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Qui tutte le bufale sui migranti


Tersite
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12 minuti fa, SCRIGNO MAGICO dice:

Ma perché bisogna dare un'accezione negativa a quel titolo? Io lo leggo come "sfida tra giganti"  "un venerdì tra Titani" ecc. 

Non c'è mica scritto "nigger" o "nigga", mi è sfuggito sicuramente qualcosa, spiegatemi... :unknw:

 

Perché se dici a un altro che è razzista, tu appari sicuramente buono.

O almeno è questa la motivazione che sta nella testa degli ipocriti sempre con l'indice ieraticamente puntato.

Il definirsi in base a cosa si è contro e non in base a cosa si fa: è questo il problema sia del politicamente corretto, che delle nuove politiche, che del 90% delle opinioni espresse, soprattutto in internet.

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È come se quando la Lazio comprò rocchi e de la pena avesse titolato 

IL MERCATO DEI PELATI

 

Vuol dire ridurre le persone a una caratteristica fisica per cui le persone sono trattate male. Se invece che dei capelli o l'assenza di essi si tratta della razza si chiama razzismo. Poi appunto è un'attenzione per essere persone decenti, siamo liberi invece di essere cafoni. 

Modificato da Tersite
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Quella per me è una cafonata razzista e non può essere punita in alcun modo

 

Come il pres del Brescia che dice che balotelli è nero e cerca di schiarirsi

 

Penso che quelli che questi siano talmente cafoni di non avere idea di quello che stanno dicendo e dell'impatto delle loro parole

 

Per me è positivo che siano sputtanati in tutto il mondo da altri comunicatori e giornalisti migliori: parlare al pubblico è il loro mestiere e questo è un modo nefasto di farlo. 

 

La giustizia non c'entra se non nella visione romantica e proletaria di MM che questa gente vorrebbe gambizzarla. Anche secondo me quando faremo la rivoluzione i giornalisti saranno i primi a essere impiccati nelle pubbliche piazze con le loro mogli. 

 

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36 minuti fa, Tersite dice:

È come se quando la Lazio comprò rocchi e de la pena avesse titolato 

IL MERCATO DEI PELATI

 

Vuol dire ridurre le persone a una caratteristica fisica per cui le persone sono trattate male. Se invece che dei capelli o l'assenza di essi si tratta della razza si chiama razzismo. Poi appunto è un'attenzione per essere persone decenti, siamo liberi invece di essere cafoni. 

 

Boh, io la vedo diversamente, i neri, soprattutto in questo caso, li vedo scultorei, superiori, proprio non la vedo una caratteristica fisica per cui sono "trattati male", anzi, per me è l'opposto! Cioè, il titolo non era mica "venerdì degli sporchi negri" o "venerdì dei neri di m...".

 

Mettiamo che due ex compagni bianchi (o devo dire Caucasici?)... :o giochino in due squadre tutte di neri (o devo dire Afroamericani?)... :o e che il titolo sia "venerdì bianco", non ci vedrei niente di strano...

 

Per me si combatte l'accezione negativa di un termine usandola in modo positivo, come nel caso del CdS, e non invece censurandola. 

 

Se non c'è un aggettivo dispregiativo "a corredo", la negatività può essere solo nella testa di chi ce la vuol vedere, e nella mia proprio non c'è, tanto che ho fatto fatica a capire i commenti di Anom e Adriano, che non spiegavano nulla, dando per scontate cose che per me non lo sono. :unknw:

 

Ancora: mettiamo che CR7 e Messi si incontrassero, dopo essersi entrambi rapati a zero, e un giornale titolasse: "la notte dei pelati". Perché dovrebbe essere interpretato negativamente? E' un dato visibile, come la pelle chiara o scura, e se non ci aggiungi dispregiativi, tipo "pelati di m..." o "quegli str... di pelati", non vedo perché vederla in negativo. 

 

Tra l'altro, giornalisticamente parlando, titolare "Black friday" in questo periodo, per me è geniale. :) 

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1 ora fa, Tersite dice:

Per me è positivo che siano sputtanati in tutto il mondo da altri comunicatori e giornalisti migliori: parlare al pubblico è il loro mestiere e questo è un modo nefasto di farlo. 

 

E perché sarebbero migliori?

Perché si schierano contro? Al massimo, e dico al massimo, possono aver fatto una cosa giusta. Ma l'essere migliori non è definito da questo.

 

Per me il titolo era semplicemente stupido. Stupido non è sinonimo di razzista. Il razzismo è una cosa ben precisa, così come il fascismo. Oggigiorno è diventato invece un'etichetta che racchiude qualsiasi cosa. Il che è stupido. Perché non aiuta a combattere il vero razzismo, ma si limita solo a imbiancare sepolcri.

Ad alcuni piace vivere in un mondo nascosto da una maschera. A me no.

Ma ognuno è libero di morire della morte che vuole.

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1 ora fa, Tersite dice:

la visione romantica e proletaria di MM che questa gente vorrebbe gambizzarla. Anche secondo me quando faremo la rivoluzione i giornalisti saranno i primi a essere impiccati nelle pubbliche piazze con le loro mogli. 

 

Ecco.

 

15 minuti fa, Apolide dice:

Per me il titolo era semplicemente stupido. Stupido non è sinonimo di razzista.

 

Anche secondo me, ma in questo momento storico (specialmente in Italia), è un titolo che da adito a molte interpretazioni, specie quelle razziste.

Diciamo che chi ha inventato questo titolo non dovrebbe lavorare come giornalista o, cmq, dovrebbe avere una punizione.

 

Aggiungo che ognuno di noi ha un ruolo nella società e deve comportarsi in modo responsabile in base a chi/cosa rappresenta.

Io ho lavorato come insegnante sportivo e, in quanto tale, non potevo fare una vita malsana perchè avrei dato un cattivo esempio.

Voglio dire che uno ha il diritto di mangiare schifezze e ubriacarsi, uno che fa l'allenatore sportivo no.

 

Un giornalista comunica alla gente e deve stare attento a quello che scrive, se non lo fa deve essere punito o allontanato da quella professione.

 

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Mi hai convinto quel titolo è razziale, non razzista, e in quanto tale inappropriato. Inoltre gli altri giornali non sono migliori, ma più autorevoli e soprattutto più seguiti. 

 

Visto che è evidente tutti problemi che parlare di neri si porta dietro, specie in un ambiente come il calcio largamente fondato su valori reazionari (e fra gli altri razzisti) a partire dai massimi dirigenti, trovo positivo che nel mondo della comunicazione ci sia una sensibilità da parte dei giornali più autorevoli e seguiti di denunciare le cadute dei cafoni locali. 

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Onestamente, quel titolo non mi sembra nulla di così eclatante. Mi sembra semplicemente umorismo sottile -anche tagliente -, e in quanto tale può far sdegnare fasce di persone in base a una diversa sensibilità e a una diversa capacità di giudizio critico.

Tuttavia, non mi pare nulla di così offensivo, soprattutto nelle intenzioni dell'autore dell'articolo.

Piuttosto date un'occhiata ai titoli di Libero online, che ogni singolo giorno sforna articoli ridicoli e titola faziosamente per sobillare l'avversione e l'odio incondizionato delle persone. 

Modificato da Ol' Endthrill | Talilinds
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Io credo che sia inaccettabile che nel 2019, in un paese moderno, uno non possa chiamare "black" i neri, non solo senza neanche essere ringraziato perché non ha li ha chiamati "nigger" o "negri" (che comunque si potrebbe usare perché non ha valore dispregiativo -anche se non tutti i negri lo sanno), ma addirittura venendo apostrofato da miliardari proprietari di società calcistiche, calciatori sfaccendati e intellettuali vari (i soliti comunisti).

Basta!

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Adesso, pachu dice:

Io credo che sia inaccettabile che nel 2019, in un paese moderno, uno non possa chiamare "black" i neri, non solo senza neanche essere ringraziato perché non ha li ha chiamati "nigger" o "negri" (che comunque si potrebbe usare perché non ha valore dispregiativo -anche se non tutti i negri lo sanno), ma addirittura venendo apostrofato da miliardari proprietari di società calcistiche, calciatori sfaccendati e intellettuali vari (i soliti comunisti).

Basta!

I soliti comunisti non lo accetto, sinceramente. Avete stufato (non mi rivolgo a te in particolare) con sta cosa di fare di tutta l'erba un fascio. Tutti comunisti, tutti radical chic, tutti fascisti, tutti nazisti. 

E basta! 

Il comunismo è una cosa ben precisa, così come il fascismo e il nazismo. Impariamo ad usare le parole con il proprio significato. 

Cosa intendi per comunista, tu? 

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19 minuti fa, Ol' Endthrill | Talilinds dice:

 

Piuttosto date un'occhiata ai titoli di Libero online, che ogni singolo giorno sforna articoli ridicoli e titola faziosamente per sobillare l'avversione e l'odio incondizionato delle persone. 

È diverso. Libero ha una linea editoriale ben precisa. Andare sul sito di Libero e scandalizzarsi perché pubblica schifezze è come andare su un sito porno e scandalizzarsi perché ci sono donne nude.

Modificato da pachu
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2 minuti fa, pachu dice:

È diverso. Libero ha una linea editoriale ben precisa. Andare sul sito di Libero e scandalizzarsi perché pubblica schifezze è come andare su un sito porno e scandalizzarsi perché ci sono donne nude.

No, perché Libero è un giornale prima di tutto. Lo schieramento politico di un giornale deve venire in secondo piano dopo lo scopo dell'informazione. 

Se tu vai su un sito porno stavi cercando un porno; poi se sia un etero, un gay, un MILF viene dopo. Allo stesso modo se io vado sul sito di un giornale voglio trovare un giornale che mi dia per quanto possibile oggettivamente l'informazione, poi se sia di destra o sinistra è quasi impossibile non farlo trasparire, ma prima di tutto io voglio informarmi, così come per i porno voglio svagarmi. 

Quindi se andiamo in questi termini, Libero non dovrebbe essere considerato un giornale. 

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2 minuti fa, pachu dice:

Anche tra i neri ci sono dei razzisti. Wow. Chi l'avrebbe mai detto.

 

In realtà sono infinitamente più razzisti di noi.

Non di rado ho visto africani della stessa nazione, ma di tribù diverse non voler lavorare sulla stessa fila nel raccogliere i pomodori, e prendersi anche a coltellate. O durante la festa patronale litigare perché avevano le bancarelle una di fianco all'altro.

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7 ore fa, MasterMatrix dice:

Un giornalista comunica alla gente e deve stare attento a quello che scrive, se non lo fa deve essere punito o allontanato da quella professione.

 

In realtà non è quasi mai il giornalista a scegliere il titolo: tu fai il pezzo, poi c'è il "titolista" che spara l'estremizzazione per accalappiare lettori e attenzione, molto spesso in maniera scorretta e fuorviante.

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