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Coronavirus


SCRIGNO MAGICO
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6 ore fa, Tersite dice:

La cosa più bella sono le epigrafi

tipo

“Alan Lund, 81, Washington, conductor with ‘the most amazing ear’ … ”

“Theresa Elloie, 63, New Orleans, renowned for her business making detailed pins and corsages … ”

“Florencio Almazo Morán, 65, New York City, one-man army … ”

“Coby Adolph, 44, Chicago, entrepreneur and adventurer … ”

 

 

qui si possono scorrere, in ordine di decesso, impressionante.

https://www.nytimes.com/interactive/2020/05/24/us/us-coronavirus-deaths-100000.html

 

 

mi ha commosso.

in Italia invece mi ha commosso lei, alla fine di renzi si può dire di tutto, ma non che non sia bravo a scegliersi i collaboratori

 

https://www.italiaviva.it/isabella_conti_la_sindaca_che_la_mattina_chiama_gli_anziani_del_paese

 

sindaca più amata d'Italia (81% consensi), famosa per aver reso gratuiti tutti gli asili nido della città, ridotto la tassa sui rifiuti e l'evasione fiscale.

dopo essersi presa cura degli anziani sul territorio (vedi link sopra), ora lancia una bellissima iniziativa per far rincontrare i bambini e ragazzi l'ultimo giorno di scuola

“Ho pensato che una classe alla volta, ci troveremo al parco della Resistenza, nella grande distesa verde, oltre il Rio Polo.
Lì troverete cerchi colorati a terra, distanziati l’uno dall’altro e uno per volta, potrete sedervi al centro del cerchio che vi verrà assegnato, in questo modo potrete salutarvi, guardandovi tutti negli occhi, potrete salutare i vostri insegnanti. Gli hula hoop sono un simbolo, sono il cerchio che si chiude, per aprire un ciclo nuovo."

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qualunque iniziativa per far vedere i compagni di classe, per quanto simbolica e visionaria, è lodevole

le scuole sono riaperte perfino a wuhan, restano chiuse solo in italia e UK, dove però hanno chiuso un mese dopo le nostre.

l'italia a settembre sarà il paese al mondo, su 193 stati dell'ONU, ad aver chiuso le scuole per più tempo, sempre che almeno a settembre riaprano

 

ci sono manifestazioni che lo chiedono, perché al momento non ci sono soluzioni per riaprirle.

https://www.agi.it/cronaca/news/2020-05-23/coronavirus-scuola-piazza-settembre-8706658/

 

 

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Il 23/5/2020 at 18:42, pachu dice:

Magari.

Oggi invece sia al supermercato che in un negozio si surgelati le indicazioni di stare a 2 metri sono state corrette in 1 metro. Sarà che il virus si è indebolito.

Questa settimana ho scoperto che all'ikea la distanza di sicurezza è di 1,5 metri.

Al Libraccio invece 2 metri: non vogliono farci leggere!!1!

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2 ore fa, pachu dice:

ho sentito dire che ieri un medico ha detto in tv che il virus non c'e' più (fa anche rima). Che bello.

 

In realtà diceva che clinicamente non c'è più, intendendo che in terapia intensiva ci sta finendo un numero trascurabile di persone. Solo che per come l'ha detto si può percepire che tutto sia finito, anche se non è così.

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Ho rimuginato su quest'uomo per quasi un intero minuto e mi sono fatto due idee:

 

a) dice coerentemente dall'inizio che il lavoro va fatto non sulle terapie intensive ma sulla medicina territoriale per evitare che la gente in TI ci finisca (in questo sembra abbia avuto ragione) e ora c'è ragione di essere ottimisti perché ci stiamo riuscendo abbondantemente: nelle ultime settimane in terapia intensiva si aggiungono pochissimi casi.

 

Ovvero

 

b) è il primario del San Raffaele emblema del sistema sanitario lombardo parla con un auricolare comandato da CL e lega e minimizza qualunque cosa per nascondere responsabilità e fare ripartire le aziende

 

 

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1 ora fa, aleman dice:

 

In realtà diceva che clinicamente non c'è più, intendendo che in terapia intensiva ci sta finendo un numero trascurabile di persone. Solo che per come l'ha detto si può percepire che tutto sia finito, anche se non è così.

Che ci siano meno, molte meno, persone in TI è un fatto sotto gli occhi si tutti.

Usare questo fatto per contestare l'utilità del lockdown e delle varie contromisure è una cazzata. A mio parere.

Modificato da pachu
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39 minuti fa, Tersite dice:

Ho rimuginato su quest'uomo per quasi un intero minuto e mi sono fatto due idee:

 

a) dice coerentemente dall'inizio che il lavoro va fatto non sulle terapie intensive ma sulla medicina territoriale per evitare che la gente in TI ci finisca (in questo sembra abbia avuto ragione) e ora c'è ragione di essere ottimisti perché ci stiamo riuscendo abbondantemente: nelle ultime settimane in terapia intensiva si aggiungono pochissimi casi.

 

Ovvero

 

b) è il primario del San Raffaele emblema del sistema sanitario lombardo parla con un auricolare comandato da CL e lega e minimizza qualunque cosa per nascondere responsabilità e fare ripartire le aziende

 

 

Su a) concordo. Il problema della Lombardia, sento da dire da medici (che magari si sbagliano, smentite voi che io non ho le competenze necessarie), è stata proprio la carenza di medicina territoriale.

 

Su b), non lo so. Dietrologia per dietrologia, sembra quasi che aspettasse dal 27 febbraio dei dati che gli dessero, nelle sua testa, ragione.

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L'evidenza clinica è incontrovertible. 

Tralaltro lo studio che sta conducendo è fatto anche con altri importanti istituti, vederemo se è come verrà pubblicato. Anche gli Spedali Civili di Brescia hanno raggiunto conclusioni simili. Idem dicasi per Bassetti di Genova e Remuzzi del Mario Negri che non mi sembrano proprio degli esaltati. 

La mia impressione è che per certa stampa sia un cretino solo perché è il medico di Berlusconi. 

 

Tanto casino su di lui quando fior di consultenti del governo ipotizzavano un mese fa 60 mila posti occupati in terapia intensiva a causa delle riaperture. Se fosse per fenomeni come Ricciardi saremmo ancora in lockdown e tanti saluti a quel poco che ci rimane da salvare 

Modificato da Cleon
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Oggi ci sono 22 infettati e 3 in terapia intensiva con nessun deceduto da molti giorni.

Questa è la situazione odierna in Norvegia.

È vero che siamo solo 6M e molti sono sperduti qua e la... 

Ma io vorrei sottolineare il fatto che da quando è iniziata la crisi del covid, il governo (di dx) norvegese ha avuto l'appoggio di quasi tutti i partiti (tranne quelli dell'ultra dx) per poter lavorare e trovare soluzioni per uscire dalla pandemia. Nessuna critica solo collaborazione.

Io, per es., sono un soggetto a rischio a causa dell'età e, quindi, sono a casa da marzo stipendiato dallo stato. 

 

Quando è cosi, la democrazia vince.

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3 ore fa, Cleon dice:

Siete pochi e mediamente ricchi. Oltre che essere molto più onesti (da noi prolifererebbero i parassiti). 

Inapplicabile in Italia 

 

Non vorrei superarti in liberismo (né invecchiare MM) ma gli over65 qui lo stato li stipendia già troppo.

Modificato da Tersite
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questi creduloni tipo i no mask ci sono per colpa dell'ignoranza e di internet

 

LE MANIFESTAZIONI ‘NO MASK’ DURANTE L’INFLUENZA SPAGNOLA

le-manifestazioni-bis_media.jpg

Se pensate che le manifestazioni no mask dei “gilet arancioni” a Milano, contro l’uso delle mascherine, la quarantena e i più disparati complotti globali, sia un’esclusiva della nostra epoca vi sbagliate di grosso. 100 anni fa succedeva lo stesso con l’Influenza Spagnola, a San Francisco.
L’Influenza Spagnola a San Francisco
Quando l’Influenza Spagnola colpì gli USA nel 1918, il Governo dovette attuare misure simili a quelle che abbiamo visto oggi: obbligo delle mascherine e quarantena. Ma una serie di elementi culturali crearono grossi problemi con la popolazione anche allora. Nella città di San Francisco, in particolare, una situazione sanitaria gestibile fu trasformata in catastrofe dalle pressioni delle proteste Anti-Mask.
Gli americani accusavano il Governo di violare i loro diritti e le loro libertà. Gli uomini erano i più difficili da convincere: consideravano la mascherina femminile e non volevano rinunciare a certi comportamenti segno di virilità come sputare, tossire e trascurare l’igiene. Una vastissima campagna pubblicitaria cercò di cambiare la mentalità dell’epoca, vero ostacolo alla prevenzione dell’epidemia.
Le manifestazioni ‘no mask’ del 1918-19
Ma fu più facile contare le vittime che cambiare atteggiamento. La poca fiducia nella scienza, nelle istituzioni e nel governo portarono a manifestazioni contro l’uso delle mascherine. A fine autunno del 1918 la prima ondata della malattia si fece meno intensa e i commercianti chiesero a gran voce, e ottennero, di togliere ogni restrizione. L’Anti-Mask League scese in piazza dichiarando la mascherina poco sana e la disoccupazione, dovuta al ritorno dei soldati dalla Grande Guerra, un problema più urgente dell’epidemia.
E l’Influenza Spagnola tornò a colpire. Il Dr William Hassler, consigliere medico, e il sindaco (la cui moglie si era ammalata), chiesero di reintrodurre le mascherine, ma era ormai tardi. L’epidemia travolse San Francisco, colpì 45.000 cittadini e ne uccise circa 3.200, almeno ufficialmente. La città raggiunse uno dei più alti tassi di mortalità degli USA, dove la malattia uccise 600.000 persone e 50 milioni nel resto del mondo.

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Da noi oggi sono entrati in vigore ulteriori aperture, tra cui avrebbero potuto riaprire anche i bordelli, ma solo se avessero preparato un piano di igiene con alcuni punti cardini: tipo pulizie e disinfestazione frequenti del locale, obbligo per clienti e fornitore/fornitrice del servizio di indossare la mascherina, obbligo da parte del cliente di rilasciare le proprie generalità (indirizzo, recapito telefonico ecc), ....
ca va sans dire che si è alzato un polverone ed hanno prorogato il divieto di apertura (cosi come ancora non potranno aprire discoteche ecc) 

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