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Autovetture elettriche. Parliamone!


Sveva
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Il 17/7/2021 at 01:42, Sveva dice:

Per il momento le impressioni son più che positive anche se per ora l'ha guidata prevalentemente mia figlia che ha macinato circa 500 km la prima settimana.

 

Probabilmente dovrò aumentare la potenza impegnata del contatore, passando da 3 a 6 kwh perchè ora ci mette veramente tanto a ricaricarsi.

 

Ovviamente il maggior limite delle auto elettriche attuali è l'autonomia pertanto prima di acquistarne una bisogna valutare bene l'uso alla quale sarà destinata.

 

Se hai qualche curiosità particolare chiedi.

 

non risolvi aumentando la potenza impegnata,

sempre monofase sei, non cambia nulla

 

aumenti la velocità di ricarica solo passando a trifase

 

fra l'altro questo è proprio il motivo per il quale io non ho acquistato auto elettriche, poiché non avendo colonnine di ricarica nei dintorni dovrei sempre ricaricare a casa e dovendo caricare in monofase significa tenerla lì in carica praticamente tutto il tempo. L'alternativa è passare a trifase ma ci sono dei costi non indifferenti per portare la linea e poi naturalmente un elettricista deve praticamente rifare l'impianto dell'abitazione tirando altri due fili all'interno. 

 

insomma è un gioco da diverse migliaia di euro nel complesso. 

 

Quindi a mio avviso per comprare una auto elettrica ci deve essere un requisito fondamentale:

- colonnina veloce vicino casa.

 

Altrimenti certo.. si può sempre comprare l'auto da 120 Km di autonomia ed usarla per mini spostamenti quotidiani. Diciamo che sei sempre lì a guardare la carica rimasta nel panico però in teoria penso sia utilizzabile.  

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Il 18/7/2021 at 23:36, Apolide dice:

Quello che realmente mi preoccupa è che non si pensa agli interi settori di lavoro che spariranno, cercando una transizione anche lavorativa.

 

Il 18/7/2021 at 23:36, Apolide dice:

Le fonti rinnovabili sono un bluff, servono a creare posti di lavoro.

 

può essere una soluzione?

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9 ore fa, Oh no John dice:

 

 

può essere una soluzione?

 

Per 4 gatti.

 

Tersite, esci da questo corpo.

 

1 ora fa, tartina dice:

Ahahah

 

è un anno che continui a provocare anche se non ti calcolo per niente, perché per me non vali niente, ma ammiro la tua costanza, che evidentemente è frutto di una vita di merda.

 

E mo ti rispondo tra un altro anno.

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Il 20/7/2021 at 17:28, Apolide dice:

 

Una delle cose più fastidiose in assoluto è quando si proiettano i propri preconcetti sulle parole degli altri, e si risponde con gli slogan, come se l'altro fosse scemo, e senza dire niente di concreto.

Non sono contro la tecnologia. Non sono nato nel 1700, non sono nato in Inghilterra, e non sono un luddista.

Le mie preoccupazioni nascono dal fatto che si sta facendo una campagna isterica a favore delle auto elettriche senza:

1) Che ci sia la tecnologia realmente green.

2) Una campgna politica che aiuti i lavoratori nella transizione.

Se poi mi sbaglio, e ci sono le prove che abbiamo sia la tecnologia sia che si sta facendo qualcosa per i lavoratori, bene, a quel punto potrei sciogliere i dubbi e rivedere anche la mia posizione.

 


Non si parla di luddismo. Si parla proprio del punto 2. 
Non solo perchè esistono già ammortizzatori sociali e formazione per la riqualificazione di chi è senza lavoro -o almeno, di chi vuole accedervi-. Ma soprattutto perchè sembra scontato che sia necessario, e che debba farlo lo stato.   
La transizione la fanno già al loro interno le aziende dei settori coinvolti per la loro stessa sopravvivenza (e aggiornare il personale fa parte della transizione), è comunque molto lenta (se anche tra 15 anni la vendita di auto a motore termico sarà sospesa, quelle esistenti rimarranno in circolazione ancora a lungo), e non ha dunque ragione di essere gestita, come in Italia sembra la norma, come un'emergenza. Se in 15 anni un meccanico non avrà voluto imparare a riparare un'auto elettrica, allora si prenderà gli ammortizzatori sociali previsti per tutti gli altri, e se vorrà reinserirsi avrà a disposizione la formazione che già oggi viene offerta a chi la vuole.

Sull'essere effettivamente green non è facile capirci qualcosa, soprattutto nell'ipotesi di usare solo gas per l'energia, ma questa è un'altra storia.

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Il 22/7/2021 at 21:57, Apolide dice:

 

Per 4 gatti.

 

Tersite, esci da questo corpo.

 

 

è un anno che continui a provocare anche se non ti calcolo per niente, perché per me non vali niente, ma ammiro la tua costanza, che evidentemente è frutto di una vita di merda.

 

E mo ti rispondo tra un altro anno.

Pensavo non ci facessi caso, invece lo noti 🥳

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Il 20/7/2021 at 17:28, Apolide dice:

Una delle cose più fastidiose in assoluto è quando si proiettano i propri preconcetti sulle parole degli altri, e si risponde con gli slogan, come se l'altro fosse scemo, e senza dire niente di concreto.

Non sono contro la tecnologia. Non sono nato nel 1700, non sono nato in Inghilterra, e non sono un luddista.

Le mie preoccupazioni nascono dal fatto che si sta facendo una campagna isterica a favore delle auto elettriche senza:

1) Che ci sia la tecnologia realmente green.

2) Una campgna politica che aiuti i lavoratori nella transizione.

Se poi mi sbaglio, e ci sono le prove che abbiamo sia la tecnologia sia che si sta facendo qualcosa per i lavoratori, bene, a quel punto potrei sciogliere i dubbi e rivedere anche la mia posizione.

 

Se vuoi cambiare le cose devi pur iniziare in qualche modo. Credo sia impossibile partire con un sistema interamente strutturato in maniera Green.

Al momento siamo in una fase di transizione, mi sembra chiaro che un'auto elettrica non possa essere Green al 100%, anzi, probabilmente, considerando l'intero sistema, non è Green nemmeno al 50%. Ma è un inizio. Man mano che queste auto si diffonderanno sul mercato le tecnologie si affineranno sempre di più potremo avere auto con un costo ragionevole, energia prodotta almeno in parte in maniera Green e tutto quello che serve per equilibrare le cose.

 

Può anche darsi che quella dell'auto elettrica sia una bolla che presto si sgonfierà, o che prenderà piede ma non riusciremo mai a sviluppare un sistema realmente Green, ma questo non possiamo saperlo. Esprimere opinioni in maniera così assolutistica denota una certa dose di pregiudizio sul tema. 

 

 

Modificato da White Rabbit
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1 ora fa, White Rabbit dice:

 

Se vuoi cambiare le cose devi pur iniziare in qualche modo. Credo sia impossibile partire con un sistema interamente strutturato in maniera Green.

Al momento siamo in una fase di transizione, mi sembra chiaro che un'auto elettrica non possa essere Green al 100%, anzi, probabilmente, considerando l'intero sistema, non è Green nemmeno al 50%. Ma è un inizio. Man mano che queste auto si diffonderanno sul mercato le tecnologie si affineranno sempre di più potremo avere auto con un costo ragionevole, energia prodotta almeno in parte in maniera Green e tutto quello che serve per equilibrare le cose.

 

Può anche darsi che quella dell'auto elettrica sia una bolla che presto si sgonfierà, o che prenderà piede ma non riusciremo mai a sviluppare un sistema realmente Green, ma questo non possiamo saperlo. Esprimere opinioni in maniera così assolutistica denota una certa dose di pregiudizio sul tema. 

 

 

 

No, aspe', un momento.

Dire che per cambiare le cose bisogna pur iniziare da qualche parte, è fare un po' demagogia.

Se vuoi costruire una casa, non inizi dalle mura, e poi dici, andiamo avanti e vediamo come va, o prima o poi crolla; si inizia dalle fondamenta, e prima ancora dalla ricerca dei materiali adatti, e ancora prima da un progetto serio.

Io chiedo: c'è un progetto serio che ha preso in considerazione tutti gli aspetti e le problematiche?

No. Non c'è. Ci sono piccole pressioni politiche e industruali che pensano solo a un guadagno momentaneo e senza un progetto globale e a lungo termine.

Ed è un fatto.

Come è un fatto che manca la tecnologia per supportare questo cambiamento. Magari col tempo ci sarà, anzi, è sicuro, ma il passo va fatto con criterio. Per dire, qua si parla di nuove batterie che risolverebbero un problema, quello dei tempi di ricarica:

https://www.fanpage.it/sport/motori/auto-elettriche-in-arrivo-la-batteria-economica-da-400-km-che-si-ricarica-in-10-minuti/p5/

ma prima di stappare lo spumante, voglio capire realmente quanto e come funzionano queste batterie, e quante se ne possono costruire.

E bisogna ricordarsi che è solo un piccolo passo, non la soluzione definitiva.

 

Quindi in sintesi: la mia posizione è di chi ha dei dubbi e si pone domande e cerca risposte. Non ho posizioni assolutistiche. E quindi, semmai, il pregiudizio (positivo) ce l'ha chi senza porsi domande sposa una nuova tecnologia e spera nel come va va.

 

Ad ogni modo, per fare un po' di chiarezza, considerando l'intero sistema, le auto elettriche non solo non sono green, o non lo sono al 50%, ma inquinano anche di più.

Come inquinerebbero di più anche le auto a idrogeno. Perché l'idrogeno va prima di tutto ricavato. E lo si separa dall'acqua con l'elettricità. Che viene fornita da centrali alimentate da combustibili fossili.

 

Inoltre, sembra che il motore endotermico sia il nemico assoluto, ma anche facendo sparire tutte le auto con uno schiocco di dita, non cambia niente.

 

Infine, è una cosa che ho già detto in un altro topic, e accennato qua. La vera transizione ci sarà quando riusciremo ad avere l'energia sufficiente dal sole e dalla fusione dell'idrogeno. Quanto tempo ci vorrà, non ne ho idea. Sono già alcuni anni che in Francia (ma era un progetto europeo) e negli USA sono riusciti a fondere due atomi di trizio (isotopo dell'idrogeno) con un guadagno di energia, ma era un progetto sperimentale e non replicabile su larga scala.

Quando succederà, tutti i problemi, compreso anche l'inquinamento, spariranno.

Per adesso, i vari progetti eolici, o parchi solari, funzionano solo come aiutino, ma non possono sostituire le centrali a carbone, e neanche quelle nucleari (che hanno come gran problema, che l'uranio è pochissimo, oltre a tutto il resto), per due ragioni: 1) l'energia che producono è troppo poca; 2) i progetti più grandi vengono fatti lontano dai centri abitati, e finché l'energia viene trasferita, se ne disperde tantissima; per ovviare al problema ci vogliono materiali superconduttori, che però agiscono a temperature molto sotto lo zero, e per portarli a tale temperatura, occorre dell'energia, e quindi è un serpente che si morde la coda.

 

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Anzi, per far capire come anche in questo mondo del green a chiacchiere, ci sia più politica e interessi che reale voglia di cambiare, a Bologna ci sono delle ragazze che progettavano un sistema di ricarica elettrica che avrebbe usato le attuali pompe, il che risolverebbe un altro problema, ma da nessuna parte arrivano fondi per aiutarle, per non dire che sono in pochissimi a sapere della cosa.

 

Ecco, questo è un link.

 

https://magazine.unibo.it/archivio/2017/12/20/la-batteria-del-futuro-made-in-unibo-liquida-e-ricaricabile

 

Dunque quello prevenuto non sono di certo io.
Cerco di informarmi sulle nuove tecnlogie, e affronto il problema in maniera logica e con argomenti scientifici, non sulle ali dell'entusiasmo e parlando con slogan.

Modificato da Apolide
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Il 21/7/2021 at 01:31, Poppolo dice:

 

non risolvi aumentando la potenza impegnata,

sempre monofase sei, non cambia nulla

 

aumenti la velocità di ricarica solo passando a trifase

 

fra l'altro questo è proprio il motivo per il quale io non ho acquistato auto elettriche, poiché non avendo colonnine di ricarica nei dintorni dovrei sempre ricaricare a casa e dovendo caricare in monofase significa tenerla lì in carica praticamente tutto il tempo. L'alternativa è passare a trifase ma ci sono dei costi non indifferenti per portare la linea e poi naturalmente un elettricista deve praticamente rifare l'impianto dell'abitazione tirando altri due fili all'interno. 

 

insomma è un gioco da diverse migliaia di euro nel complesso. 

 

Quindi a mio avviso per comprare una auto elettrica ci deve essere un requisito fondamentale:

- colonnina veloce vicino casa.

 

Altrimenti certo.. si può sempre comprare l'auto da 120 Km di autonomia ed usarla per mini spostamenti quotidiani. Diciamo che sei sempre lì a guardare la carica rimasta nel panico però in teoria penso sia utilizzabile.  

Premetto che io di elettricità non so nulla, tuttavia sulla scorta di quanto letto in giro e, soprattutto, delle spiegazioni fornitemi dal mio elettricista, sono in disaccordo quasi su tutto.

 

io attualmente sto ricaricando a casa con contatore in corrente alternata da 3 kwh, per il momento la percorrenza media giornaliera è di circa 40 km mentre il consumo è di circa 7 km per kwh.  

Inizialmente quando ricaricavo portavo la batteria al 90%, poi sono sceso all'80%, questo comunque mi assicura un'autonomia di più di 300 km..

La velocità di ricarica iniziale è di 2 kwh, raggiunto un certo punto(penso intorno al 70-75%) entrano in funzione i meccanismi di salvaguardia della batteria e diminuisce a 0.5 kwh.

Sfruttando solo la finestra notturna in F3 (dalle 23.00 alle 7.00) dove i carichi dell'abitazione sono più ridotti, ho tranquillamente la possibilità di caricare l'occorrente per più di 100 km, ovvero 2 giorni abbondanti.

in questo periodo iniziale mi è saltato 2 volte il contatore, una perchè appena messa in carica la macchina è stato acceso un phon, l'altra perchè sono stati accesi 4 neon.

Per ovviare a questo inconveniente sto valutando l'installazione di una wallbox che possa gestire in maniera dinamica i carichi di energia.

La wallbox inoltre mi garantirebbe di non aver brutte sorprese all'impianto elettrico, soprattutto in caso di aumento della potenza del contatore, le normali prese domestiche non sono infatti ideate per sopportare alti carichi per tempi prolungati.

 

Un possibile collo di bottiglia nella ricarica domestica è determinato dalla capacità del caricatore interno della vettura di accettare determinati carichi. La mia macchina può accettare fino a 11kwh in monofase, 22 kwh in trifase e 50 kwh in continua.

 

Ritengo che aumentare da 3 a 6 Kwh la potenza del contatore significherebbe dimezzare i tempi di ricarica passando dal caricare da 10A a 20A.

 

Il problema del passare dalla monofase alla trifase è soprattutto il costo per portare la linea. Poi bisognerebbe bilanciare i carichi. Mi hanno detto che potrei dedicare ognuna delle 3 fasi a scopi diversi. ad esempio la sciareuna delle 3 fasi alla normale gestione della casa (senza dover ricablare tutto l'impianto), dedicare la seconda a quegli elementi particolarmente energivori (piano ad induzione, pompa di calore, pompa della piscina etc etc)  e la terza alla ricarica dell'auto

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Il 25/7/2021 at 17:57, Sveva dice:

Premetto che io di elettricità non so nulla, tuttavia sulla scorta di quanto letto in giro e, soprattutto, delle spiegazioni fornitemi dal mio elettricista, sono in disaccordo quasi su tutto.

 

io attualmente sto ricaricando a casa con contatore in corrente alternata da 3 kwh, per il momento la percorrenza media giornaliera è di circa 40 km mentre il consumo è di circa 7 km per kwh.  

Inizialmente quando ricaricavo portavo la batteria al 90%, poi sono sceso all'80%, questo comunque mi assicura un'autonomia di più di 300 km..

La velocità di ricarica iniziale è di 2 kwh, raggiunto un certo punto(penso intorno al 70-75%) entrano in funzione i meccanismi di salvaguardia della batteria e diminuisce a 0.5 kwh.

Sfruttando solo la finestra notturna in F3 (dalle 23.00 alle 7.00) dove i carichi dell'abitazione sono più ridotti, ho tranquillamente la possibilità di caricare l'occorrente per più di 100 km, ovvero 2 giorni abbondanti.

in questo periodo iniziale mi è saltato 2 volte il contatore, una perchè appena messa in carica la macchina è stato acceso un phon, l'altra perchè sono stati accesi 4 neon.

Per ovviare a questo inconveniente sto valutando l'installazione di una wallbox che possa gestire in maniera dinamica i carichi di energia.

La wallbox inoltre mi garantirebbe di non aver brutte sorprese all'impianto elettrico, soprattutto in caso di aumento della potenza del contatore, le normali prese domestiche non sono infatti ideate per sopportare alti carichi per tempi prolungati.

 

Un possibile collo di bottiglia nella ricarica domestica è determinato dalla capacità del caricatore interno della vettura di accettare determinati carichi. La mia macchina può accettare fino a 11kwh in monofase, 22 kwh in trifase e 50 kwh in continua.

 

Ritengo che aumentare da 3 a 6 Kwh la potenza del contatore significherebbe dimezzare i tempi di ricarica passando dal caricare da 10A a 20A.

 

Il problema del passare dalla monofase alla trifase è soprattutto il costo per portare la linea. Poi bisognerebbe bilanciare i carichi. Mi hanno detto che potrei dedicare ognuna delle 3 fasi a scopi diversi. ad esempio la sciareuna delle 3 fasi alla normale gestione della casa (senza dover ricablare tutto l'impianto), dedicare la seconda a quegli elementi particolarmente energivori (piano ad induzione, pompa di calore, pompa della piscina etc etc)  e la terza alla ricarica dell'auto

 

credo tu ti sia risposto da solo..

una intera notte per caricare 100km

 

per il resto anche io non me ne intendo molto ma da quello che ho sempre letto le normali prese di casa da 220v monofase anche se aumenti la potenza impegnata non riescono e non possono far passare tutta quella potenza.  quindi come minimo dovrai far mettere qualcosa di dedicato che possa supportare la cosa.

 

la vera differenza in termini di velocità la otterresti solo passando a trifase, già spiegato tutto nell'altro messaggio, in quanto aumenti non solo "il picco di potenza erogabile in casa" ma aumenti anche la quantità di corrente che puoi erogare da una singola fonte. 

 

comunque ti basta provare, porta la potenza impegnata a 6kw (io sono 15 anni che ce l'ho a 6, non è certo una operazione difficile da fare) poi ci racconti come è andata ricaricando l'auto elettrica.

 

ciao

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  • 3 mesi dopo...

Aggiornamento :

- sono trascorsi più di 4 mesi dall'acquisto;

- la vettura ha percorso più di 8.300 km

- fino ad oggi la media generale è di 6,6 km per kwh

 

Con il freddo i dati sono peggiorati e prevedo che peggioreranno ulteriormente perchè:

- l'aria è più densa e quindi i consumi peggiorano

- ho montato i pneumatici invernali, meno efficienti

- la climatizzazione diventa più dispendiosa, attualmente il 24% dell'energia è per climatizzare l'abitacolo

- la batteria diventa meno efficiente, immagazzina meno energia, deve essere riscaldata,

 

Ovviamente ci sono differenze dovute anche al piede del guidatore.

Fate conto che normalmente l'auto la usa mia figlia che non mette mai la frenata rigenerativa al livello 3 e tiene impostato il condizionatore in auto matico a 23° e ha una guida più nervosa della mia.

 

In ogni caso stamattina l'indovinometro mi restituiva, con batteria ricaricata 90% un'autonomia di 342 km.

 

Ricariche presso strutture pubbliche effettuate: una per una spesa inferiore a 2 euro (fatta giusto per vedere come funziona il meccanismo)

 

Capitolo ricarica domestica: n stallata una wallbox, aumentata la potenza del contatore da 3 a 6 Kwh. Facendo questo la macchina arriva a caricare anche 5 kwh. 

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Il 19/11/2021 at 09:05, Sveva dice:

- l'aria è più densa e quindi i consumi peggiorano

 

Ma d'inverno è anche più umida e questo bilancia la densità. Che poi in realtà il problema è sopra i 320 km/h :D

 

Il 19/11/2021 at 09:05, Sveva dice:

Capitolo ricarica domestica: n stallata una wallbox, aumentata la potenza del contatore da 3 a 6 Kwh. Facendo questo la macchina arriva a caricare anche 5 kwh. 

 

Quindi adesso per ricaricarla ci metti lo stesso un'intera notte, ma se devi accendere luci o altro, non ci sono problemi. Giusto?

E dal punto di vista economico, quanto ti costa di più?

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Il 22/11/2021 at 14:41, Apolide dice:

 

Quindi adesso per ricaricarla ci metti lo stesso un'intera notte, ma se devi accendere luci o altro, non ci sono problemi. Giusto?

E dal punto di vista economico, quanto ti costa di più?

 

Il tempo e il costo di ricarica sono sempre influenzati da delle scelte che opero io.

 

La mia auto ha una batteria con capacita di 64Kwh, quindi per una ricarica da 0 a 10 a 5 kwh ci metterei 13 ore (anci di più perchè a certi valori di ricarica la curva si attenua), prima a 2 kwh ne avrei impiegate 32

Però c'è anche da dire che avere lo 0% significa arrivare pericolosamente vicini al punto di dover chiamare il carro attrezzi, io ho sempre mantenuto una ricarica residua almeno  del 20%. Non credo che tu aspetti di essere in riserva sparata per andare a fare il rifornimento di carburante.

Nemmeno una ricarica al 100% è una cosa che faccio spesso. Mi capita solo o quando ho in previsione un viaggio o 2 volte al mese per ribilanciare la batteria.

Normalmente mi capita di ricaricare al massimo il 50% della batteria, portandola dal 20% al 70% o dal 40 al 90%. Nel primo caso è un po' più veloce e per ricaricare 32 kw ci mette orientativamente 7 ore.

Discorso economico: volessi ottimizzare il tutto potrei impostare la partenza della ricarica dalle 23 ed arrivare alle 7 mattina con il valore prefissato. Sfrutterei appieno la fascia notturna dove il costo dell'energia è minore.

 

Aggravio di costi: la colonnina la pago (anzi la pagherò), ma è un costo che deve essere spalmato su un periodo ultrannuale, così come lo deve essere l'aumento della potenza contrattuale. Diciamo che il tutto mi porterà a spendere 1,5 euro/100kml.(stima esagerata per eccesso)

 

Mi è appena arrivata la bolletta per settembre ottobre - 135,39 euro per 1.099 kwh con 6 kwh impegnati

La bolletta più bassa dell'ultimo anno è stata quella di maggio-giugno dove ho speso euro 65,03 per 364 kwh con 3 kwh impegnati

C'è anche da dire che nel periodo la macchina ha percorso circa 4500 km

Quindi nel peggiore dei casi ho speso 1.56 euro per fare 100 km. Questo senza considerare eventuali rimborsi che mi arriveranno dal GSE 

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