complessità della verità scientifica. Che è proposta e dimostrata ma si esprime in termini probabilistici. Le verità assolute non appartengono alla scienza”. Sarebbe insomma diffusa un’ idea “distorta della scienza, come se fosse la verità al 100%, non ulteriormente confutabile, data una volta per tutte”. A parlare è Stefano Moriggi, filosofo della scienza e docente all’Università di Milano Bicocca. È lui a chiamare in causa la “totale mancanza di educazione scientifica”. Beninteso, non si tratta di “conoscere formule e concetti”. Quanto piuttosto della “capacità di leggere un dato e saper distinguere un’informazione attendibile da una che non lo è”. Partire dal caso singolo per affermare che i vaccini facciano male è insomma un errore concettuale: “nessuna istituzione ha mai escluso che ci siano dei rischi, per quanto in percentuali infime. Ma se adottassimo lo stesso criterio allora dovremmo rinunciare alla maggior parte dei farmaci, non sottoporci ad alcuna operazione. E curarci con l’omeopatia, notoriamente acqua e zucchero”. “Non viviamo nel mondo delle certezze, ma delle probabilità”, prosegue Moriggi, “questo non è facile da comprendere, né da accettare”. Bene, ma questo come si concilia con l’aula di un tribunale, dove un fatto è semplicemente vero o falso? “La giurisprudenza sta recependo alcuni strumenti epistemologici per tener conto di questioni scientifiche. Penso per esempio alla logica bayesiana o al calcolo delle probabilità. E questo è un ottimo segno”. Il passo successivo è trasferire questi strumenti, o almeno una diversa considerazione della natura delle verità scientifiche, all’opinione pubblica. Associazioni di consumatori comprese. Tersite 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Sentenza sui danni da vaccini, perché non ci dobbiamo preoccupare La Corte d’Appello di Milano risarcisce una donna colpita epilessia dopo un vaccino quadrivalente nel 1975. È la dimostrazione che i vaccini fanno male? Foto: ©John Zich/ReflexNews/Lapresse “Non è la giustizia che fa la scienza”. Giorgio Palù, presidente della Società italiana di virologia, non gira intorno al dibattito sollevato da una sentenza della Corte d’appello di Milano. Pronunciamento che ha riconosciuto un indennizzo a una donna colpita da encefalite e quindi affetta da epilessia di Lennox Gustaut. Patologie per le quali, si legge nel dispositivo, “la vaccinazione resta l’ipotesi eziopatogenetica altamente più probabile”. La vicenda riguarda una donna nata nel 1975 in provincia di Pavia. A sei mesi le era stata somministrata la seconda dose di un vaccino quadrivalente. Pochi giorni dopo l’allora bimba ha manifestato “disturbi del comportamento e della motilità […] seguiti da episodi convulsivi”. Ulteriori episodi simili hanno portato alla diagnosi di epilessia infantile. Nel 2013 la sentenza del Tribunale di Pavia che ha riconosciuto il diritto ad un indennizzo, confermata in appello. Non più impugnata dal ministero della Salute e così passata in giudicato. “Una recentissima sentenza della Corte d’Appello di Milano smentisce l’Aifa e conferma in via definitiva il nesso di causalità tra vaccini e una grave patologia di una neonata”, scriveva lunedì sul proprio sito il Codacons. Questo nonostante la sentenza parli di“ipotesi”. Definendola oltretutto come quella “altamente più probabile”. Eppure questa è la presa di posizione dell’associazione di consumatori. La stessa protagonista di una recente polemica con l’Agenzia per il farmaco proprio in merito alla sicurezza dei vaccini. Vaccini, a Milano riconosciuto indennizzo per danni da vaccino “Che siano sicuri lo dimostrano milioni di vaccinazioni”, ribatte Palù. “Di effetti collaterali ce ne saranno in un caso su 10mila, ma sono lievi. Parliamo di arrossamento o prurito. I casi gravi sono rarissimi, dell’ordine di uno su milioni. In ogni modo, si è dimostrato che è un rischio di gran lunga inferiore di quelli che derivano dal contrarre l’infezione”. “Ogni atto terapeutico ha una quota di eventi avversi. Non per questo non ci si avvicina”, conferma Fabrizio Pregliasco, professore di Igiene generale e applicata all’Università degli studi di Milano. Non bisogna poi dimenticare che si tratta di un vaccino somministrato più di quarant’anni fa. “In quattro decenni i vaccini sono migliorati ulteriormente, i controlli sono stati affinati”. Non solo. Ogni vaccino “subisce tre fasi registrative di approfondimento, valutazione del dosaggio e degli eventi avversi. Quindi c’è la farmacovigilanza”. Ovvero il controllo di come i pazienti reagiscono all’iniezione. E quindi, “per quanto triste, il caso di questa donna resta isolato rispetto a tutte le persone che sono state vaccinate”. Quando però giustizia e scienza si incontrano, in gioco entrano due modi diversi di considerare la verità. “C’è una difficoltà, nell’opinione pubblica, di comprendere la complessità della verità scientifica. Che è proposta e dimostrata ma si esprime in termini probabilistici. Le verità assolute non appartengono alla scienza”. Sarebbe insomma diffusa un’ idea “distorta della scienza, come se fosse la verità al 100%, non ulteriormente confutabile, data una volta per tutte”. A parlare è Stefano Moriggi, filosofo della scienza e docente all’Università di Milano Bicocca. È lui a chiamare in causa la “totale mancanza di educazione scientifica”. Beninteso, non si tratta di “conoscere formule e concetti”. Quanto piuttosto della “capacità di leggere un dato e saper distinguere un’informazione attendibile da una che non lo è”. Partire dal caso singolo per affermare che i vaccini facciano male è insomma un errore concettuale: “nessuna istituzione ha mai escluso che ci siano dei rischi, per quanto in percentuali infime. Ma se adottassimo lo stesso criterio allora dovremmo rinunciare alla maggior parte dei farmaci, non sottoporci ad alcuna operazione. E curarci con l’omeopatia, notoriamente acqua e zucchero”. “Non viviamo nel mondo delle certezze, ma delle probabilità”, prosegue Moriggi, “questo non è facile da comprendere, né da accettare”. Bene, ma questo come si concilia con l’aula di un tribunale, dove un fatto è semplicemente vero o falso? “La giurisprudenza sta recependo alcuni strumenti epistemologici per tener conto di questioni scientifiche. Penso per esempio alla logica bayesiana o al calcolo delle probabilità. E questo è un ottimo segno”. Il passo successivo è trasferire questi strumenti, o almeno una diversa considerazione della natura delle verità scientifiche, all’opinione pubblica. Associazioni di consumatori comprese.
Tersite Inviato Giugno 8, 2017 Autore Segnala Share Inviato Giugno 8, 2017 Dopo che il mese.scorso ho fatto un po' di mengingococchi (a b e c se non erro) oggi causa viaggio di lavoro in africa ho fatto la febbre gialla Ho vinto in omaggio richiamo di difterite e tetano, e la settimana prossima epatite a Razionalismo e scienza, vi prego di non deludermi Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Crisalide Inviato Giugno 9, 2017 Segnala Share Inviato Giugno 9, 2017 Mi mancava la fuga in massa...notizia fresca fresca della Stampa di oggi. http://www.lastampa.it/2017/06/09/italia/cronache/contro-lobbligo-di-vaccinazione-famiglie-altoatesine-chiederanno-asilo-in-austria-iwOm5lmz2qWvDb3EKBY9FN/pagina.html Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bless Inviato Giugno 9, 2017 Segnala Share Inviato Giugno 9, 2017 Ma per me possono pure stare in Austria. Chissà se l'Austria li vuole però. Masahashi 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mist Inviato Giugno 9, 2017 Segnala Share Inviato Giugno 9, 2017 L'Austria purtroppo è messa peggio dell'Italia. Comunque è una fuga di cervelli al contrario, quindi a noi va benissimo se sta gente se ne va. Tipo tutti, non solo loro. Polle 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Anomander Rake Inviato Giugno 13, 2017 Segnala Share Inviato Giugno 13, 2017 Zaia: Veneto impugna il decreto sui vaccini alla Corte costituzionale. Lo schifo. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tersite Inviato Giugno 13, 2017 Autore Segnala Share Inviato Giugno 13, 2017 secondo me, compagni, stiamo sbagliando tutto. ci sono tantissime persone che lasciano morire se stessi e i propri figli perché non si fidano delle medicine, e si sta a parlare di protezione di gregge e diritti costituzionali. si entra in un campo in cui siamo più deboli ed è un macello. Toremoon 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mist Inviato Giugno 13, 2017 Segnala Share Inviato Giugno 13, 2017 Ma avete idea di quanta gente abbia fatto felice Zaia? Viviamo in un mondo capovolto. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
L'incantevole Crimi Inviato Giugno 13, 2017 Segnala Share Inviato Giugno 13, 2017 io sono d'accordo con zaia Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mist Inviato Giugno 13, 2017 Segnala Share Inviato Giugno 13, 2017 Dopotutto a te piace la merda. silvia_fi, Helder e tartina 3 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
L'incantevole Crimi Inviato Giugno 13, 2017 Segnala Share Inviato Giugno 13, 2017 Che male ti fo se non voglio vaccinare mio figlio per il tetano a tre mesi mao voglio fare a 5 anni? Ti tolgo qualche cosa? Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ulixess Inviato Giugno 13, 2017 Segnala Share Inviato Giugno 13, 2017 Il discorso è complesso, comunque in Veneto c'è la sospensione dell'obbligo vaccinale dal 2008. Questa misura faceva seguito ad una proposta della Società Italiana di Pediatria, ed è stato possibile attuarla in Veneto perché la copertura vaccinale era molto elevata. Purtroppo con l'avvento del movimento no-vax le cose sono peggiorate e sarebbe davvero necessario ripristinare l'obbligo. Io però mi aspetterei su questo punto un'altra battaglia: provare ad estendere alle altre regioni il sistema di sorveglianza e di monitoraggio che c'è nel Veneto, di gran lunga il più efficace. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tersite Inviato Giugno 13, 2017 Autore Segnala Share Inviato Giugno 13, 2017 10 minuti fa, L'incantevole Crimi dice: Che male ti fo se non voglio vaccinare mio figlio per il tetano a tre mesi mao voglio fare a 5 anni? Ti tolgo qualche cosa? nel caso del tetano, che non è contagioso, togli qualcosa al figliolo è come non avere un pediatra, io non so se è obbligatorio portare un figliolo dal dottore, ma penso che dovrebbe esserlo. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mist Inviato Giugno 13, 2017 Segnala Share Inviato Giugno 13, 2017 E perché "non vuoi"? Che competenze hai per dire come e quando sia meglio vaccinarlo? Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
L'incantevole Crimi Inviato Giugno 13, 2017 Segnala Share Inviato Giugno 13, 2017 io tolgo qalcosa al figliolo, ma sono suo padre perchè sono obbligato a vaccinarlo per il tetano a tre mesi (malattia rara, che si prende in certi ambienti e non è neanche detto) ma posso fumare in casa in sua presenza? non posso vaccinarlo per il tetano quando è più grande, sempre che mi vada? perchè non si vietano allora le sigarette? e l'alcol? non tutti i vaccini sono uguali 12 vaccini sono tanti, e te lo dice uno che li ha fatti tutti Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ulixess Inviato Giugno 13, 2017 Segnala Share Inviato Giugno 13, 2017 15 minuti fa, L'incantevole Crimi dice: Che male ti fo se non voglio vaccinare mio figlio per il tetano a tre mesi mao voglio fare a 5 anni? Ti tolgo qualche cosa? Per il tetano non ci sono problemi per gli altri perché non essendoci trasmissione interumana non c'è effetto gregge, quindi rischierebbe solo il povero bambino non vaccinato. Per gli altri vaccini invece si, sarebbe un problema per le altre persone. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
L'incantevole Crimi Inviato Giugno 13, 2017 Segnala Share Inviato Giugno 13, 2017 1 minuto fa, Mist dice: E perché "non vuoi"? Che competenze hai per dire come e quando sia meglio vaccinarlo? fumi? bevi? che competenze hai per decidere di poterlo fare? non lo sai che fa male? Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mist Inviato Giugno 13, 2017 Segnala Share Inviato Giugno 13, 2017 Davvero non capisci che differenza sia tra fare qualcosa a te e farlo a tuo figlio? Ti facevo più sveglio di così. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tersite Inviato Giugno 13, 2017 Autore Segnala Share Inviato Giugno 13, 2017 (modificato) 6 minuti fa, L'incantevole Crimi dice: 12 vaccini sono tanti, e te lo dice uno che li ha fatti tutti sul tetano mi pare siano d'accordo tutti, però l'esempio semmai è su qualche epatite che si trasmette solo per via sessuale, e un bimbo non c'è verso che la prenda il tetano basta un taglio e lo rischia anche un neonato (e può essere letale) Modificato Giugno 13, 2017 da Tersite Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
L'incantevole Crimi Inviato Giugno 13, 2017 Segnala Share Inviato Giugno 13, 2017 io penso che la coercizione sia deleterea ed alimenti i falsi miti del movimento no vax; per questo sono d'accordo con zaia è una gran cassa che porta l'effetto contrario Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mist Inviato Giugno 13, 2017 Segnala Share Inviato Giugno 13, 2017 Questo è già diverso. Ma la situazione sta precipitando e trovo giusto iniziare a usare le cattive. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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