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L'impoverimento della cultura in Italia


MasterMatrix
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1 ora fa, aleman dice:

Scherzi a parte, per me Berlusconi, Salvini e Meloni, per restare a quelli da te citati, non sono la causa, ma l'evidenza dell'impoverimento culturale generale.

 

L'evidenza la si ha tutti i giorni, con milioni di persone e in milioni di situazioni. Poi se qualcuno a caso vive più tranquillo pensando che la colpa sia di quelli che lui detesta, beato lui, in fondo così  è una vita molto più semplice. :D

 

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29 minuti fa, SCRIGNO MAGICO dice:

che la colpa sia di quelli

 

Non so se hai letto i post di Cleon e di Tersite, post che io ho apprezzato.

Dal mio apprezzamento si evince che sono dell'idea che ci siano diverse concause, e non solo una.

Se poi tu ci vuoi leggere quello che vuoi per poter provocare/insultare, va bene. Non è sicuramente una novità.

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11 minuti fa, MasterMatrix dice:

 

Non so se hai letto i post di Cleon e di Tersite, post che io ho apprezzato.

Dal mio apprezzamento si evince che sono dell'idea che ci siano diverse concause, e non solo una.

Se poi tu ci vuoi leggere quello che vuoi per poter provocare/insultare, va bene. Non è sicuramente una novità.

 

L'unica riga scritta di tuo pugno conteneva i soliti nomi. 

Io ti invidio, credimi. :) 

 

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Ecco, io la penso proprio cosi:

 

La bella lettera di un insegnante... “ IO VI ACCUSO " ...
Barbara D’Urso, Maria De Filippi, Alfonso Signorini, Alessia Marcuzzi e tutta la schiera della vostra bolgia infernale… io vi accuso.
Vi accuso di essere tra i principali responsabili del decadimento culturale del nostro Paese, del suo imbarbarimento sociale, della sua corruzione e corrosione morale, della destabilizzazione mentale delle nuove generazioni, dell’impoverimento etico dei nostri giovani, della distorsione educativa dei nostri ragazzi.
Voi, con la vostra televisione trash, i vostri programmi spazzatura, i vostri pseudo spettacoli artefatti, falsi, ingannevoli, meschini, avete contribuito in prima persona e senza scrupoli al Decadentismo del terzo millennio che stavolta, purtroppo, non porta con sé alcun valore ma solo il nulla cosmico.
Siete complici e consapevoli promotori di quel perverso processo mediatico che ha inculcato la convinzione di una realizzazione di sé stessi basata esclusivamente sull’apparenza, sull’ostentazione della fama, del successo e della bellezza, sulla costante ricerca dell’applauso, sull’approvazione del pubblico, sulla costruzione di ciò che gli altri vogliono e non di ciò che siamo.
Avete sdoganato la maleducazione, l’ignoranza, la povertà morale e culturale come modelli di relazioni e riconoscimento sociale, perché i vostri programmi abbondano con il vostro consenso di cafoni, ignoranti e maleducati. Avete regalato fama e trasformato in modelli da imitare personaggi che non hanno valori, non hanno cultura, non hanno alcuno spessore morale.
Rappresentate l’umiliazione dei laureati, la mortificazione di chi studia, di chi investe tempo e risorse nella cultura, di chi frustrato abbandona infine l’Italia perché la ribalta e l’attenzione sono per i teatranti dei vostri programmi.
Parlo da insegnante,
che vede i propri alunni emulare esasperatamente gli atteggiamenti di boria, di falsità, di apparenza, di provocazione, di ostentazione, di maleducazione che diffondono i personaggi della vostra televisione;
che vede replicare nelle proprie aule le stesse tristi e squallide dinamiche da reality, nella convinzione che sia questo e solo questo il modo di relazionarsi con i propri coetanei e di guadagnarsi la loro accettazione e la loro stima;
che vede lo smarrimento, la paura, l’isolamento negli occhi di quei ragazzi che invece non si adeguano, non cedono alla seduzione di questo orribile mondo, ma per questo vengono ripagati con l’emarginazione e la derisione.
Ho visto nei miei anni di insegnamento prima con perplessità, poi con preoccupazione, ora con terrore centinaia di alunni comportarsi come replicanti degli imbarazzanti personaggi che popolano le vostre trasmissioni, per cercare di essere come loro. E provo orrore per il compiacimento che trasudano le vostre conduzioni al cospetto di certi personaggi.
Io vi accuso, dunque, perché di tutto ciò siete responsabili in prima persona.
Spero nella vostra fine professionale e nella vostra estinzione mediatica, perché solo queste potranno essere le giuste pene per gli irreparabili danni causati al Paese.”
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Sono d'accordo anch'io, un mese fa l'avevo inoltrata su twitter! :) 

 

Purtroppo maria de filppi, soprattutto negli ultimi 5 anni, è degradata a livelli infimi che nemmeno vi immaginate... Privilegia maleducati, arroganti, truffatori, nullafacenti privi di valori, portati in palmo di mano, gentaglia che in tv non dovrebbe nemmeno entrarci! E di contro se c'è gente educata, amabile, gli fa fare da tappezzeria e presto se ne libera! Per lei lo spettacolo è il trash! Al confronto Barbara D'Urso è un premio Nobel! 

 

 

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Per me tutto iniziò una ventina d'anni fa con il litigio, con tanto di schiaffo, tra Sgarbi e D'Agostino, ospiti da Ferrara. Si generò una ricerca spasmodica del filmato, e tutte le trasmissioni che lo riproposero ebbero un'audience alta. La conseguenza è che fu sdoganata una televisione trash, ottima per catturare gli spettatori e quindi appetibile agli sponsor. Data la facilità di realizzazione di programmi del genere, con cultura zero, la cosa si è ripetuta nel tempo, degradandosi sempre di più, necessariamente, per ottenere ogni volta un effetto tale da ripetere il fenomeno. Tale degrado ha generato un circolo vizioso che ancora oggi si ripete. Non scendo oltre nei dettagli, ma spero si sia capito il concetto.

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Per restare al degrado televisivo, per me l'inizio si può far risalire al momento in cui gli indici d'ascolto sono rimasti gli unici valori (buffo bisenso...) valutati, facendo scomparire l'indice di gradimento. A quel punto si è legittimato l'osceno motto "male, purché se ne parli". Per cui direttori di rete senza scrupoli o prezzolati, hanno lasciato passare trasmissioni in cui non c'era più il valore dell'artista, ma solo la presenza di chiunque, spesso, sempre più spesso, il maleducato e il cafone di turno.

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Secondo me invertite i fattori. 

 

La TV trasmette quelle trasmissioni perché ad alcuni piacciono. Se quelle cose piacciono, altre non piacciono. 

 

È come nel calcio: Sanbenedettese-Juve fa più spettatori di Lazio-Verona, anche se la seconda è chiaramente una partita più bella, ma evidentemente più complessa da comprendere. 

 

Credo che la questione non sia culturale, ma sociale: siamo una società che non sa gestire la complessità e, di conseguenza, cerca la semplicità. 

 

E credo che se oggi in TV trasmettessero solo documentari BBC, semplicemente le persone smetterebbero di guardare la TV. 

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