Vai al contenuto

Greta Thunberg


GURU baba rey
 Share

Recommended Posts

4 ore fa, Apolide dice:

Infatti io ho scelto la parte difficile, parlare dell'evento, di una dinamica sociale, tu quella facile, parlare di cosa fare all'allenatore.

 

non mi spiego: Io non mi capacito che dal cambiamento climatico, e da una persona che ha mobilitato decine di milioni di persone e altrettanti haters, siamo passati a parlare dell'allenatore delle giovanili del Grosseto.

 

Stiamo parlando degli hater dell'hater dell'hater, evidentemente perché è la categoria con cui ci identifichiamo e non perché rappresenti un pensiero comune. quanti tweet avrà ricevuto casalini, una decina? Quanti Greta thunberg, milioni? Mica è un caso di gogna collettiva come Justine Sacco. è probabile che ora riceva più insulti il Grosseto che l'ha licenziato.

Modificato da Tersite
Link al commento
Condividi su altri siti

Azz, Adrià, sono d'accordo con tutti i tuoi ultimi interventi, mi devo preoccupare? Anche perché non mi piacciono le parole che cominciano per "inter"! :D 

 

 

Ora vi metto un'immagine: simpatico gioco di parole, o inaccettabile dileggio e mi licenziate dai forum? ;) 

 

58468672_1804572399644642_28708248601231    

         Greta Tuborg   

Link al commento
Condividi su altri siti

13 ore fa, Tersite dice:

non mi spiego: Io non mi capacito che dal cambiamento climatico, e da una persona che ha mobilitato decine di milioni di persone e altrettanti haters, siamo passati a parlare dell'allenatore delle giovanili del Grosseto.

 

Sono la persona meno adatta a rispondere. Io sono per l'O.T. sempre. Un dato tema o argomento è solo uno spunto per la conversazione, che deve vivere di vita propria, e alitarsi lungo le scie della fantasia. Decidere un solo tema castra ogni possibile nuova conoscenza. Per questo la scelta provoca ansia nell'uomo.

 

13 ore fa, Tersite dice:

Stiamo parlando degli hater dell'hater dell'hater, evidentemente perché è la categoria con cui ci identifichiamo e non perché rappresenti un pensiero comune. quanti tweet avrà ricevuto casalini, una decina? Quanti Greta thunberg, milioni? Mica è un caso di gogna collettiva come Justine Sacco. è probabile che ora riceva più insulti il Grosseto che l'ha licenziato.

 

Non ho la presunzione di parlare per gli altri, ma io non mi identifico di certo in qualcuno che per sentirsi più puro (e far credere, spesso a gente che neanche conosce, di esserlo) vomita addosso al disgraziato di turno insulti, unendosi in un branchetto di iene poco ridens.

 

Che poi l'estensione dei fenomeni sia diverso, è chiaro. Ma la dinamica di base è la stessa.

E mi fa schifo.

E attenzione: non dico che mi fanno schifo quelle persone. Alcuni potrebbero, altri no. Mi riferisco esclusivamente alla dinamica. Ciò che porta quelle persone a unirsi ed essere violenti non è necessariamente la propria indole o una vera volontà personale di fare male, ma qualcosa in cui si è trascinati senza esserne pienamente consapevoli, né dell'azione in sé, né delle implicazioni. Ed è questo qualcosa che condanno. Quelle persone potrei al massimo definirle dei privi di personalità autonoma.

 

Tra l'altro mi è tornata in mente una citazione che usavo spesso nel lupus da lupo. "Al livello degli individui, la violenza disintossica. Sbarazza il colonizzato del suo complesso d'inferiorità, dei suoi atteggiamenti contemplativi o disperati. Lo rende intrepido, lo riabilita ai propri occhi. Anche se la lotta armata è stata simbolica e anche se è smobilitato da una decolonizzazione rapida, il popolo ha tempo di convincersi che la liberazione è stata affare di tutti e di ciascuno, che il leader non ha special merito. La violenza issa il popolo all'altezza del leader".

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

su questo siamo d'accordo e ri-raccomando jon ronson che ha scritto un libro sulle storie delle vittime di online shaming.

https://www.theguardian.com/culture/2018/dec/30/jon-ronson-q-and-a-pornography-social-media

 

quello che trovo interessante è che di fronte alla minaccia del collasso della civiltà e a una campagna di odio contro una minorenne asperger che ha coinvolto gruppi editoriali e presidenti di grandi nazioni, ci si focalizzi sul licenziamento dell'allenatore del grosseto. Secondo me è perché le altre cose (la bimba asperger e, en passant, il collasso della civiltà) ci toccano meno dell'allenatore del grosseto e che questo è probabilmente una parte del problema.

Link al commento
Condividi su altri siti

22 minuti fa, Tersite dice:

quello che trovo interessante è che di fronte alla minaccia del collasso della civiltà e a una campagna di odio contro una minorenne asperger che ha coinvolto gruppi editoriali e presidenti di grandi nazioni, ci si focalizzi sul licenziamento dell'allenatore del grosseto. Secondo me è perché le altre cose (la bimba asperger e, en passant, il collasso della civiltà) ci toccano meno dell'allenatore del grosseto e che questo è probabilmente una parte del problema.

 

Ma in realtà chi si focalizza sull'allenatore del Grosseto? Quattro gatti in rete. Io l'ho postato a supporto della mia personale campagna anti-hater, ma la maggior parte delle persone se ne frega. Perché si sta assuefacendo all'odio in rete: anche se non ne è direttamente responsabile, lo tollera, accetta, ignora. In questo caso la notizia è che c'è stata una reazione importante da parte di una società che aveva potere ritorsivo, di solito agli odiatori non succede niente.

 

Mi sembra che siano molto più centrali le tematiche sollevate da Greta, che hanno avuto il giusto, vastissimo seguito.

Che poi gli odiatori non contrastano tanto le sue proposte, ma preferiscono attaccarla per l'aspetto, l'età, il sesso... Non avendo di fatto argomenti o tesi contrarie con cui argomentare. 

Link al commento
Condividi su altri siti

19 minuti fa, SCRIGNO MAGICO dice:

 

Ma in realtà chi si focalizza sull'allenatore del Grosseto?

 

tore!

 

fa tutto parte del mio impegno per mobilitarlo alla lotta: al momento è anarchico e nichilista, ma questo stona con diverse sue convinzioni e modi di fare. appena prende in considerazione privilegi e oppressioni, è fatta, ma per ora ne nega l'esistenza.

è rimasto di tempo fino al 31 ottobre, poi collassa la civiltà.

 

le discussioni rimaste aperte poi le riciclo a degli studenti cui devo portare tutte le settimane dibattiti nuovi (loro di solito difendono tortura e pena di morte, ma va bene così).

Modificato da Tersite
Link al commento
Condividi su altri siti

25 minuti fa, SCRIGNO MAGICO dice:

Io l'ho postato a supporto della mia personale campagna anti-hater

 

Odiare un odiatore rende di te un problema, non la soluzione. 

 

Così fai sembrare che il problema non sia l'odio, ma cosa si odia. 

 

@Tersite: dove non considero privilegi e oppressioni? 

Link al commento
Condividi su altri siti

9 minuti fa, Toremoon dice:

 

@Tersite: dove non considero privilegi e oppressioni? 

 

dico con una parabola (a sottolineare il delirio di onnipotenza)

 

una persona A sta in una casa calda con tanto cibo e tanto spazio, un'altra persona B sta fuori al freddo affamata.

B bussa alla porta di casa di A.

la storia finisce così, con il toc toc e lasciando tutti nella suspance.

 

la domanda che resta aperta per me è: A accoglierà B? 

la domanda che resta aperta per te è: B accoglierà A?

 

 

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Di fronte alla minaccia del collasso della società umana giriamo tutti le spalle.

Nessuno di noi è disposto a cambiare lo stile di vita. E le nazioni povere vorrebbero avere lo stesso tenore di vita che abbiamo noi: auto; pc accesi 24 ore al giorno; climatizzatori; telefonini da cambiare ogni 6 mesi... solo per citare le cose più banali a cui nessuno di noi è disposto a rinunciare.

E la consapevolezza di non riuscire a rinunciare a questo, ci porta in realtà a non considerare nessuna reale azione, ma vedendo una ragazzina con tutta la sua retorica, ci sentiamo idealmente parte della sua lotta e l'appoggiamo, a parole, ma con i fatti andiamo contro il suo movimento ideale.

Ed è una cosa che sappiamo tutti, ma pochi hanno il coraggio di dirlo.

Per di più ci facciamo ingannare da questa retorica appoggiando le battaglie sbagliate.

Per fare un esempio concreto.

209 navi da crociera inquinano come tutte le auto di tutta l'Europa. Contando solo le emissioni, e senza considerare tutto lo schifo che dalle navi finisce in mare: bottiglie di plastica, rifiuti organici, e altro.

Tutte le auto del pianeta inquinano meno del 2% dell'inquinamento totale. Però ci vogliono convincere che l'elettrico sarà il futuro. Non è vero. Non nell'accezione ambientalista. Le batterie per le auto elettriche inquinano molto di più, l'energia per alimentarle viene da centrali di carbone.

Però capirete che lo slogan "cambia la tua auto a nafta agricola con un'auto elettrica che salva il pianeta" sia migliore di "cambia la tua auto con una insensata auto elettrica che serve per salvare l'economia di chi faceva auto a nafta, ma il pianeta è fottuto uguale se non di più".

 

Credo di averlo già detto, in questo topic e anche in altri.

L'unica speranza per il mondo è scoprire qualche nuovo modo per ottenere energia pulita. Le migliori ipotesi sono la fusione nucleare, e capire come le piante attuano esattamente la fotosintesi.

Tutte le altre cazzate su pannelli solari, parchi eolici ed energie rinnovabili, servono solo ad alimentare una certa economia, che spinge e viene sospinta da alcune politiche precise, ma per fare un'analogia, sarebbe come illuminare ogni appartamento di un grattacielo di 700 piani per un anno intero usando solo un cerino. In pratica non serve a un cazzo.

 

Per dirla in altre parole, più brevemente:

Gli adulti devono fare gli adulti.

I ragazzini devono fare i ragazzini.

E le battaglie vanno combattute sul serio, non con post e unendosi idealmente e spiritualmente a movimenti ideali alla ricerca di una purezza perduta.

 

 

Degli odiatori che odiano o vengono odiati da chi ama (perché mi sento scemo a dirlo?) ho già detto.

Sono un fenomeno sociale che ha più matrici.

La soluzione è una sola: smettere di imitare; smettere di unirsi in branchi; smettere di cercare una catarsi nella violenza.

Smettere di odiare.

Ma è una scelta personale. Non c'entra la cultura. Non c'entra l'intelligenza. Non c'entra neanche il passato di ognuno di noi. C'entra solo la voglia di fare qualcosa di difficile piuttosto che fare qualcosa di facile.

 

 

 

Modificato da Apolide
Link al commento
Condividi su altri siti

27 minuti fa, Toremoon dice:

Odiare un odiatore rende di te un problema, non la soluzione. 

Così fai sembrare che il problema non sia l'odio, ma cosa si odia. 

 

A volte mi sembra che tu tiri i dadi e di conseguenza peschi da bussolotti di carta interpretazioni casuali...  ;) :D 

Link al commento
Condividi su altri siti

Una cosa così cosa?

 

Sulle auto per i bambini?

Ho imparato la lezione.

Quando facevo la prima elementare mio padre mi fece guidare la macchina per la prima volta, su una stradina di campagna che portava al santuario della Madonna, oltre il bosco. Era un'Alfetta bianco panna 2.4 a diesel, targata Roma. La scritta Roma era arancione, mi pare.

Mio padre mi disse di schiacciare la frizione, inserire la marcia, accelerare, e poi lasciare la frizione, piano. Feci esattamente così, ma tutto di fretta. Sgommai, lasciando cinque metri di virgole nere sull'asfalto, e poi l'auto morì. Al secondo tentativo riuscii a farla partite bene.

Era domenica, e per la contentezza quel giorno mi ammalai, e saltai la scuola il lunedì. Il martedì a scuola avevamo un temino, e io scrissi la cosa della macchina. La maestra volle che il mercoledì tornassi a scuola accompagnato, e fecero la paternale a mia madre sulla pericolosità di guidare un'auto, e mia madre si incazzò con me. 
Da allora ho capito che le cose si fanno e si tiene la bocca chiusa. Almeno finché non vanno in prescrizione.

 

 

Però seriamente, non ho capito a cosa ti riferisci, non l'ho letta, se non qualche commento a caso, la discussione.

Link al commento
Condividi su altri siti

58 minuti fa, Toremoon dice:

Non capisco la retorica: vuoi dire, con Apolide, che l'accoglienza è una questione economica? Se è così non sono d'accordo. 

 

apolide penso abbia una visione più simile alla tua

io dico che

 

Il 9/7/2019 at 15:55, Tersite dice:

chi è in casa accoglie chi è fuori casa: il contrario - da un punto di vista più profondo di accoglienza e integrazione umane - può succedere solo quando sono in casa entrambi.

 

il pensiero che chi è fuori casa possa e debba accogliere chi è dentro casa, per me è comunque intrigante in quanto paradossale e stravagante, però significa appunto non considerare privilegi e oppressioni (che alla fine è un peccato anche per il privilegiato perché è una cosa di cui essere grati).

 

 

Modificato da Tersite
Link al commento
Condividi su altri siti

4 ore fa, Apolide dice:

Tra l'altro mi è tornata in mente una citazione che usavo spesso nel lupus da lupo. "Al livello degli individui, la violenza disintossica. Sbarazza il colonizzato del suo complesso d'inferiorità, dei suoi atteggiamenti contemplativi o disperati. Lo rende intrepido, lo riabilita ai propri occhi. Anche se la lotta armata è stata simbolica e anche se è smobilitato da una decolonizzazione rapida, il popolo ha tempo di convincersi che la liberazione è stata affare di tutti e di ciascuno, che il leader non ha special merito. La violenza issa il popolo all'altezza del leader".

 

Dopo ti rogavano, giusto?

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, Tersite dice:

apolide penso abbia una visione più simile alla tua

 

Ho letto di fretta, ma se non ho capito male il pensiero di tore è che lo stato è fascista poiché applica la legge per governare e non per proteggere i cittadini (e se li protegge non è come priorità ma come effetto collaterale).

La mia idea è che i cittadini devono proteggere la legge e mai il contrario. La legge è una sorta di patto sociale, un collante per aiutarci ad evolvere basato sulla morale, la morale di tipo kantiano per intenderci. E lo stato ne è solo il garante, il perfetto burocrate di weberiana memoria privo di parzialità, amore, odio.

Ma ho la testa altrove per affrontare il discorso. Specialmente perché poi si scivola in una tematica difficile come l'aborto. Lì le due posizioni sono inconciliabili perché non riguarda più la logica o qualcosa di concreto, bensì i nostri sentimenti.

 

1 ora fa, Masahashi dice:

 

Dopo ti rogavano, giusto?

 

No :D

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, Tersite dice:

non considerare privilegi e oppressioni

 

Ora comprendo cosa non capivo: che il concetto stesso di accoglienza, nella nostra ottica, è fallato da una dispercezione. Che "casa" e "non casa", cioè, sono concetti giuridici, non umani. 

 

Non ne sono sicuro, ma comprendo il punto di vista. 

 

Ci penserò su. 

Link al commento
Condividi su altri siti

boh

Più che altro è che da "accoglienza" e "non accoglienza" dipende la vita e la morte prima di ogni altra considerazione più profonda. 

comunque è quello che ti dicevo qui

 

Spoiler

 

 

 

 

Modificato da Tersite
Link al commento
Condividi su altri siti

2 ore fa, Tersite dice:

Più che altro è che da "accoglienza" e "non accoglienza" dipende la vita e la morte prima di ogni altra considerazione più profonda. 

 

Non ho capito come sono finito a parlare di questo. 

 

Stai dicendo che dobbiamo accogliere tutti quelli che possiamo perché se non lo facciamo moriranno?

 

OK, va bene per me. Facciamolo. 

 

Mi intrigava di più, però, la questione che noi non siamo a casa nostra, in Italia, più di quanto lo sia un Senegalese che non ci ha mai messo piede. 

Link al commento
Condividi su altri siti

17 minuti fa, Toremoon dice:

Mi intrigava di più, però, la questione che noi non siamo a casa nostra, in Italia, più di quanto lo sia un Senegalese che non ci ha mai messo piede. 

 

Gli stranieri non c'entrano nulla. 

La questione è che io sono dentro casa e te sei fuori dalla porta, io posso accogliere te mentre tu non puoi accogliere me. 

Te parli di accogliere, o integrare se vuoi, categorie che sono di fatto i padroni di casa.

 

Modificato da Tersite
Link al commento
Condividi su altri siti

5 minuti fa, Tersite dice:

 

Gli immigrati non c'entrano nulla. 

La questione è che io sono dentro casa e te sei fuori dalla porta, io posso accogliere te mentre tu non puoi accogliere me. 

 

Se esci dalla porta ti posso accogliere pure io. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

Puoi postare adesso e registrarti in seguito. If you have an account, sign in now to post with your account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
 Share

×
×
  • Crea Nuovo...