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Coronavirus


SCRIGNO MAGICO
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9 ore fa, pachu dice:

E il vaccino antinfluenzale? Solo i soggetti a rischio as usual o tutti quanti?

Ho letto che nella zona di Bergamo alcuni spieghino la straordinaria mortalità, con tante vittime che avevano fatto il vaccino antinfluenzale che gli ha abbassato le difese dal covid. Magari siamo alle scie chimiche, non so, difficile dare torto o ragione a questa teoria... 

 

 

 

5 ore fa, aleman dice:

Sì, c'è, fino al risultato

E De Laurentiis? 

 

 

5 ore fa, Gianni Infantino dice:

ho letto che nell'emisfero sud questo inverno l'influenza si è diffusa pochissimo a causa del distanziamento sociale e dell'uso della mascherina

Ho letto che in India sta esplodendo adesso a macchia d'olio... :( 

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4 ore fa, pachu dice:

 

@Tersite nell'emisfero sud le stagioni sono invertite.

 

Ma dov'è che si è diffuso poco, in Sudamerica che è il continente peggiore? In Africa è andata meglio che nella parte nord del continente? In questi posti hanno usato mascherine e distanziamento sociale? Resta giusto l'oceania ma non generalizzerei.

Modificato da Tersite
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3 ore fa, Tersite dice:

 

Protocollo iss di agosto (che non so ritrovare ora al volo, perché gli articoli più diffusi invece di dare l'informazione si lamentano e intervistano gente che non la conosce)

 

Australia : 100000 casi quest'anno, 600000 il precedente

 

P. S. Sul tampone da fare due volte é vero. Un mio collega tornato dalle vacanze era risultato positivo, lo ha rifatto ed era negativo 

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6 ore fa, SCRIGNO MAGICO dice:

Ho letto che nella zona di Bergamo alcuni spieghino la straordinaria mortalità, con tante vittime che avevano fatto il vaccino antinfluenzale che gli ha abbassato le difese dal covid. Magari siamo alle scie chimiche, non so, difficile dare torto o ragione a questa teoria... 

Nel dubbio intanto diamole torto. 

Poi, quando qualcuno porterà delle prove, ne riparleremo.

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sì ma il sudamerica è il posto messo peggio ora al mondo

 

sul tampone pensavo alle scuole, e qui alla scuola dell'infanzia, mi hanno detto che dipende dal pediatra: con febbre o sintomatologia forte (tosse, raffreddore, diarrea, congiuntivite) non si manda a scuola, dopo 3 giorni di assenza serve un certificato, a quel punto sta al dottore decidere se fare un tampone, se aspettare a fare il secondo (quindi con un tempo di attesa che dovrebbe superare la settimana, o se rischiare le possibili conseguenze penali di rimandare a scuola un positivo. Se è la scuola a segnalare i sintomi, si salta direttamente al pediatra.  

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24 minuti fa, pachu dice:

Nel dubbio intanto diamole torto. 

Poi, quando qualcuno porterà delle prove, ne riparleremo.

 

mi hanno consigliato di fare l'antinfluenzale a tutta la famiglia, dovrebbero farlo a novembre. insieme ad altri (pneumococco) pare che al contrario il sistema imunitario lo aiuti, contro il covid.

raccomanderei di farlo anche a scrigno (o comunque di chiedere consiglio a un professionista di cui si fida)

Modificato da Tersite
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21 ore fa, pachu dice:

Le scuole sono un assembramento quotidiano di bambini e ragazzi. Qualcosa andrà storto di sicuro.

A casa predico attenzione, determinazione, responsabilità e ottimismo ma prevedo che sarà una tonnara.

 

non penso di essere equilibrato nel giudicare. vedo che gli stati che hanno riaperto (vale a dire, tutti tranne l'italia) non hanno avuto grossi problemi

https://www.washingtonpost.com/world/europe/covid-schools-germany/2020/09/10/309648a4-eedf-11ea-bd08-1b10132b458f_story.html

gli infausti israele e francia sono in questo eccezioni

 

il protocollo attuale (certificato per andare a scuola in caso di sintomi) comporta fare tamponi periodici a oltre 5 milioni di bambini, che mediamente prendono la febbre sopra 37,5 (o la tosse, o il raffreddore, o la congiuntivite, o la diarrea) almeno una volta ogni 2/3 mesi. 
Posto che i bambini sono asintomatici in oltre il 90% dei casi, quindi se ci sono sintomi è più probabile che sia un virus diverso da questo corona, e che hanno conseguenze inferiori agli adulti sia per la salute sia per il contagio, mi sembra un'allocazione delle risorse non ottimale. 

Do per scontato che in attesa del risultato del tampone (in certi casi confermato da un secondo, dopo 3 giorni) si debbano considerare in quarantena anche i parenti stretti.

 

Se è come dico e non mi sbaglio, entro dicembre cambierà qualcosa altrimenti non è sostenibile da nessun punto di vista.

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1 ora fa, Tersite dice:

 

non penso di essere equilibrato nel giudicare. vedo che gli stati che hanno riaperto (vale a dire, tutti tranne l'italia) non hanno avuto grossi problemi

https://www.washingtonpost.com/world/europe/covid-schools-germany/2020/09/10/309648a4-eedf-11ea-bd08-1b10132b458f_story.html

gli infausti israele e francia sono in questo eccezioni

 

il protocollo attuale (certificato per andare a scuola in caso di sintomi) comporta fare tamponi periodici a oltre 5 milioni di bambini, che mediamente prendono la febbre sopra 37,5 (o la tosse, o il raffreddore, o la congiuntivite, o la diarrea) almeno una volta ogni 2/3 mesi. 
Posto che i bambini sono asintomatici in oltre il 90% dei casi, quindi se ci sono sintomi è più probabile che sia un virus diverso da questo corona, e che hanno conseguenze inferiori agli adulti sia per la salute sia per il contagio, mi sembra un'allocazione delle risorse non ottimale. 

Do per scontato che in attesa del risultato del tampone (in certi casi confermato da un secondo, dopo 3 giorni) si debbano considerare in quarantena anche i parenti stretti.

 

Se è come dico e non mi sbaglio, entro dicembre cambierà qualcosa altrimenti non è sostenibile da nessun punto di vista.

i sintomi con cui ci chiedono di non mandarli a scuola sono sintomi con cui per lo più non li manderemmo comunque.

Concordo che è probabile dipendano da altro piuttosto che dal covid. Ma il filtro va messo presto.

Non so cosa succeda ai parenti prima del tampone (il dubbio vale anche  se il tamponato è un adulto). Ma chiederò.

Modificato da pachu
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16 minuti fa, pachu dice:

i sintomi con cui ci chiedono di non mandarli a scuola sono sintomi con cui per lo più non li manderemmo comunque.

 

Infatti dovremmo essere anzi più cauti. Per cui per un normale raffreddore di 3 giorni si tiene a casa, se però questo comporta diversi giorni di attesa per i tamponi e quarantena per i parenti stretti, le persone sono al contrario incentivate a sottovalutare i sintomi rispetto al passato. (Ho peccato di eccesso di senso civico, ma con 37,2 la prossima volta ci va sicuro).

 

Modificato da Tersite
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18 minuti fa, Tersite dice:

 

Infatti dovremmo essere anzi più cauti. Per cui per un normale raffreddore di 3 giorni si tiene a casa, se però questo comporta diversi giorni di attesa per i tamponi e quarantena per i parenti stretti, le persone sono al contrario incentivate a sottovalutare i sintomi rispetto al passato. (Ho peccato di eccesso di senso civico, ma con 37,2 la prossima volta ci va sicuro).

 

una delle "mie" scuole ha comprato i termoscanner e misurerà la temperatura all'entrata, perchè non si fida dei genitori che, dovendo lavorare, normalmente mandano i figli a scuola anche se non stan bene.

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2 ore fa, Tersite dice:

Posto che i bambini sono asintomatici in oltre il 90% dei casi, quindi se ci sono sintomi è più probabile che sia un virus diverso da questo corona, e che hanno conseguenze inferiori agli adulti sia per la salute sia per il contagio, mi sembra un'allocazione delle risorse non ottimale. 

eh... negli altri stati come hanno fatto?

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18 ore fa, pachu dice:

una delle "mie" scuole ha comprato i termoscanner e misurerà la temperatura all'entrata, perchè non si fida dei genitori che, dovendo lavorare, normalmente mandano i figli a scuola anche se non stan bene.

 

Da noi De Luca ha deliberato l'obbligo di misurare la temperatura all'entrata, finanziando l'acquisto dei termometri per tutte le scuole. Apprezzo il gesto ma mi chiedo anche come faranno a misurare la temperatura, CORRETTAMENTE, a tutti gli alunni, in tempi ragionevoli, ogni giorno.

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18 ore fa, pachu dice:

meno vulnerabile ok. Meno contagiosa ci sono dati? (cioè mi pare logico che lo sia, ma il punto è quanto meno contagiosa)

 

Sotto i 6 anni o qualcosa del genere risultano meno contagiosi, ma come sai meglio di me nessuno studio attuale può dare certezze definitive ed è facile che sia contraddetto nel giro di 6 mesi. La politica fa quel che può, e quei tamponi sono sprecati.

 

Qui un'insegnante positiva ha fatto chiudere la scuola (prima del suo inizio, spiegatemi com'è possibile). Poi è sufficiente un raffreddore e una febbre per mandare in quarantena una famiglia di 4 persone per giorni. 

Non si applica a nessun altro settore della società, neanche ai centri estivi per bambini o agli sport. L'istruzione pubblica va rasa al suolo col napalm, tanto per la cultura politica che abbiamo l'esistenza dei bambini italiani è legittimata solo dall'essere una fonte di reddito per gli insegnanti e un intrattenimento per i nonni.

 

 

Screenshot_2020-09-14-08-31-34-56.jpg

Modificato da Tersite
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19 ore fa, pachu dice:

meno vulnerabile ok. Meno contagiosa ci sono dati? (cioè mi pare logico che lo sia, ma il punto è quanto meno contagiosa)

 

È un fatto che a parità di condizioni (3 giorni di febbre e raffreddore passati al quarto) un adulto che lavora in un'azienda non deve fare il tampone, un bambino sì. 

È una misura antiscientifica.

 

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22 minuti fa, pachu dice:

È un fatto o è scritto da qualche parte?

 

Se un adulto dopo 3 giorni di assenza da lavoro ha bisogno di un certificato medico che attesti che non ha il covid, allora non c'è differenza, altrimenti quella è la realtà di fatto. 

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5 minuti fa, Tersite dice:

 

Se un adulto dopo 3 giorni di assenza da lavoro ha bisogno di un certificato medico che attesti che non ha il covid, allora non c'è differenza, altrimenti quella è la realtà di fatto. 

Direi che questa differenza c'è sempre stata.

Se poi il pediatra per dare il certificato vuole il tampone, la questione è scientifica, non legale.

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6 minuti fa, pachu dice:

Direi che questa differenza c'è sempre stata.

Se poi il pediatra per dare il certificato vuole il tampone, la questione è scientifica, non legale.

 

Il pediatra chiede il tampone per tutelarsi da conseguenze legali.

Inoltre, la guardia medica in caso di febbre sopra il 37,5 richiede il tampone se si tratta di un bambino, non di un adulto.

Non so dire se dipende dalle scelte del singolo o dalle linee guida, la mia è una testimonianza (o come si dice qui, un piccolo dato popolare).

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Il pediatra va anche capito, se ha più difficoltà a diagnosticare il covid della varicella.

Dopodiché ci sono medici che giocano in difesa più di altri.

 

La guardia medica non so perché faccia così. Da noi sono medici che fanno il loro lavoro a volte con passione maggiore dei pediatri e degli MMG ma non possono certo essere la prima linea contro il virus.

 

Modificato da pachu
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