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Lavorare per vivere o Vivere per Lavorare?


Zero
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Mi ricordo che ne parlammo un anno fa a Modena e credo tu (come può essere anche giusto) ti sia fatta ingolosire da un contratto a tempo indeterminato con un entry level sicuramente superiore alla media.. Secondo me non devi darti per spacciata perché hai una laurea in economia e voglia di fare, poi onestamente non so se sia facile entrare a 1700 al mese indeterminato nel privato, ma credo tu possa trovare un compromesso tra un lavoro che ti piace e delle condizioni di lavoro non super perfette, che si aggiusteranno col tempo. <3 

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11 ore fa, pachu dice:

Lo stipendio di ingresso nella Polizia Penitenziaria è 1700 netti e io devo leggere sui giornali che le forze dell'ordine, poverine, non hanno gli aumenti? 

Beh 1700 compreso di turnazioni notturne di sabato e di domenica di natale e ferragosto tutto al lavoro. 1700 per stare ogni giorno dietro le sbarre con gente che si taglia, si impicca, che potrebbe avere chissa quale malattia che magari prova a menarti o a gettarti cose addosso, ti sputa o magari prova a scappare e per ogni evento non gestito nel migliore dei modi si è passibili di denuncia e processo. 

Non penso siano tanti onestamente. Poi che nel privato non si riesce ad avere uno stipendio tale sono d accordo. Che chi ha la partita iva è schiacciato dalle tasse sono d accordo. Ma di base il problema è l'Italia

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10 minuti fa, Zero dice:

Beh 1700 compreso di turnazioni notturne di sabato e di domenica di natale e ferragosto tutto al lavoro. 1700 per stare ogni giorno dietro le sbarre con gente che si taglia, si impicca, che potrebbe avere chissa quale malattia che magari prova a menarti o a gettarti cose addosso, ti sputa o magari prova a scappare e per ogni evento non gestito nel migliore dei modi si è passibili di denuncia e processo. 

 

Su questo ti do perfettamente ragione, le forze dell'ordine sono necessarie per il bene di tutti e fanno un lavoro difficile e quindi non vanno trattate da pezzenti. Non essendo il loro stipendio determinato dal mercato, lo determina lo stato in base ad altre considerazioni.

 

Volevo solo evidenziare che a fronte di questi stipendi, le lamentele continue di cui leggo mi sembrano meno giustificate. Se non è uno stipendio determinato dal mercato, questo vale sia verso il basso che verso l'alto.

Va quindi valutato in base ad altre considerazioni, per esempio per confronto con il privato dove non spesso si inizia da 1700 netti.

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Era notizia di pochi giorni fa. A Barletta (per chi non lo sapesse una cittadina da quasi 100 mila abitanti nei pressi di Bari, da qualche anno provincia) 800 persone fecero un concorso per fare gli spazzini, 13 posti disponibili. Tra i vincitori, diversi laureati, tra cui un ingegnere di 35 anni uscito con 110 e lode dal Politecnico di Bari (il cui valore come università, leggevo oggi, è stato valutato come la Bocconi).

L'ingegnere da 110 era raggiante. Perché fino a quel momento i lavori specializzati erano stati pochi, e sottopagati, e aveva campato raccogliendo olive, facendo il cameriere, e altri lavori sostanziali senza arrivare neanche ad 800 euro al mese.

Ora, prende per spazzare le strade, 1200.

1200 euro al Sud, anche se Sud, non sono un cazzo. A Barletta l'affitto di una casa è mediamente sui 500 euro, ma anche di più. Il prezzo per comprarla varia, per le case nuove, da 2000 euro al metro quadro a 3500.

Lui dice che adesso può farsi una famiglia.

Non è vero.

Non saprà come sbattere la testa uguale, ma se è raggiante, si vede che prima era proprio disperato.

Non è vivere questo.

Ho alcune amiche laureate in lingua, chimica e psicologia, che fanno le cameriere per meno di 600 euro al mese.

Con questo voglio dire che non è vero che si può cambiare strada quando si vuole. Non è detto che si avrà una possibilità reale di potersi guadagnare da vivere. Certo, se uno non ci prova neanche. Ma se non si ha un paracadute alle spalle, e bello grande, si deve cercare un compromesso tra un lavoro che non ci piace, e la sicurezza che altri non raggiungeranno mai, e non per loro demerito, ma perché viviamo in un periodo nefasto.

 

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50 minuti fa, Apolide dice:

Era notizia di pochi giorni fa. A Barletta (per chi non lo sapesse una cittadina da quasi 100 mila abitanti nei pressi di Bari, da qualche anno provincia) 800 persone fecero un concorso per fare gli spazzini, 13 posti disponibili. Tra i vincitori, diversi laureati, tra cui un ingegnere di 35 anni uscito con 110 e lode dal Politecnico di Bari (il cui valore come università, leggevo oggi, è stato valutato come la Bocconi).

L'ingegnere da 110 era raggiante. Perché fino a quel momento i lavori specializzati erano stati pochi, e sottopagati, e aveva campato raccogliendo olive, facendo il cameriere, e altri lavori sostanziali senza arrivare neanche ad 800 euro al mese.

Ora, prende per spazzare le strade, 1200.

1200 euro al Sud, anche se Sud, non sono un cazzo. A Barletta l'affitto di una casa è mediamente sui 500 euro, ma anche di più. Il prezzo per comprarla varia, per le case nuove, da 2000 euro al metro quadro a 3500.

Lui dice che adesso può farsi una famiglia.

Non è vero.

Non saprà come sbattere la testa uguale, ma se è raggiante, si vede che prima era proprio disperato.

Non è vivere questo.

Ho alcune amiche laureate in lingua, chimica e psicologia, che fanno le cameriere per meno di 600 euro al mese.

Con questo voglio dire che non è vero che si può cambiare strada quando si vuole. Non è detto che si avrà una possibilità reale di potersi guadagnare da vivere. Certo, se uno non ci prova neanche. Ma se non si ha un paracadute alle spalle, e bello grande, si deve cercare un compromesso tra un lavoro che non ci piace, e la sicurezza che altri non raggiungeranno mai, e non per loro demerito, ma perché viviamo in un periodo nefasto.

 

Vabbe ma al sud il lavoro non esiste. 

Cioè quel poco che esiste è supersottopagato. 

Io lo scorso anno sono stata fortunata (avevo esperienza nell'ambito) ed ho trovato lavoro a Bari (ma in un sindacato che comunque anche al sud garantiscono uno stipendio standard) per il resto le altre aziende fanno tutti contratti dove legalizzano la schiavitù.

Quando andavo all'università di Bari,  chiesi al mio prof assistente (era tipo un postdoc da 10 anni tipo, aveva quasi 40 anni credo) se conveniva intraprendere la carriera di dottorato. Mi confessò che lui era piantato all università  da un decennio e guadagnava 600 euro al mese (quando e se i soldi della regione arrivavano) e non c era modo per diventare professore ordinario perché non aveva forti conoscenze.

Quindi se una persona vuol vivere al sud si deve "accontentare" di quei 600 euro al mese da ingegnere/professore ecc purtroppo. 

 

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27 minuti fa, Zero dice:

Vabbe ma al sud il lavoro non esiste. 

Cioè quel poco che esiste è supersottopagato. 

Io lo scorso anno sono stata fortunata (avevo esperienza nell'ambito) ed ho trovato lavoro a Bari (ma in un sindacato che comunque anche al sud garantiscono uno stipendio standard) per il resto le altre aziende fanno tutti contratti dove legalizzano la schiavitù.

Quando andavo all'università di Bari,  chiesi al mio prof assistente (era tipo un postdoc da 10 anni tipo, aveva quasi 40 anni credo) se conveniva intraprendere la carriera di dottorato. Mi confessò che lui era piantato all università  da un decennio e guadagnava 600 euro al mese (quando e se i soldi della regione arrivavano) e non c era modo per diventare professore ordinario perché non aveva forti conoscenze.

Quindi se una persona vuol vivere al sud si deve "accontentare" di quei 600 euro al mese da ingegnere/professore ecc purtroppo. 

 

Ma nelle aziende non hai mai provato a fare colloqui? 

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1 ora fa, Zero dice:

Quando andavo all'università di Bari,  chiesi al mio prof assistente (era tipo un postdoc da 10 anni tipo, aveva quasi 40 anni credo) se conveniva intraprendere la carriera di dottorato. Mi confessò che lui era piantato all università  da un decennio e guadagnava 600 euro al mese (quando e se i soldi della regione arrivavano) e non c era modo per diventare professore ordinario perché non aveva forti conoscenze.

 

questo succede anche alla normale di pisa perché l'università da oltre 10 anni sta sbaraccando

 

sulla polizia penitenziaria, voglio ben sperare che non faresti quel lavoro lì nemmeno se ti dessero 300 euro in più.

 

il caso dell'ingegnere spazzino fa clamore perché "ingegnere" e "spazzino" sono una qualifica e un mestiere carichi di aspettative e di retorica, ma qualunque plurilaureato quando entra nel pubblico lo fa con una posizione da diplomato. aggiungo che 1200 euro netti al mese (ripeto, con contratto PA tronfio di benefit che farebbero allibire pachu, e che al netto di ferie permessi e premi diventano 1500) se condivisi con un coniuge che ne guadagna altrettanti sono sufficienti a farsi una famiglia. Oltretutto una volta che è entrato nel pubblico impiego potrà chiedere mobilità e fare altri concorsi per andare a fare altro. 

 

So di un avvocato con 10 anni di esperienza in organizzazioni internazionali e 2 lauree e 2 master in 4 paesi diversi che qualche anno fa per stare vicino alla famiglia vinse un tempo determinato in regione, 1 anno a 1200 euro al mese, e tutti i colleghi gli davano le pacche sulle spalle congratulandosi a dirgli evvai grande ce l'hai fatta.

 

 

 

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7 ore fa, Tersite dice:

aggiungo che 1200 euro netti al mese (ripeto, con contratto PA tronfio di benefit che farebbero allibire pachu, e che al netto di ferie permessi e premi diventano 1500) se condivisi

I premi ovviamente vanno considerati ma non ho capito in che modo conti ferie e permessi.

Modificato da pachu
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1 ora fa, pachu dice:

I premi ovviamente vanno considerati ma non ho capito in che modo conti ferie e permessi.

 

Boh io facendo due conti l'anno che ho fatto nelle PA, in cui ho preso anche un congedo che non spettava al genitore 1 partita Iva, ho preso 15 mensilità lavorandone 8. 

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3 ore fa, Tersite dice:

 

Boh io facendo due conti l'anno che ho fatto nelle PA, in cui ho preso anche un congedo che non spettava al genitore 1 partita Iva, ho preso 15 mensilità lavorandone 8. 

Questo è un caso chiaramente particolare.

Per fare i confronti occorre tenere conto dei benefit (welfare, assicurazioni, mensa / buoni pasto) ma non di ferie e permessi.

Le ferie si fanno, i permessi in alcune situazioni vengono in parte liquidati, dipende da azienda ad azienda.

 

Semmai il problema è che la partita iva il fatturato annuo deve dividerlo per 11, a meno che decida di non fare mai ferie.

Modificato da pachu
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12 ore fa, Zero dice:

Vabbe ma al sud il lavoro non esiste. 

Cioè quel poco che esiste è supersottopagato. 

Io lo scorso anno sono stata fortunata (avevo esperienza nell'ambito) ed ho trovato lavoro a Bari (ma in un sindacato che comunque anche al sud garantiscono uno stipendio standard) per il resto le altre aziende fanno tutti contratti dove legalizzano la schiavitù.

Quando andavo all'università di Bari,  chiesi al mio prof assistente (era tipo un postdoc da 10 anni tipo, aveva quasi 40 anni credo) se conveniva intraprendere la carriera di dottorato. Mi confessò che lui era piantato all università  da un decennio e guadagnava 600 euro al mese (quando e se i soldi della regione arrivavano) e non c era modo per diventare professore ordinario perché non aveva forti conoscenze.

Quindi se una persona vuol vivere al sud si deve "accontentare" di quei 600 euro al mese da ingegnere/professore ecc purtroppo. 

 

 

Il mondo dell'università neanche lo prendo in considerazione. O sei figlio di un qualche barone, o fai la fame per 600 euro al mese, facendo lezioni al posto del professore.

Quello che volevo dire però, che è vero che ci sono lavori di merda (nel tuo caso, dipende molto dalla indole, non ti conosco, non so come reagisci, io non potrei mai lavorare nelle forze dell'ordine a prendere ordini dal primo che passa, tu magari hai altre difficoltà o le stesse, o boh) ma se si ha la fortuna di averne uno che ti fa vivere quasi dignitosamente, se non si hanno delle garanzie e sicurezze, non essendoci risorse infinite fuori, forse non è saggio lasciare tutto e ricominciare. Certo, se il lavoro proprio non ti piace, che ti fa vivere male, allora cambia senza pensarci. Ma non è detto che un lavoro che ti piace ti soddisfarà.

 

Ti racconto un aneddoto. A Roma nel 2010 conobbi una ragazza. Scriveva per il Corriere della Sera. Amava scrivere. Ma era pagata 400 euro al mese, reperibilità 24/24, e quando scriveva un articolo erano altri a mettere la firma. A Roma all'epoca una stanza costava da 500 a 700 euro. In più dato che era una bella ragazza, ci provavano in tanti e in modo anche squallido, per come me ne parlava. Fare la giornalista era il suo sogno, e con tutte le difficoltà le piaceva fare la giornalista anche così, ma una sera, piangendo, mi disse che se ne tornava a casa.

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14 ore fa, Apolide dice:

Era notizia di pochi giorni fa. A Barletta (per chi non lo sapesse una cittadina da quasi 100 mila abitanti nei pressi di Bari, da qualche anno provincia) 800 persone fecero un concorso per fare gli spazzini, 13 posti disponibili. Tra i vincitori, diversi laureati, tra cui un ingegnere di 35 anni uscito con 110 e lode dal Politecnico di Bari (il cui valore come università, leggevo oggi, è stato valutato come la Bocconi).

L'ingegnere da 110 era raggiante. Perché fino a quel momento i lavori specializzati erano stati pochi, e sottopagati, e aveva campato raccogliendo olive, facendo il cameriere, e altri lavori sostanziali senza arrivare neanche ad 800 euro al mese.

Ora, prende per spazzare le strade, 1200.

1200 euro al Sud, anche se Sud, non sono un cazzo. A Barletta l'affitto di una casa è mediamente sui 500 euro, ma anche di più. Il prezzo per comprarla varia, per le case nuove, da 2000 euro al metro quadro a 3500.

Lui dice che adesso può farsi una famiglia.

Non è vero.

Non saprà come sbattere la testa uguale, ma se è raggiante, si vede che prima era proprio disperato.

Non è vivere questo.

Ho alcune amiche laureate in lingua, chimica e psicologia, che fanno le cameriere per meno di 600 euro al mese.

Con questo voglio dire che non è vero che si può cambiare strada quando si vuole. Non è detto che si avrà una possibilità reale di potersi guadagnare da vivere. Certo, se uno non ci prova neanche. Ma se non si ha un paracadute alle spalle, e bello grande, si deve cercare un compromesso tra un lavoro che non ci piace, e la sicurezza che altri non raggiungeranno mai, e non per loro demerito, ma perché viviamo in un periodo nefasto.

 

 

anche per questo io ormai sostengo che per questo paese non c'è alcuna speranza

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io posso consigliarti, oltre sicuramente a finire il corso, di valutare anche le prospettive future che ti può offrire questo lavoro. non so come funziona in polizia, ma immagino anche lì ci sia la possibilità di fare poi concorsi interni (non dovrebbe essere difficile per te, vista la media degli altri, e considerando che sei una ragazza in gamba) e progredire cambiando anche mansioni. o magari di spostarti col tempo.

se invece vedi che anche quelle non ti interessano fai bene a cercare altro. 

 

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47 minuti fa, silvia_fi dice:

io posso consigliarti, oltre sicuramente a finire il corso, di valutare anche le prospettive future che ti può offrire questo lavoro. non so come funziona in polizia, ma immagino anche lì ci sia la possibilità di fare poi concorsi interni (non dovrebbe essere difficile per te, vista la media degli altri, e considerando che sei una ragazza in gamba) e progredire cambiando anche mansioni. o magari di spostarti col tempo.

se invece vedi che anche quelle non ti interessano fai bene a cercare altro. 

 

I primi concorsi interni si possono fare dopo 5 anni se c è il bando. Poi le procedure sono molto lente e fino a che si passa di grado passano molti altri anni. E onestamente non ne ho voglia. 

Ma anche di finire il corso lo vedo come tempo sprecato ora come ora visto che non mi da alcun valore aggiunto al mio cv 

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14 ore fa, Tersite dice:

 

 

sulla polizia penitenziaria, voglio ben sperare che non faresti quel lavoro lì nemmeno se ti dessero 300 euro in più.

 

No 300 euro non cambiano. Per 3000 euro al mese forse non sarei venuta qui a lamentarmene 

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1 ora fa, Zero dice:

I

Ma anche di finire il corso lo vedo come tempo sprecato ora come ora visto che non mi da alcun valore aggiunto al mio cv 

Quando ti presenterai per un ruolo manageriale, potrebbe servire.

Chi sa gestire uno spacciatore nigeriano, probabilmente sa gestire anche una segretaria e qualche ingegnere.

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I fattori che vanno considerati sono veramente tanti, alla fine è un'analisi di costi e benefici. Sei giovane per cui non ti è precluso niente. Dal mio modo di vedere, la qualità della vita e il benessere sul posto di lavoro nel medio-lungo termine fanno la differenza (ovviamente questi concetti poi andrebbero declinati: si parla quindi di ambiente lavorativo, di colleghi, di mansioni che piacciono o meno ecc). Dal punto di vista pratico ti consiglierei anche io di finire il corso (che ormai hai iniziato) e poi prendere una decisione. Se non ricordo male hai già esperienza anche nel privato per cui sta solo a te vedere se rimandare curriculum ad aziende o tenerti il posto a tempo indeterminato. Ho il dubbio -forse- che quello che ti manca è sapere cosa veramente ti piacerebbe fare, forse perché non l'hai ancora sperimentato,  ma.mi pare di capire che l'area di interesse sia (giustamente) quella per cui hai studiato. Quindi forse la decisione l'hai anche già presa, non so a Verbania ma qui ad esempio aziende che assumono in ruoli da impiegata ce ne sono. Gli stipendi medi credo siano attorno ai 1200-1300 più tredicesima ecc. D'altra parte comprendo benissimo.cosa dici, l'ambiente penitenziario è un mondo totalmente avulso dalla realtà,  il disagio umano tocca vette difficilmente immaginabili e il problema non credo sia lavorare il sabato e la domenica in sè, il problema è lavorare il sabato e la domenica  a fare un lavoro che si detesta. In sostanza: non c'è una risposta giusta o sbagliata, di mio ho seguito alcuni casi di persone che stavano male sul posto di lavoro per vari motivi (ambientali) e alla fine la soluzione per tutte è stata cambiare. Per alcuni è stata una decisione sofferta maturata magari dopo 2-3 anni, per altri è stata addirittura esterna perché magari lasciati a casa per contratti in scadenza o fallimento dell'azienda. Il fattore comune è che hanno tutti dichiarato di stare molto meglio, anche quelli che si sono trovati a piedi col figlio a carico, nella convinzione che un altro lavoro si trovava (considerando anche di fare le pulizie per sbarcare il lunario come soluzione temporanea piuttosto!) ma che il benessere personale che ne derivava controbilanciava di gran lunga gli aspetti negativi. 

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4 ore fa, Bless dice:

I fattori che vanno considerati sono veramente tanti, alla fine è un'analisi di costi e benefici. Sei giovane per cui non ti è precluso niente. Dal mio modo di vedere, la qualità della vita e il benessere sul posto di lavoro nel medio-lungo termine fanno la differenza (ovviamente questi concetti poi andrebbero declinati: si parla quindi di ambiente lavorativo, di colleghi, di mansioni che piacciono o meno ecc). Dal punto di vista pratico ti consiglierei anche io di finire il corso (che ormai hai iniziato) e poi prendere una decisione. Se non ricordo male hai già esperienza anche nel privato per cui sta solo a te vedere se rimandare curriculum ad aziende o tenerti il posto a tempo indeterminato. Ho il dubbio -forse- che quello che ti manca è sapere cosa veramente ti piacerebbe fare, forse perché non l'hai ancora sperimentato,  ma.mi pare di capire che l'area di interesse sia (giustamente) quella per cui hai studiato. Quindi forse la decisione l'hai anche già presa, non so a Verbania ma qui ad esempio aziende che assumono in ruoli da impiegata ce ne sono. Gli stipendi medi credo siano attorno ai 1200-1300 più tredicesima ecc. D'altra parte comprendo benissimo.cosa dici, l'ambiente penitenziario è un mondo totalmente avulso dalla realtà,  il disagio umano tocca vette difficilmente immaginabili e il problema non credo sia lavorare il sabato e la domenica in sè, il problema è lavorare il sabato e la domenica  a fare un lavoro che si detesta. In sostanza: non c'è una risposta giusta o sbagliata, di mio ho seguito alcuni casi di persone che stavano male sul posto di lavoro per vari motivi (ambientali) e alla fine la soluzione per tutte è stata cambiare. Per alcuni è stata una decisione sofferta maturata magari dopo 2-3 anni, per altri è stata addirittura esterna perché magari lasciati a casa per contratti in scadenza o fallimento dell'azienda. Il fattore comune è che hanno tutti dichiarato di stare molto meglio, anche quelli che si sono trovati a piedi col figlio a carico, nella convinzione che un altro lavoro si trovava (considerando anche di fare le pulizie per sbarcare il lunario come soluzione temporanea piuttosto!) ma che il benessere personale che ne derivava controbilanciava di gran lunga gli aspetti negativi. 

Tutto giusto quello che hai scritto. 
Il problema del finire/non finire il corso cioè  da una parte vorrei pure finirlo alla fine ricevo comunque uno stipendio (anche se a livello di cv non vale nulla secondo me). D'altra parte mi sembra di perdere del tempo che potrei impiegare diversamente a cercar lavoro, iscrivermi all'ufficio collocamento, trovare magari qualche corso formalizzante (principalmente proverò a cercar lavoro in Svizzera in realtà li pagano bene anche semplici stage ed una volta trovato il primo secondo me poi è tutto in discesa). Stando qui è tutto più difficile sia la ricerca sia tutto. Comunque ho deciso che probabilmente lascerò ma non so quando; non voglio arrivare tra 10 anni che faccio questo lavoro qui che non mi piace con  il rimpianto di non aver tentato un'altra strada per accontentarmi. 
Cioè anni fa mi licenziai dal lavoro che facevo presso un commercialista e sono ancora molto soddisfatta di quella scelta li.

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Ma quanto ti manca per finire? Credo che il corso tu lo veda come una perdita di tempo perché non è finalizzato a nulla (nel senso che sai già che non farai quel lavoro) e in più non ti piace, però visto che l'hai iniziato avresti sprecato anche i mesi che hai già fatto. Almeno consegui comunque una qualifica. Visto che ti pagano puoi vederlo come un lavoro temporaneo che ti fa schifo ma che è a termine (quindi sopportabile proprio perché sai che ci sarà una fine definita). Poi guardando più nell'insieme non è che qualche mese di attesa ti precluda nulla in termini di ricerca di lavoro. Capisco che la voglia sia finire il prima possibile e passare ad altro..boh valuta se la cosa è sopportabile o se stai così male da non reggere più nemmeno una settimana.

Modificato da Bless
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5 minuti fa, Bless dice:

Ma quanto ti manca per finire? Credo che il corso tu lo veda come una perdita di tempo perché non è finalizzato a nulla (nel senso che sai già che non farai quel lavoro) e in più non ti piace, però visto che l'hai iniziato avresti sprecato anche i mesi che hai già fatto. Almeno consegui comunque una qualifica. Visto che ti pagano puoi vederlo come un lavoro temporaneo che ti fa schifo ma che è a termine (quindi sopportabile proprio perché sai che ci sarà una fine definita). Poi guardando più nell'insieme non è che qualche mese di attesa ti precluda nulla in termini di ricerca di lavoro. Capisco che la voglia sia finire il prima possibile e passare ad altro..boh valuta se la cosa è sopportabile o se stai così male da non reggere più nemmeno una settimana.

Dura fino a luglio -.-". Vabbè un altro mese lo reggo ancora e poi valuto.. è che è sfiancante tutto qui anche la convivenza perchè stiamo in stanze da 4 (quindi con altre 3 persone) che sono praticamente delle "pescivendole" e parlano e urlano tutto il giorno in tutte le ore senza alcun rispetto in un altra lingua(napoletano/siciliano), hanno amanti, portano chiunque in stanza. Dopo la "giornata lavorativa" vivo e dormo costantemente con i tappi nelle orecchie perchè oltre a non riuscir a far nulla con "gomorra" in camera (non le capisco nemmeno quando parlano onestamente) mi fanno venire mal di testa.

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1 ora fa, Zero dice:

Dura fino a luglio -.-". Vabbè un altro mese lo reggo ancora e poi valuto.. è che è sfiancante tutto qui anche la convivenza perchè stiamo in stanze da 4 (quindi con altre 3 persone) che sono praticamente delle "pescivendole" e parlano e urlano tutto il giorno in tutte le ore senza alcun rispetto in un altra lingua(napoletano/siciliano), hanno amanti, portano chiunque in stanza. Dopo la "giornata lavorativa" vivo e dormo costantemente con i tappi nelle orecchie perchè oltre a non riuscir a far nulla con "gomorra" in camera (non le capisco nemmeno quando parlano onestamente) mi fanno venire mal di testa.

Ma sei obbligata a stare lì dentro o puoi prenderti una stanza in affitto fuori? Così puoi avere un po’ di tranquillità e magari riesci a valutare anche altre possibilità.
Poi cerca di capire cosa ti interessa e punta su quello.

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4 ore fa, Zero dice:

Dura fino a luglio -.-". Vabbè un altro mese lo reggo ancora e poi valuto.. è che è sfiancante tutto qui anche la convivenza perchè stiamo in stanze da 4 (quindi con altre 3 persone) che sono praticamente delle "pescivendole" e parlano e urlano tutto il giorno in tutte le ore senza alcun rispetto in un altra lingua(napoletano/siciliano), hanno amanti, portano chiunque in stanza. Dopo la "giornata lavorativa" vivo e dormo costantemente con i tappi nelle orecchie perchè oltre a non riuscir a far nulla con "gomorra" in camera (non le capisco nemmeno quando parlano onestamente) mi fanno venire mal di testa.

 

Organizziamo un raduno 

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9 ore fa, silvia_fi dice:

Ma sei obbligata a stare lì dentro o puoi prenderti una stanza in affitto fuori? Così puoi avere un po’ di tranquillità e magari riesci a valutare anche altre possibilità.
Poi cerca di capire cosa ti interessa e punta su quello.

Eh no purtroppo sono obbligata a dormire qui :(

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16 ore fa, Zero dice:

Tutto giusto quello che hai scritto. 
Il problema del finire/non finire il corso cioè  da una parte vorrei pure finirlo alla fine ricevo comunque uno stipendio (anche se a livello di cv non vale nulla secondo me). D'altra parte mi sembra di perdere del tempo che potrei impiegare diversamente a cercar lavoro, iscrivermi all'ufficio collocamento, trovare magari qualche corso formalizzante (principalmente proverò a cercar lavoro in Svizzera in realtà li pagano bene anche semplici stage ed una volta trovato il primo secondo me poi è tutto in discesa). Stando qui è tutto più difficile sia la ricerca sia tutto. Comunque ho deciso che probabilmente lascerò ma non so quando; non voglio arrivare tra 10 anni che faccio questo lavoro qui che non mi piace con  il rimpianto di non aver tentato un'altra strada per accontentarmi. 
Cioè anni fa mi licenziai dal lavoro che facevo presso un commercialista e sono ancora molto soddisfatta di quella scelta li.

 

ma se avessi rifiutato di fare il corso qualcun altro avrebbe preso il tuo posto?

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