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Cinema


Ebano
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Cosa intendi per divertente? Se intendi "le scene che fanno ridere", sono assolutamente d'accordo.

Intendo quello, certo.

Non credo che si potessero eliminare altrimenti diventava un film drammatico, avrebbero perso completamente il target bambini/ragazzini.

Eh, ma il discorso è quello, hanno voluto fare un film che fosse "divertente" per i bambini, ma che avesse contenuti drammatici. Secondo me ne è uscito un prodotto a metà che risente del mal riuscito connubio delle due cose. Ciò implica che le scene comiche non mi soddisfano e la parte drammatica viene sminuita dall'inutilità delle gag inserite un po' a forza.

Ho scritto infatti che nell'insieme non mi ha soddisfatto, preferisco che venga fatta una cosa bene anziché provare a farne due male.

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Cosa intendi per divertente? Se intendi "le scene che fanno ridere", sono assolutamente d'accordo.

Intendo quello, certo.

Non credo che si potessero eliminare altrimenti diventava un film drammatico, avrebbero perso completamente il target bambini/ragazzini.

Eh, ma il discorso è quello, hanno voluto fare un film che fosse "divertente" per i bambini, ma che avesse contenuti drammatici. Secondo me ne è uscito un prodotto a metà che risente del mal riuscito connubio delle due cose. Ciò implica che le scene comiche non mi soddisfano e la parte drammatica viene sminuita dall'inutilità delle gag inserite un po' a forza.

Ho scritto infatti che nell'insieme non mi ha soddisfatto, preferisco che venga fatta una cosa bene anziché provare a farne due male.

Secondo me hanno amalgamato bene le tue parti invece. Partendo dal presupposto che è comunque un film leggero per bambini, le gag sono state introdotte senza essere fuori luogo e senza essere troppe e "troppo". In fondo pure la vita è così, non è che è tutto bianco o tutto nero.
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Quindi, estremizzando leggermente il tuo concetto, La vita è bella fa schifo? :p

No, ho detto che in questo caso le due cose non sono state amalgamate bene. Non che non possano esserlo in nessun caso. Non hai estremizzato, hai generalizzato quando io stavo parlando di un caso particolare.

Secondo me hanno amalgamato bene le tue parti invece. Partendo dal presupposto che è comunque un film leggero per bambini, le gag sono state introdotte senza essere fuori luogo e senza essere troppe e "troppo". In fondo pure la vita è così, non è che è tutto bianco o tutto nero.

E allora perché hai detto anche tu che lo hai trovato noioso in certi punti? Per me il motivo è quello, sarei curioso di vedere quali difetti hai trovato tu invece.

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Ho giá scritto che non mi è piaciuta la parte con l'amico immaginario. Il personaggio per me era noioso, di conseguenza lo sono state molte delle sue interazioni. Diciamo che se non ci fosse stato, non credo la storia ne avrebbe particolarmente sofferto. Comunque non mi pare che lui faccia cose particolarmente comiche, le gag a cui mi riferisco sono altre e sempre legate alle emozioni.

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Ho giá scritto che non mi è piaciuta la parte con l'amico immaginario. Il personaggio per me era noioso, di conseguenza lo sono state molte delle sue interazioni. Diciamo che se non ci fosse stato, non credo la storia ne avrebbe particolarmente sofferto.

Ma come! E' l'incarnazione stessa dell'infanzia, è mosso da un desiderio di ritorno che lo spettatore sa già, fin dall'inizio, essere assolutamente irrealizzabile. E' un personaggio ingenuo e allegro che fin dalla sua comparsa si sa essere votato ad un inevitabile destino crudele (perchè lo spettatore sa già cos'è successo al suo amico immaginario), e si aspetta con una gran pena il momento in cui anche lui se ne accorgerà. E' il personaggio che detiene la maggior parte della carica emotiva del film, ci fa sentire praticamente in colpa per essere cresciuti! Senza di lui il film sarebbe "Esplorando il corpo umano atto II - Come funziona la psiche" e nulla di più

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anche io non ho mai avuto un amico immaginario, ma mi sono commossa ugualmente.

è sempre una parte di te, quindi la sua evoluzione da suscitare senso di colpa a lasciarti andare l'ho vista come un naturale e necessario sviluppo, anche se triste.

sono però curiosa di sapere se qualcuno qui ha mai avuto un amico immaginario, e come è finita

Modificato da silvia_fi
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L'amico immaginario è, banalmente, un pupazzo/bambola/soldatino con cui da bambini si gioca, qualsiasi oggetto a cui si assegna temporaneamente una personalità. Dunque è improbabile che qualcuno non ne abbia mai avuto uno. Se dai un pupazzo ad un bambino di 2 anni, questo gli dà da mangiare, se lo carica dietro il carretto e lo porta in giro. E poi magari anni dopo dice "mica avevo amici immaginari, io!" perchè gli altri ne ammirino la popolarità che non lasciava momenti liberi in agenda per cose tanto frivole.

Modificato da Dauntless
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L'amico immaginario è, banalmente, un pupazzo/bambola/soldatino con cui da bambini si gioca, qualsiasi oggetto a cui si assegna temporaneamente una personalità

Quello è l'oggetto transazionale. Tra l'altro nei bambini l'animismo è cosa comune e scontata. Mentre l'amico immaginario sarebbe, secondo teorie desuete e discutibili, qualcuno che uno si crea in testa perché è solo. Tornando al film, il senso dell'introduzione del personaggio l'ho capito perfettamente. Si parlava di una bambina che entra in pubertà. Ciononostante, non mi è piaciuta l'idea, non mi è piaciuta la realizzazione. Se quello doveva essere il personaggio comico ma nostalgico, a me non ha fatto quell'effetto. Amen.
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Ripeto che state confondendo l'amico immaginario per altre cose. Tutti tranne Brida! Ma al di là di questo, si stava discutendo sul significato di una scena che aveva una valenza quasi per tutti, indipendentemente da cosa sia o no l'amico immaginario. Il solo dire che non l'ho appeezzata vi fa dire che non l'abbia capita, cosa che non è assolutamente vera. Ho fatto solo valutazioni diverse dalle vostre, il che mi ha portato a reagire diversamente.

Modificato da Bless
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L'amico immaginario è, banalmente, un pupazzo/bambola/soldatino con cui da bambini si gioca, qualsiasi oggetto a cui si assegna temporaneamente una personalità

Quello è l'oggetto transazionale. Tra l'altro nei bambini l'animismo è cosa comune e scontata. Mentre l'amico immaginario sarebbe, secondo teorie desuete e discutibili, qualcuno che uno si crea in testa perché è solo.

L'oggetto transazionale è una carta di credito. Quello transizionale è un accompagnatore in determinate fasi della giornata, non un giocattolo. Nel film il personaggio appare solo in ricordi di gioco

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