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Coronavirus


SCRIGNO MAGICO
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COSA SUCCEDE SE UNO STUDENTE E' POSITIVO AL COVID-19: NOTIZIE DAL FRONTE E QUALCHE PROPOSTA

a cura di:

Luca Scorrano (Prof. ordinario di Biochimica), Sara Gandini (Group Leader, Epidemiologa-Biostatistica), Francesco Cecconi (Prof ordinario di Biologia cellulare e dello sviluppo), Stefano Tasca (Pediatra), Maria Luisa Iannuzzo (Specialista in Medicina Legale), Paolo Bonilauri (Biologo Dirigente), Antonella Viola (Immunologa, Prof ordinario di Patologia Generale)

178 giornate di lavoro persi dai genitori degli alunni isolati, 540 ore di lezione perse dall’intera scuola, 14 studenti isolati per 14 giorni, 8 studenti isolati per 17 giorni: questo è il bilancio, nudo e crudo, di quanto "costa" alla società un solo studente positivo in una classe. Un bilancio appesantito dalla normativa che potrebbe essere modificata: ecco come.

💊💊💊

Questa è una storia di fantasia che nasce con l’intento di spiegare come potrebbe essere la realtà scolastica nei prossimi mesi.

Con la riapertura delle scuole era inevitabile che succedesse: uno studente è positivo al tampone (sintomatico o asintomatico per Covid-19). La positività innesca un protocollo ben definito che prevede:

1. Isolamento dello studente (che chiameremo soggetto 1) e dei suoi familiari, considerati contatti stretti, per 14 giorni. Lo studente ed i familiari saranno rilasciati dalla quarantena solo dopo due tamponi a distanza di 1-2 giorni entrambi negativi.

2. Tampone per tutti gli studenti ed i docenti della classe frequentata dallo studente positivo.

3. Isolamento per 14 gg degli studenti e docenti di cui al punto 2. Se negativi al tampone, queste persone saranno rilasciate se allo scadere dei 14 gg il tampone (uno solo) sarà negativo. Se malauguratamente uno tra loro sarà positivo, andranno in isolamento anche i familiari di questo ulteriore positivo per 14 gg dalla data del tampone positivo (il cui risultato arriverà nella migliore delle ipotesi 5 giorni dopo che questi contatti hanno avuto contatti con il soggetto 1) e saranno tutti rilasciati dopo 2 tamponi negativi consecutivi allo scadere dei 14 giorni.

Sembra complicato. Facciamo un esempio pratico. Mario è uno studente di terza media, frequenta la IIIA, una classe composta da 21 altri alunni. Il 5 ottobre (è un lunedì) si sveglia e avverte un certo malessere, ma niente di che, niente febbre, niente tosse, niente diarrea, niente rinite. Va a scuola, frequenta 5 ore con 4 diversi insegnanti (non c’è ancora il servizio mensa, il comune ci sta lavorando alacremente). La sera si sente febbricitante ed infatti ha 37,9°C. I genitori avvertono il pediatra che rapidamente dispone per il tampone, che viene eseguito il giorno 6 ottobre e refertato il giorno 7 ottobre mattina (Mario vive in una regione dove il sistema sta funzionando alla grande).

Nel frattempo per fortuna Mario sta bene, non ha febbre, non ha altri segni e sintomi. I genitori ed il pediatra allertano la ASL di competenza e la scuola il 7 ottobre stesso, e parte per fortuna solerte la macchina di notifica (abbiamo già detto che Mario vive in una regione dove il sistema funziona alla grande? Se invece vivesse in una regione dove il sistema non funziona potrebbe dover aspettare fino a 6 giorni per il tampone e altri 7 per avere il risultato).

Ai genitori dei compagni di classe di Mario viene comunicato il 7 ottobre stesso che i loro figli sono in quarantena dal giorno 5 ottobre al giorno 18 ottobre e che dovranno presentarsi accompagnati da un genitore per il tampone il giorno 8 ottobre mattina. Stessa sorte per i 4 insegnanti, che sono pure in quarantena e faranno il tampone il giorno 8 ottobre. Sono tutti (studenti ed insegnanti) senza sintomi, per fortuna. Il giorno 8 ottobre tamponi per tutti, risultati rapidissimi, già disponibili il giorno 9 ottobre. Tutti negativi, tranne uno degli insegnanti, il giovane professore di tecnologia che per fortuna sta bene. Il professore insegna a 18 classi diverse in quella scuola media, è un vero problema organizzativo, ma soprattutto per il dirigente scolastico. Lasciamo il dirigente ai suoi problemi -ci ritorneremo tra poco- e vediamo cosa succede al nostro prof di tecnologia ed agli studenti della sua terza media. Beh, per il prof continua l’isolamento che però adesso parte dal 9 ottobre ed è destinato a finire il 22 ottobre. Per fortuna sta bene. Per i suoi studenti parte la didattica a distanza, tranne che per tecnologia e per le materie insegnate dai professori che erano in classe quel 5 ottobre: matematica, italiano e storia (stesso docente), musica: i professori sono in quarantena e non possono fare DAD, perché sono in malattia. Siccome non possono insegnare alle altre classi, l’orario della scuola è ridotto dal dirigente scolastico che non può fare altrimenti a 3 ore al giorno per tutta la scuola media.

Quindi, circa 300 alunni hanno scuola dalle 8.30 alle 11.30 tutti i giorni, dal giorno 8 ottobre sino almeno al giorno 16 ottobre. Poco male. È poco più di una settimana. Ce la si fa, no? Ci si arrangia, pensa a quei poveracci della IIIA che sono chiusi in casa, con un genitore che deve rimanere a casa dal lavoro. Arriva finalmente il 16 ottobre ed i ragazzi devono essere contattati per il tampone che consente loro di essere riammessi a scuola. Ahimè qui la nostra efficientissima regione perde qualche colpo, 8 studenti fanno il tampone il 16, 4 il 17 e ottengono il risultato del tampone (negativo! Grandi feste a casa!) in tempo per tornare a scuola il 19. Anzi, Greta e Gemma che fanno atletica e sono bravissime riescono anche a fare la gara di corsa campestre cui erano iscritte per domenica 18 ottobre. Peccato avere perso quella della settimana prima, ma pazienza. Gli altri 8 alunni non sono stati contattati, ma il giorno dopo dovrebbero finalmente uscire di casa e tornare a scuola. Il pediatra non rilascia il certificato e rimangono quindi a casa.

Il 19 ottobre la IIIA si ritrova a scuola, stanno tutti bene, peccato che siano in 14 e che la scuola duri ancora solo 3 ore al giorno. Finalmente il 19 ottobre vengono contattati i rimanenti 8 alunni, fanno il tampone il 20 ottobre, sono liberi dal 21 mattina ed il 22 ottobre possono tutti tornare a scuola.

Nel frattempo il professore di tecnologia che è stato benissimo, per fortuna, per tutto questo periodo, ha fatto i tamponi. Negativo il primo. Debolmente positivo il secondo (Ct=37, abbiamo degli insider nel laboratorio di virologia che ci hanno dato il risultato). Tutto da rifare. Il 22 rifà il primo tampone: negativo. Il 23 il secondo: dubbio (Ct=40), si ritorna al via. Il 25 il primo tampone, il 27 il secondo. Finalmente entrambi negativi! Il nostro professore può tornare a scuola dal giorno 28 ottobre. Dal 29 ottobre si torna all’orario di 5 ore in tutta la scuola.

Ricapitoliamo:

Studenti isolati per 14 giorni: 14.

Studenti isolati per 17 giorni: 8.

Giornate di lavoro persi dai genitori degli alunni isolati: 178.

Ore di lezione perse dall’intera scuola media: 540.

Ci sembra che il sistema non possa funzionare. Immaginate cosa succederebbe se il 30 ottobre si riproponesse un altro caso nella stessa scuola, questa volta in IIB... Poi certo ci sono aree del Paese in cui il sistema epidemiologico di tracciamento funziona molto bene e c’è il personale che può dedicarsi a controllare le situazioni delle singole realtà, dirigenti scolastici che tengono alla continuità scolastica e sanno che il rischio zero non esiste, scuole non sovraffollate in cui si riescono a mantenere le precauzioni richieste. Ecco, in queste zone se un professore viene trovato positivo allora non c’è bisogno di lasciare a casa tutta la classe. Purtroppo queste situazioni sono rare, mentre il contrario è molto più diffuso.

E se Mario, che soffre di sinusite, non avesse avuto la febbre ma naso che cola? Le regole della scuola dicono che sarebbe ugualmente dovuto stare a casa, ma poi inizia un’odissea da cui non si sa come uscire. Perché dopo tre giorni di assenza la scuola vuole un certificato che attesti che il ragazzo non ha la Covid-19 ma i pediatri non possono farlo perché non c’è il risultato del tampone. Non avendo i sintomi del Covid-19 non è però previsto che venga sottoposto al tampone. Quindi niente scuola, con relativo coinvolgimento della famiglia [1].

Per cui suggeriamo qualche piccolo cambiamento che pur lasciando intatti i criteri prudenziali ci avvicini agli standard OMS e ad una gestione razionale del Covid a livello comunitario

1. Abolizione del doppio tampone per liberare dalla quarantena, come suggerito anche dall’OMS. Solo grazie a questo avremmo ottenuto 24 giornate di libertà per i nostri studenti, ridotto da 178 a 154 le giornate totali di lavoro persi dai loro genitori, ridotto le ore di didattica perse da 540 a 394. Il tutto in totale sicurezza.

2. Ancora meglio sarebbe ridurre la quarantena dei positivi sintomatici e asintomatici. Riduciamo la quarantena a 10 giorni e almeno 3 di assenza dei sintomi dal tampone positivo per il soggetto 1, e in generale per gli asintomatici positivi al tampone come da linee guida OMS. Così avremmo dato al nostro professore di tecnologia ben 10 giornate di libertà, e ridotto le ore di didattica persa a 252. Meno della metà di quelle che perderemmo nella situazione attuale.

3. Visto che il 97.5% dei soggetti sviluppa sintomi al massimo entro 11 giorni dal contagio [2] potremmo ridurre da 14 a 10 giorni il tempo della quarantena fiduciaria per le persone con tampone negativo entrate in contatto con una persona positiva. La Francia ha recentemente deciso di ridurre la quarantena da 14 a 7 giorni e anche la London School of Hygiene and Tropical Medicine britannica si è espressa per i 7 giorni di isolamento. Il Center for Disease Control and Prevention americano ritengono che siano sufficienti 10 giorni per definire guarito un malato Covid e tale è il regolamento in Svizzera, Austria e Slovenia.

4. Vista la sovrapposizione tra i sintomi di COVID-19 e altre malattie comuni, ancora più probabile nei bambini piccoli che in genere hanno più malattie virali ogni anno, suggeriamo che le linee guida delle scuole si adeguino ai criteri diagnostici indicati dalle linee guida dei pediatri, per esempio emanate dal CDC americano [3].

5. Il vero punto di svolta sarebbe il passaggio dal test per PCR ai test antigenici. A differenza dei test molecolari che possono identificare tracce di materiale genetico residuato da virus, questi test sono autosomministrabili e fattibili da tutti, a casa e tutti i giorni. Simili ad un test di gravidanza sono effettuati sullo ‘sputum’ e funzionano. Se li avessimo a disposizione, Mario lo avrebbe fatto la mattina che non si sentiva bene. Se fosse stato positivo, sarebbe stato a casa e non sarebbe successo nulla. Se fosse stato negativo, non avrebbe avuto virus nel suo orofaringe e quindi non ci sarebbe stato nessun problema per la sicurezza dei suoi compagni ed insegnanti.

Queste secondo noi sono le regole auree che rendono compatibili la gestione dell’epidemia con il funzionamento della società.

Ci appelliamo ai colleghi del CTS perché prendano in considerazione le voci provenienti dalla comunità scientifica e medica [4]. Speriamo che queste considerazioni possano aiutare il CTS nel complesso lavoro di tenere insieme l’evidenza scientifica, la sicurezza dei singoli, le esigenze educative dei giovani e lavorative di insegnanti e genitori e della società nel suo complesso.

Riferimenti:
1. https://www.corriere.it/…/ha-raffreddore-non-coronavirus-se…

2. https://www.acpjournals.org/doi/10.7326/M20-0504…&

3. https://www.cdc.gov/coronavi…/2019-ncov/…/pediatric-hcp.html

4. https://ilbolive.unipd.it/…/test-rapidi-test-salivari-cosa-…

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6 minuti fa, aleman dice:

Google Maps indicherà le zone con la maggiore diffusione di Covid

 

www.telefonino.net/notizie/google-maps-covid-19/

 

In Malaysia c'e' gia' lo stesso servizio online per la Dengue, ti dice anche il palazzo. Sarebbe facilissimo da fare, ma temo che in Italia possano sorgere problemi di privacy.

 

EDIT: non su Google Maps ma con un sito apposito che ha una mappa della Malaysia

 

https://idengue.mysa.gov.my/pageifv2/

Modificato da Anomander Rake
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Si leggono tanti articoli in giornaloni internazionali che elogiano l'Italia per come sta gestendo la pandemia. Innanzitutto, tocchiamoci le palle.

In secondo luogo, lascerei perdere i discorsi sull'indole dei popoli e mi limiterei a osservare che abbiamo raddoppiato i posti in terapia intensiva e che test e tracciamenti stanno funzionando bene.

A casa con due febbre + tosse è arrivato il tampone a domicilio

in meno di 24 ore e il risultato il giorno successivo.

Non penso sia così in tutta Italia né che sarà così in inverno, ma per ora penso che i buoni numeri dipendano da questa efficienza.

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22 minuti fa, Tersite dice:

Si leggono tanti articoli in giornaloni internazionali che elogiano l'Italia per come sta gestendo la pandemia. Innanzitutto, tocchiamoci le palle.

In secondo luogo, lascerei perdere i discorsi sull'indole dei popoli e mi limiterei a osservare che abbiamo raddoppiato i posti in terapia intensiva e che test e tracciamenti stanno funzionando bene.

A casa con due febbre + tosse è arrivato il tampone a domicilio

in meno di 24 ore e il risultato il giorno successivo.

Non penso sia così in tutta Italia né che sarà così in inverno, ma per ora penso che i buoni numeri dipendano da questa efficienza.

 

Innanzitutto sui giornaloni ci scrivono i professoroni

 

Poi, chi è stato all'estero d'estate mi ha detto che la mascherina non veniva usata, mentre qua è diventata consuetudine 

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1 ora fa, Gianni Infantino dice:

 

Innanzitutto sui giornaloni ci scrivono i professoroni

 

Poi, chi è stato all'estero d'estate mi ha detto che la mascherina non veniva usata, mentre qua è diventata consuetudine 

 

Alla gente che sragiona di mascherine sputerei nel viso. Sto sempre aspettando l'aumento dovuto alla movida. Boris Johnson dice che gli inglesi amano la libertà, mentre italiani e tedeschi sono più ubbidienti. Ho invece il sospetto che la differenza la faccia che in UK non riescono nemmeno a processare i propri tamponi, tanto che devono spedirli a farli analizzare proprio in Germania e in Italia.

Ma pei giornali nostri è più facile fare considerazioni antropologiche sui popoli che rispettano la fila e quelli che tanto è tutto un magna magna.

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nonostante @Ronnie Rava e @Tersite mi accusino di essere un gilet arancione, io resto convinto che la gestione della pandemia sia stata ridicola, non solo a livello italiano ma un po' dappertutto.

 

passata la fase di crisi ospedaliera di marzo-aprile, secondo me bisognava prendere atto del fatto che il virus è diventato incontrollabile e, statistiche alla mano, andava fatto un ragionamento di tutela delle persone piu a rischio (anziani e malati) e un potenziamento poderoso (come dice Conte) delle strutture ospedaliere in modo da poter curare tutti o quasi

 

tenera a casa in quarantena gente sana e asintomatica è un danno ancora peggiore (alla salute pubblica, sia diretta che indiretta) 

 

e trovo anche ridicolo che si cambi idea sulle misure ogni 3 giorni (questa cosa solo italiana, in germania le regole sono stesse identiche da maggio), mascherina si, mascherina no, 1 metro, 2 metri, saluta col gomito...

 

per non parlare delle burocrazie sui posti di lavoro che sono una barzelletta (per esempio l'obbligo di sanificazione degli split dell'aria condizionata... ma come cazzo ci può essere arrivato il virus dentro lo split!!!??)

 

OMS, ISS e Comitato Tecnico hanno fatto solo figure di merda una dietro l'altra

Modificato da The Duke
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con "statistiche alla mano" intendo sia la penetrazione del virus (è abbastanza evidente che si infetta tra l'1% e il 3% della popolazione), sia la pericolosità (bassa) per le tutte le fasce di età a parte gli over 70 (e con patologie)

 

andavano tutelati, e aiutati, questi soggetti (piu di quanto non si faccia ora dove cmq gli anziani che vivono da soli devono andare a farsi la spesa e tutte le commissioni, esponendosi) e lasciati "in pace" gli altri, con tutte le regole giuste di distanziamento e mascherina al chiuso etc etc ovviamente

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Io sono d'accordo con te, tant'è che in Germania, dove vil virus ha fatto meno morti che in Italia, quello che ha fatto la differenza è stato un sistema sanitario pronto, con terapie intensive per tutti. A marzo e aprile ci sono state morti inutili di persone a casa che non venivano ospedalizzate, anche senza tampone, abbandonati a se stessi. 

 

https://www.bresciatoday.it/attualita/coronavirus/morti-casa-ospedale.html

Modificato da Brida
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48 minuti fa, The Duke dice:

nonostante @Ronnie Rava e @Tersite mi accusino di essere un gilet arancione

 

Non è vero anzi io sono un libertario come si vede peraltro dall'avatar, come ho scritto sopra la gestione della pandemia dipende dalle istituzioni (test tracciamenti e cure funzionanti) più che dal comportamento delle persone che bene o male è simile in tutta Europa (mentre il dibattito è come le barzellette su spagnoli tedeschi e inglesi e chi si mette meglio le mascherine, che peraltro è l'unica cosa di cui parlare perché visibile, mai che si menzioni il lavarsi le mani o il fare assembramenti nelle case).

 

Prendo atto che in Italia i test e le cure in questo momento funzionano molto bene. Qui si lavora (chi un lavoro ce l'ha) le scuole sono aperte, e c'è stata un'elezione regolare, una situazione del genere in questo momento paesi come Francia UK Israele e USA (non proprio il terzo mondo) se la sognano.

 

C'era chi glorificava l'Italia quando era il paese in condizioni peggiori del mondo, e tutti lo prendevano a esempio negativo. Ora è il momento di riconoscere che è un esempio positivo (poi magari dura una settimana poi crolla tutto).

 

Aggiungo che mentre foreignpolicy e il resto del mondo dice questo, i nostri media terrorizzano e confondono per vendere di più. La settimana scorsa cercavo la procedura in caso di sintomi (poi risolta egregiamente) e ho dovuto ritrovarla su fonti ufficiali, perché i giornali non danno l'informazione su cosa c'è da fare, ma intervistano mamme e affini che non sanno cosa fare e si lamentano che non sanno come funziona. E invece di scrivere come funziona riportano le lamentele. Un lockdown a tv e giornali sarebbe veramente una boccata d'ossigeno.

 

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2 ore fa, Tersite dice:

 

Non è vero anzi io sono un libertario come si vede peraltro dall'avatar, come ho scritto sopra la gestione della pandemia dipende dalle istituzioni (test tracciamenti e cure funzionanti) più che dal comportamento delle persone che bene o male è simile in tutta Europa (mentre il dibattito è come le barzellette su spagnoli tedeschi e inglesi e chi si mette meglio le mascherine, che peraltro è l'unica cosa di cui parlare perché visibile, mai che si menzioni il lavarsi le mani o il fare assembramenti nelle case).

 

Prendo atto che in Italia i test e le cure in questo momento funzionano molto bene. Qui si lavora (chi un lavoro ce l'ha) le scuole sono aperte, e c'è stata un'elezione regolare, una situazione del genere in questo momento paesi come Francia UK Israele e USA (non proprio il terzo mondo) se la sognano.

 

C'era chi glorificava l'Italia quando era il paese in condizioni peggiori del mondo, e tutti lo prendevano a esempio negativo. Ora è il momento di riconoscere che è un esempio positivo (poi magari dura una settimana poi crolla tutto).

 

Aggiungo che mentre foreignpolicy e il resto del mondo dice questo, i nostri media terrorizzano e confondono per vendere di più. La settimana scorsa cercavo la procedura in caso di sintomi (poi risolta egregiamente) e ho dovuto ritrovarla su fonti ufficiali, perché i giornali non danno l'informazione su cosa c'è da fare, ma intervistano mamme e affini che non sanno cosa fare e si lamentano che non sanno come funziona. E invece di scrivere come funziona riportano le lamentele. Un lockdown a tv e giornali sarebbe veramente una boccata d'ossigeno.

 

 

Subito dopo l'OMS, i peggiori di questa situazione sono i giornalisti 

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5 ore fa, Toremoon dice:

Da ieri in Campania obbligo di mascherina sempre e ovunque. 

CASA-DOLCE-CASA-2-4.png

4 ore fa, The Duke dice:

madonna che puttanata

 

3 ore fa, Tersite dice:

i nostri media terrorizzano e confondono per vendere di più

Pensi che sia l'unico motivo? E' una semplice domanda.

 

2 ore fa, Brida dice:

Io, dopo aver visto i video di piazza pulita dove mandavano in onda le famiglie che piangevano i morti, non ho più rispetto per questo tipo di tv e giornalismo che punta su colpire l'emotività più che sulla vera informazione. 

Purtroppo hanno preso d'esempio Barbara D'Urso (ma anche Rai Uno). :( 

 

 

Domanda virusportiva... Come funzionano i tempi di quarantena per gli asintomatici positivi?

E' interessata! In quanto ho sentito dire "cercheremo di recuperare Ibra per il turno in Portogallo". 

Che è fra una settimana... Non dovevano passare 15 giorni? Mi pare che in Francia abbiano abbreviato i tempi, qui non so, UEFA e DPDC che dicono? :Mah:

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19 minuti fa, SCRIGNO MAGICO dice:

Domanda virusportiva... Come funzionano i tempi di quarantena per gli asintomatici positivi?

E' interessata! In quanto ho sentito dire "cercheremo di recuperare Ibra per il turno in Portogallo". 

Che è fra una settimana... Non dovevano passare 15 giorni? Mi pare che in Francia abbiano abbreviato i tempi, qui non so, UEFA e DPDC che dicono? :Mah:

 

Deve fare il tampone e deve risultare negativo. La quarantena è per chi ha avuto contatti ma non risulta ancora contagiato.

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Adesso, aleman dice:

 

Deve fare il tampone e deve risultare negativo. La quarantena è per chi ha avuto contatti ma non risulta ancora contagiato.

Oggi ho sentito che se risulterà negativo chiederà "all'ATS il permesso di rientrare, come già fatto in agosto". Boh. 

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21 minuti fa, aleman dice:

E certo, se risulta negativo, significa che è guarito

Visto che i "ricchi" non hanno problemi a farsi anche due tamponi al giorno, per lui conta quando sarà negativo.

Come si passi da positivo a negativo mi sfugge... Qualche terapia, suppongo, non credo basti aspettare... :Mah:

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Scrigno per il virus non c'è cura, bisogna aspettare che lo sconfigga il sistema immunitario e sostenere il corpo nel frattempo mentre lo combatte se ne ha bisogno.

 

Intanto l'OMS ci omaggia, POOO PO PO PO PO POOOO POOOO

 

https://t.co/ZjGNAuZnyl

 

 

 

 

 

Modificato da Tersite
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Episodio triste di un mesetto fa: 
Ero appena tornata dalle vacanze in Sardegna ed ero in stazione a Perugia. Avevo un po di valigie quindi stavo in fila per aspettare il mio turno per prendere l'ascensore dal binario per scendere giù in stazione. 
Quando arriva il mio turno, con me, in ascensore, stavano entrando anche 2 ragazzine (di circa 17 anni e senza mascherina). Al che dico alle ragazzine che dovevano aspettare il proprio turno e che l ascensore era piccolo.. 

Una di questa fa la tosse finta e mi tossisce in faccia -.-"

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