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Per ora noi la chiameremo felicità


Toremoon
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57 minuti fa, Toremoon dice:

Vedi, anche questo messaggio significa non stare in relazione con quanto qua si sta dicendo. Non ho visto nessuno qui  fare una polemica anti stato

 

Due messaggi sopra hai scritto che è fantascienza che lo stato possa darti felicità, che per te non si misura in ospedali ma in libertà interiore. 

 

Osservo che se non avessimo uno stato che ci dà ospedali non saremmo qui a farci queste seghe mentali. 

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21 ore fa, Toremoon dice:

 

 in questo contesto ben poche persone sono andate a vivere fuori, dove quella che tu chiami "qualità della vita misurabile" è superiore Quindi o Siamo tutti quanti masochisti o la qualità della vita ha degli indici che non sono effettivamente così tanto misurabili.

 

Non ho capito quando hai scritto che gli italiani non sono felici, che in iran forse lo sono di più, e in ogni caso da qui quasi nessuno si sposta (?) . Probabilmente ho capito male, ma questo ignora i miliardi di persone che si spostano da posti poveri (secondo indici economici) a posti ricchi. 

 

Sull'essere in relazione con quanto si dice qui, ti faccio notare nuovamente che praticamente tutti quelli che sono intervenuti pensano che tu li stia prendendo per il culo. Non lo dico per ragioni di branchetto, ma proprio per stare in relazione con quanto qua si sta dicendo (è proibitivo seguirti). 

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Non so cosa vuol dire anti-Stato, rispondo a questo 

 

22 ore fa, Toremoon dice:

Non credo che il debito pubblico sia la misura della qualità della vita (che per me non si misura in strade, ospedali e aeroporti, ma nella libertà interiore di un individuo). 

 

 

 

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2 ore fa, Tersite dice:

Non ho capito quando hai scritto che gli italiani non sono felici, che in iran forse lo sono di più, 

 

Scusa, sarà un problema scaturito dal fatto che io spesso non scrivo i messaggi, ma li detto al cellulare, ma mi fai capire da dove evinci che io abbia scritto questa cosa?

 

Comunque, io credo che tutta la questione sia dovuta al fatto che tu credi che gli italiani siano felici e non lo sappiano a causa della stampa che li devia, mentre io penso che noi viviamo in un sistema sociale implicitamente infelicitante.

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lo evinco da qui:

Il 4/6/2018 at 07:20, Toremoon dice:

Ogni italiano nasce con 40 000€ di debito. 

È una follia. 

 

Il 4/6/2018 at 15:47, Dauntless dice:

In Iran è 2.458 $

Direi che viviamo un pochino meglio qui.

 

Il 5/6/2018 at 09:11, Toremoon dice:

Quanti italiani conosci che si sentono felici? 

 

se invece concordi che si vive meglio in italia che in iran mi preoccupo di meno.

E poi puoi osservare che la gente si sposta da posti peggio a posti meglio (fammi sapere se vuoi che quoti il messaggio).

 

Poi mi puoi anche spiegare il discorso per cui la qualità della vita non dipende da ospedali e strade ma dalla libertà interiore, che io leggo come un insulto alla miseria.

Modificato da Tersite
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18 minuti fa, Helder dice:

Se vuoi ti presento un iraniano, così puoi fare un campione statistico fedele come con gli italiani.

 

Parli con Dauntless? Perché è lui che ha detto che avendo conosciuto qualche benestante iraniano ha capito che lì sono tutti infelici.

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1 minuto fa, Toremoon dice:

Non credo di riuscire a spiegarlo aldilà di una evidenza soggettiva.

 

Non ho forma migliore per spiegarti di cosa sappia la pesca, se non invitandoti ad assaggiarla.

 

questo comporta però assaggiare luoghi senza strade e ospedali, e a quel punto trarre conclusioni sulla qualità della vita e del sistema.

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29 minuti fa, Tersite dice:

 

questo comporta però assaggiare luoghi senza strade e ospedali, e a quel punto trarre conclusioni sulla qualità della vita e del sistema.

 

Il Tersite del passato avrebbe notato la inconsistenza logica di questa frase.

 

Io mi limito a dire che dovresti dimostrarmi tu che la presenza di ospedali accresce la qualità della vita. 

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la logica è una categoria razionale, io parlo a un livello più profondo: esperienziale.

Siamo liberi di non usare gli ospedali, eppure ne facciamo uso, e - anche se non ne abbiamo immediato bisogno - cerchiamo di vivere non troppo lontani da essi.

Siamo tutti masochisti?

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Figuriamoci: parlo di vita, non di statistiche. Non sono mica Amartya Sen. Mi confonderai con gli amici di Facebook.

Parlo di quello che percepisco soggettivamente: un giovane iraniano, anzi persiano come ama definirsi, che lascia il suo paese per studiare medicina e lavorare nei nostri ospedali, dato che lì non è possibile. Lascia la rivoluzione khomeinista del 79, in una parola, patriarcato, per la libertà e l'equità dello stato sociale europeo.

Fa il mestiere più bello del mondo, il ginecologo, e fa venire alla luce le mie due figlie. Porta amore, gioia, vita. Tutto questo in un ospedale, simbolo della qualità della nostra esistenza.

Vedo in questa esperienza un modo di trasmettere qualcosa di intangibile, inspiegabile, come il sapore di una papaya.

(se si dubitasse l'autenticità del mio vissuto, copio scheda

http://www.medicitalia.it/ariojoghtapour

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2 ore fa, Tersite dice:

Figuriamoci: parlo di vita, non di statistiche. Non sono mica Amartya Sen. Mi confonderai con gli amici di Facebook.

 

Parlo di quello che percepisco soggettivamente: un giovane iraniano, anzi persiano come ama definirsi, che lascia il suo paese per studiare medicina e lavorare nei nostri ospedali, dato che lì non è possibile. Lascia la rivoluzione khomeinista del 79, in una parola, patriarcato, per la libertà e l'equità dello stato sociale europeo.

 

Fa il mestiere più bello del mondo, il ginecologo, e fa venire alla luce le mie due figlie. Porta amore, gioia, vita. Tutto questo in un ospedale, simbolo della qualità della nostra esistenza.

 

Vedo in questa esperienza un modo di trasmettere qualcosa di intangibile, inspiegabile, come il sapore di una papaya.

 

(se si dubitasse l'autenticità del mio vissuto, copio scheda

http://www.medicitalia.it/ariojoghtapour

 

Ora sì che ci intendiamo. 

 

La cosa triste della storia è che non saprà mai di essere felice perché legge il Fatto Quotidiano e guarda Studio Aperto. 

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16 ore fa, Toremoon dice:

Ora sì che ci intendiamo. 

 

La cosa triste della storia è che non saprà mai di essere felice perché legge il Fatto Quotidiano e guarda Studio Aperto. 

 

Fai tutto da solo, oppure mi confondi ancora con qualche tuo amico di tinder. 

 

Il terrorismo viene da tutti i media, per primi i giornali locali sulle locandine, e i programmi di intrattenimento in tv.

Questa la bella pagina che fondai un mattino e che poi ho abbandonato

https://www.facebook.com/Surrealismo-e-distopie-nei-quotidiani-locali-1180082925470002/

Se uno fa una vita normale e si informa come ogni cristiano su tv e giornali, pensa di vivere in una distopia tipo Brazil e chiede il ritorno del nazismo.

 

Il resto ce lo mette la natura umana che porta a lamentarsi. 

 

Se i giornali parlassero del paese come la gazzetta dello sport parla della nazionale (sempre favorita per vincere tutto, sorvolando su scommesse passaporti falsi droghe truffe e l'attacco Zaza Pellé) non penseremno di vivere in un posto più corrotto del Messico, meno sicuro della Colombia, meno libero della Russia, invece di uno dei luoghi più vivibili del mondo, con una qualità della vita senza precedenti e sostenibile ancora per poco, visto che dettiamo questi messaggi solo grazie a minerali estratti in Congo (le risorse di coltan sono rese disponibili grazie a massacri) e lavorati da schiavi nel sudest asiatico.

Presto questi bimbi crescono e vengono a farci il culo, bisogna godere qui e ora che a nascere qui abbiamo vinto un terno al lotto, siamo grati per questa botta di culo e approfittiamone che del doman non c'è certezza. 

Modificato da Tersite
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